The Callisto Protocol - pubblicato a fine 2022 - era per molti il grande ritorno di Glen Schofield, creatore di Dead Space. La saga di EA sembrava oramai scomparsa (è poi tornata come Remake, anche se pare che non ci saranno altri titoli a seguire) e The Callisto Protocol poteva essere un nuovo inizio per il genere. Alla fine, però, il videogioco non si è rivelato il grande successo che molti speravano, ricevendo sì complimenti ma anche varie critiche.
Ora, scopriamo che parte dei problemi potrebbero essere imputati al fatto che il gioco è stato pubblicato prima del tempo sotto la pressione dell'editore, Krafton.
Le parole del creatore di The Callisto Protocol
Glen Schofield parla della produzione del gioco, spiegando del rapporto tra lo sviluppatore Striking Distance e l'editore Krafton. "Stavo valutando alcuni posti diversi e poi un mio amico mi ha chiamato e mi ha detto 'i ragazzi di PUBG vogliono parlare con te'", spiega Schofield in una nuova intervista con Dan Allen Gaming. "Mi è piaciuto molto parlare con loro. Siamo entrati in sintonia molto rapidamente. E all'epoca sono state dette molte cose giuste".
"Quattro anni dopo, non sempre vengono dette le stesse cose, probabilmente anche da me. Mi è piaciuto molto lavorare con loro per i primi due anni. È stato davvero l'ultimo anno o giù di lì [a essere difficile]. Abbiamo iniziato a parlare del progetto e questo ha messo a dura prova l'azienda, il consiglio di amministrazione e tutti gli altri. E poi loro [Krafton] hanno messo a dura prova noi".
Schofield sostiene che in origine a Striking Distance era stata concessa la libertà di realizzare ed espandere The Callisto Protocol in qualsiasi modo, ma che in seguito Krafton ha insistito sul fatto che il gioco dovesse essere pubblicato nel dicembre del 2022. Il director afferma che questo ha influito sullo sviluppo perché inizialmente voleva avere tre mesi e mezzo di tempo in più per lavorare sul gioco.
Inoltre, spiega che spesso le persone si ammalavano, quindi anche interi team erano fuori servizio per settimane. A questo si aggiunge il fatto che molti sviluppatori si sono licenziati perché nel 2021 le offerte di lavoro erano tante e offrivano stipendi notevoli, quindi molti cambiavano lavoro.
Schofield spiega che quattro boss e due tipi di nemici sono stati tagliati dal gioco. In conclusione, il director afferma che avrebbe voluto avere la forza di imporsi e impedire la pubblicazione del gioco per poter completare i lavori.
Vi ricordiamo poi di Project Birdseye, uno spin-off roguelike ambientato a Black Iron.