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Spotify ha sempre più abbonati, ma il piano "super premium" resta un miraggio

Spotify sale a 268 milioni di abbonati Premium e 678 milioni di utenti attivi mensili, ma l'atteso piano "super premium" con funzionalità esclusive non si materializza e si teme un aumento dei prezzi.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   30/04/2025
Spotify Super Premium

Spotify si conferma la piattaforma di riferimento per lo streaming musicale e i risultati del primo trimestre del 2025 testimoniano questa solidità. La società ha annunciato un incremento significativo degli abbonati Premium, ora saliti a 268 milioni, segnando una crescita del 12% rispetto all'anno precedente. Parallelamente, gli utenti attivi mensili hanno raggiunto quota 678 milioni, consolidando ulteriormente la posizione di Spotify nel mercato globale.

Questo successo appare trainato dalla centralità del modello freemium, che consente un ampio bacino di utenza, e da una strategia di espansione che sta dando i suoi frutti nei mercati emergenti. Nonostante questi risultati positivi, permane un'ombra di incertezza riguardo a un'offerta più esclusiva e efficace: l'atteso piano "Super Premium"

Il miraggio del piano Spotify Super Premium

Da anni si parla con insistenza di un piano "super premium", un abbonamento di livello superiore che dovrebbe arricchire l'esperienza d'ascolto con funzionalità avanzate, tra cui spicca l'audio lossless, una qualità sonora superiore molto richiesta dagli audiofili. Le indiscrezioni si rincorrono dal 2021, alimentando le aspettative degli utenti desiderosi di un'esperienza musicale di altissimo livello. Tuttavia, questo tanto atteso piano non ha ancora visto la luce, lasciando molti interrogativi sul futuro dell'offerta di Spotify.

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Durante l'ultima call con gli investitori, l'amministratore delegato Daniel Ek ha affrontato la questione della segmentazione dell'offerta, definendola una "strategia naturale" per l'evoluzione della piattaforma. Nonostante questa apertura, Ek ha chiarito che nel breve termine l'attenzione di Spotify rimarrà focalizzata sui piani attuali, come le formule individuali e familiari che hanno riscosso successo finora. Questa dichiarazione sembra allontanare ulteriormente la prospettiva di un lancio imminente del piano "super premium", nonostante le promesse reiterate nel corso degli anni.

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Le anticipazioni su un'offerta più ricca risalgono a quasi quattro anni fa, periodo in cui si è iniziato a vociferare di un abbonamento capace di integrare l'audio lossless con funzionalità esclusive e un accesso privilegiato a contenuti speciali o eventi dedicati. Nel luglio dello scorso anno, lo stesso Daniel Ek aveva ipotizzato un prezzo di lancio compreso tra i 17 e i 18 dollari, una cifra che rifletteva il valore aggiunto delle funzionalità promesse. Da quel momento, tuttavia, non sono giunte ulteriori comunicazioni ufficiali, alimentando un senso di attesa e, per alcuni, di delusione.

Parallelamente alle incertezze sul piano "super premium", emergono indiscrezioni riguardanti una possibile revisione dei prezzi degli abbonamenti esistenti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Spotify starebbe valutando un aumento del costo del piano individuale anche in Europa, con un possibile rincaro a 11,99 euro a partire dal mese di giugno. Questa ipotesi, se confermata, seguirebbe dinamiche già osservate in passato, dove incrementi tariffari non sono stati immediatamente accompagnati dall'introduzione di nuove funzionalità significative.

Voi che cosa ne pensate? Vi piacerebbe un piano Super Premium? E che cosa fareste se ci fossero aumenti del prezzo dell'abbonamento "standard"? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.