In un intervista con GamesIndustry.biz, il Managing Director Pete Samuels di Supermassive Games ha parlato dell'acquisizione da parte di Nordisk e del futuro della compagnia, soprattutto per quanto riguarda la produzione di nuovi giochi nei prossimi cinque anni.
Samuels spiega che Supermassive Games non ha inseguito un'acquisizione e non si è sentita pressata dall'andamento del mercato (che sta vedendo grandi compagnie acquistare team su team).
Perché quindi vendere lo studio a Nordisk? Samules spiega che, dopo i recenti successi, la compagnia vuole puntare ancora più in alto. A maggio, lui e il team dirigenziale dello studio hanno presentato a tutto il personale la strategia per i prossimi cinque anni. Il direttore generale la descrive come "audace e ambiziosa", basata sul fatto che Supermassive ha pubblicato più titoli all'anno, cosa che pochi studi di tali dimensioni riescono a fare.
Nel corso dell'anno, Supermassive annuncerà le uscite previste per il 2023 e i dettagli su come continuerà la Dark Pictures Anthology, la cui prima stagione si concluderà a novembre con The Devil In Me, il quarto titolo della serie. Oltre a questo, Samuels può solo dare qualche piccolo accenno a quanto è in arrivo.
"In poche parole, la strategia è quella di continuare a seguire la traiettoria che stiamo seguendo in qualità di sviluppatore prolifico, con più uscite annuali", dice. "Siamo più di 300 persone oggi, la nostra roadmap ci porterà a essere più di 400 entro 12 mesi e sappiamo già quali saranno le nostre release per i prossimi cinque o sei anni".
"Queste uscite sono in gran parte orientate alla crescita del nostro pubblico, il che significa che richiedono una certa dose di innovazione, che in parte riguarderà il genere per cui siamo più famosi, ma anche una certa diversificazione nei tipi di giochi che realizziamo. Crescere attraverso le piattaforme, i generi, i media: è un piano grande e ambizioso che Nordisk e noi stessi ci impegniamo a realizzare".
In poche parole, Supermassive Games ha di fronte a sé anni densi di lavoro e pubblicazioni, magari anche con giochi un po' diversi rispetto a quelli che conosciamo. Viene anche spiegato che l'horror non è un genere obbligatorio per il team, ma comunque la compagnia si vuole focalizzare sul "lato oscuro". Spiega anche che "Possiamo creare dei prototipi e sperimentare con altre cose, ma anche se il gioco avesse meccaniche diverse o se l'industria lo classificasse come un genere di gioco diverso, deve ovviamente essere un gioco Supermassive".
Infine, Samuels suggerisce anche un altro dettaglio: la Dark Pictures Anthology permetterebbe al team di creare nuovi giochi basati sui singoli capitoli della serie. "Sì, c'è un marchio all'interno della Dark Pictures Anthology, ma c'è una proprietà intellettuale separata - potenzialmente - in ognuna di esse", dice. "Man of Man, House of Ashes, The Devil in Me sono tutte IP indipendenti. Non abbiamo nulla da annunciare al momento, ma abbiamo alcuni piani interessanti su quali di questi porteremo in altri luoghi".