Starfield è sicuramente uno dei giochi di maggior rilievo presentati nel corso dell'E3 2021, nonostante del gioco vero e proprio non si sia visto praticamente nulla, dunque accogliamo con piacere qualche altro dettaglio e nuove immagini che possono derivare da affermazioni fatte da Todd Howard e Bethesda su questo kolossal fantascientifico per PC e Xbox Series X|S.
Ci riferiamo anche in questo caso all'articolo del Washington Post che è stato pubblicato nelle ore immediatamente successive alla presentazione di Starfield all'Xbox e Bethesda E3 2021 Showcase, che ha fatto luce su alcuni aspetti dello sviluppo del gioco attraverso un'intervista esclusiva e anche una sorta di breve video documentario, visibile qui sotto.
Dopo aver visto le affermazioni di Todd Howard, che ha definito Starfield una sorta di Skyrim nello spazio e un "simulatore di Han Solo", vediamo anche altri dettagli riguardanti in particolare la costruzione dell'ambientazione e dell'universo del gioco. Come riferito in precedenza, il gioco è un omaggio alla fantascienza classica ma anche all'aspetto più realistico dei viaggi spaziali, con riferimenti alle imprese della NASA e simili, cosa che si riflette nella rappresentazione della tecnologia e delle ambientazioni.
In Starfield, i giocatori prendono parte a un'organizzazione chiamata Constellation, un gruppo di esploratori dello spazio, con la possibilità di caratterizzare più a fondo il proprio personaggio e modificandone il background. Il lead artist responsabile del gioco, Istvan Pely, ha definito lo stile adottato per Starfield una sorta di "NASA punk", nel senso che parte da alcune basi reali sulla progettazione di tecnologie e strutture ma vi applica diverse soluzioni fantasiose e puramente sci-fi.
Secondo quanto riferito da Todd Howard, tutti i vari elementi tecnologici, come i comandi della nave visibile nel trailer, hanno in effetti un significato e una funzione specifica, non sono elementi posti a caso come orpelli estetici. L'idea è di non mettere in scena delle ambientazioni troppo asettiche o eleganti, ma mostrare una tecnologia "vissuta".
Il mondo di gioco in Starfield è frutto di una lunga elaborazione che Bethesda mantiene in un archivio, a cui gli sviluppatori devono attenersi per costruire un mondo che sia il più possibile coeso e stilisticamente coerente, per avere idea delle ispirazioni utilizzate, potete vedere alcuni concept art nella galleria qui sotto, oltre ad altre immagini del gioco.
È peraltro emerso come Starfield sia il risultato di un lunghissimo processo di elaborazione presso Bethesda, ma partito ancora prima come progetto della gioventù di Howard. Secondo quanto riferito nell'intervista, si trattava di un sogno che lo sviluppatore nutriva fin dai primi esperimenti su Apple II, portato poi avanti a più riprese negli anni successivi. Ci fu un tentativo di costruire qualcosa sui diritti di Traveler, poi diventato il progetto Delta V, poi The 10th Planet verso la fine degli anni 90. Nei primi 2000, Bethesda lavorò anche con la licenza di Star Trek e in quel periodo nacque l'idea di un RPG spaziale, ma che è sempre rimasto sullo sfondo rispetto ad altri progetti.
"Abbiamo sempre saputo, per anni, che se avessimo avuto modo di sviluppare qualcosa di diverso sarebbe stato un gioco fantascientifico", ha affermato Howard, ma il progetto Starfield è partito effettivamente nel settembre del 2013, prima ancora di registrarne il titolo.