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Starfield, chi fa console war è patetico e ridicolo come affermato dall’attore Elias Toufexis?

Alcuni, come l'attore Elias Toufexis, sono davvero stanchi della console war, che impedisce di parlare di videogiochi con serenità perché crea un clima velenoso.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/09/2023
Starfield, chi fa console war è patetico e ridicolo come affermato dall’attore Elias Toufexis?
Starfield
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Immaginate un povero attore che, invece di essere chiamato dai fan a parlare del suo lavoro, si ritrovasse immerso in una serie di messaggi deliranti che lo invitano ossessivamente a commentare il framerate del gioco per cui ha doppiato uno dei personaggi. Ah vero, non c'è bisogno di immaginarlo, perché è successo davvero all'attore Elias Toufexis, che ha lavorato a Starfield, tanto da farlo infuriare al punto da portarlo a definire chi fa console war una persona "patetica e ridicola", perché lega parte della sua identità a un marchio e sembra vivere solo per affossare l'avversario.

Dibattito adulterato

Un ritratto di Elias Toufexis
Un ritratto di Elias Toufexis

Alla domanda: ha ragione? Verrebbe da rispondere "sì" e chiudere l'articolo, ma così non si andrebbe da nessuna parte e non capirebbe il problema che vogliamo sollevare, uno tra i tanti generati da questi comportamenti radicali, che non riguarda tanto l'equilibrio psicologico di queste persone, quanto il fatto che finiscano per adulterare completamente il dibattito intorno ai videogiochi, trasformando ogni tesi in un'arma e creando fenomeni che inevitabilmente finiscono per prendere la scena, come i bombardamenti di recensioni negative o un cherry picking selvaggio, che mira a isolare e magnificare certi pregi e difetti al solo scopo di screditare o esaltare l'oggetto del contendere.

Se non avete vissuto in una grotta nelle ultime settimane, vi sarete accorti che le opinioni su Starfield si sono così polarizzate da apparire del tutto sterili, non tanto perché, come tutti i videogiochi, non abbia punti positivi e negativi, quanto perché gli stessi vengono usati troppo spesso in modo così pregiudizievole da apparire privi di valore, risolvendosi in un continuo muro contro muro tra le parti in guerra.

Prendiamo i frequenti caricamenti: non fatichiamo a credere che per alcuni siano davvero un problema e che quindi li segnali sinceramente nei suoi commenti come qualcosa che non vorrebbe vedere più nei giochi di Bethesda, ma inevitabilmente la sua sincerità sarà sfruttata da discepoli della console war come arma per dare addosso all'avversario, rimuovendo il commento da quello che magari è un contesto più ampio per usarla in attacchi scriteriati, spesso portati da chi il gioco non l'ha nemmeno provato.

Il dibattito intorno a Starfield è stato completamente adulterato
Il dibattito intorno a Starfield è stato completamente adulterato

Chiaramente il nostro è solo un esempio fra i molti fattibili (non fossilizzatevi su quello) e, altrettanto chiaramente, parliamo di Starfield perché è il gioco del momento. Di esempi simili se ne potrebbero fare molti altri, come quello di chi continua a definire The Last of Us Parte 1 come un gioco fatto solo di filmati e privo di parti giocate, offendendo così l'intelligenza umana (basta giocarci per sapere che è tutto il contrario), o quello di chi afferma che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom sarebbe brutto perché ogni tanto il framerate cala un po'. Purtroppo la console war si manifesta di continuo attraverso dei pregiudizi di comodo che finiscono per oscurare tutto il resto, creando un clima insopportabile che riduce a zero il valore del dibattito intorno ai videogiochi, su cui viene proiettata costantemente l'ombra dello strano interesse di alcuni a vedere prevalere una piattaforma sull'altra.