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Sony PlayStation: l'insistenza sui giochi live service è una mossa coraggiosa e interessante

In difesa della scelta di Sony PlayStation di investire grandi somme di denaro nello sviluppo di nuovi giochi live service e IP inedite.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   13/07/2023
Sony PlayStation: l'insistenza sui giochi live service è una mossa coraggiosa e interessante

Ormai è chiaro che Sony ha intenzione di investire alla grande nell'ambito dei giochi live service, con grande scorno degli utenti storici e "hardcore" che tengono soprattutto ai grandi blockbuster single player su cui la compagnia ha costruito buona parte della sua immagine. Al di là delle affermazioni roboanti fatte già più volte da Jim Ryan e altri executive in passato, parlando di circa 12 progetti di questo tipo in sviluppo presso PlayStation Studios, ne abbiamo avuto una conferma concreta durante il recente PlayStation Showcase di maggio, dal quale è emerso che le produzioni first party sembrano tutte improntate su questa tipologia di prodotto. Ad arricchire il quadro, è arrivata anche l'informazione sull'entità degli investimenti: si parla di 2,13 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, anche se non saranno tutti destinati a questo tipo di giochi.

Sebbene sia facile scandalizzarsi di fronte a questo cambio di direzione, che vede una larga parte degli investimenti di Sony PlayStation andare a focalizzarsi su giochi che sembrano rappresentare il contrario dell'identità tipica delle produzioni PlayStation Studios, la questione potrebbe invece essere molto interessante e dimostra anche una notevole volontà di cambiare, evolversi e anche sfidare i preconcetti da parte di Sony. D'altra parte, non si può dire che la cosa arrivi proprio di sorpresa: molti dei team acquisiti dalla compagnia sono infatti specializzati in giochi multiplayer o hanno già progetti annunciati in questo ambito, dunque si tratta semplicemente del compimento di un ampio disegno che maturava già da tempo in quel di Sony, dunque le premesse c'erano tutte.

La compagnia ha ribadito di aver intenzione di puntare forte sulle nuove proprietà intellettuali, e questa è una cosa ottima: piuttosto che appiattirsi sulla serializzazione selvaggia di franchise di successo, la scelta di puntare su cose completamente nuove è coraggiosa e lodevole. È anche una conseguenza necessaria della configurazione attuale del mercato: abbiamo visto i costi di produzione per The Last of Us 2 e Horizon Forbidden West ed è chiaro come questo tipo di giochi siano diventati dei notevoli rischi, che necessitano di essere controbilanciati da altre possibili fonti di guadagno e modelli produttivi alternativi. Questo non significa una sostituzione completa, ma un affiancamento dei live service ai giochi "cinematografici" tipici di Sony, che potranno essere sostenuti anche grazie alle nuove proprietà intellettuali in forma di GaaS.

Tuttavia, proprio il rischio rappresenta il problema maggiore di questa nuova organizzazione: per un gioco live service che riesce a raggiungere un certo successo ce ne sono decine che falliscono, e la situazione va a peggiorare, al saturarsi del mercato. Certamente Sony avrà fatto i suoi conti e probabilmente avrà intenzione di lanciare titoli di alto profilo in questo ambito, ma il rischio potrebbe essere anche la concorrenza interna, motivo per il quale sarà necessario variare il più possibile generi, toni e strutture di gioco per non incappare in una sorta di cannibalizzazione. In ogni caso, la scelta di Sony è sicuramente coraggiosa e dimostra una volontà di cambiamento che dovrebbe essere sostenuta, in attesa ovviamente di vedere i risultati di questa nuova strategia.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.