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Super Mario e l'addio al suo doppiatore: Nintendo dimostra come gestire bene il cambio di un'era

Nintendo ha appena mostrato a tutti come si deve gestire il cambio di un'era annunciando l'addio al doppiatore di Super Mario, Charles Martinet.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   21/08/2023
Super Mario e l'addio al suo doppiatore: Nintendo dimostra come gestire bene il cambio di un'era

Come vi abbiamo già segnalato, Charles Martinet non doppierà più Super Mario (e non solo), l'amato personaggio di Nintendo. Si tratta di una notizia improvvisa per alcuni e triste per molti visto che per decenni e varie generazioni di console gli appassionati hanno esplorato il Regno dei Funghi con il solito "It's a-me, Mario!" pronto a farli sentire di nuovo dei ragazzini davanti al Nintendo 64.

Una certa fetta di utenti online, però, ha preso male l'annuncio e, con il cinismo tipico di internet, vede in Nintendo un nemico che ha costretto Martinet a lasciare il proprio ruolo, per motivi nefasti e oscuri. Onestamente, tutti gli indizi puntano nella direzione opposta.

L'ottima mossa di Nintendo

Al momento X/Twitter ha dei problemi
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Come viene spiegato anche dal podcaster Derek Van Dyke, Nintendo ha condiviso l'annuncio in modo un po' improvviso (qualcuno sui social ha persino pensato per un secondo che il doppiatore fosse morto), ma è chiaro che tra la società e Martinet vi sia ancora un ottimo rapporto.

L'indizio più grande è legato al fatto che Nintendo ha praticamente creato dal nulla un ruolo da PR per Martinet che sarà "Mario ambassador" e "viaggerà per il mondo per condividere la gioia di Mario e interagire con i fan". Per un uomo di 67 anni che potrebbe tranquillamente andare in pensione, ci sembra un ottimo ringraziamento e un ruolo perfetto.

Tutto questo è particolarmente importante perché il ruolo dei doppiatori nel mercato videoludico è troppo spesso messo in secondo piano e considerato poco importante rispetto ad altri ruoli, sia dai videogiocatori che dalle compagnie. Martinet ha solo ricevuto il rispetto che meritava per molti anni di carriera e "servizio" e speriamo che sia da esempio per altre compagnie.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.