In questo periodo si è parlato molto dei The Game Awards, l'annuale evento di Geoff Keighley che tra uno spot pubblicitario e un annuncio consegna premi ai migliori giochi pubblicato durante l'anno. Non si tratta chiaramente dell'unico evento di questo tipo, ma è uno di quelli più rumorosi e con il palco più grosso e anche per questo è uno di quelli maggiormente sotto gli occhi di tutti e comodo per notare i "problemi" che alle volte emergono in queste premiazioni, a partire dalle nomination.
Quest'anno, infatti, si è iniziato a criticare l'evento ancora prima di vedere quali giochi riceveranno i premi. Ancora più di prima, quindi, abbiamo avuto l'impressione che i The Game Awards meriterebbero di essere rivoluzionati, per adattarsi meglio all'industria che vogliono rappresentare.
Nello specifico, ci interessa parlare del tipo di premi che vengono proposti e di come, secondo noi, potrebbero essere modificati o ampliati. Ovviamente ci interessa sapere anche le vostre idee, ma prima di correre verso i commenti vediamo in linea di massima alcune proposte!
I The Game Awards, nessun GOTY è il miglior GOTY?
Come detto, a nostro parere vi potrebbero essere modi migliori per gestire i tipi di premi assegnati. Partiamo quindi dal più importante: il Gioco dell'Anno. Una categoria di questo tipo sott'intende infatti che si tratti, nel complesso, del miglior gioco pubblicato nei dodici mesi appena passati. Peccato però che questo sottintenderebbe che sia anche il migliore del proprio genere. Se effettivamente il gioco vince entrambi premi, il secondo pare solo uno "spreco", mentre nel caso nel quale vinca solo il GOTY, si crea una strana situazione.
Il GOTY non è il problema principale dei The Game Awards, ma potrebbe essere una buona idea trasformare il premio in una conseguenza, più che una scelta. Il gioco che ottiene più premi durante l'intero evento, è chiaramente il Gioco dell'Anno perché è stato in grado di vincere in più categorie di altri. In questo senso, premi come Best Game Director, Best Narrative, Best Art Director, Best Score and Music e Best Audio Design diventerebbero i più importanti indicatori della qualità di un gioco.
Siamo sicuri che i generi siano sempre giusti?
Sì, abbiamo appena detto che il GOTY è un "problema" se sommato ai premi di genere (azione, picchiaduro, GDR...), ma la verità è che sono questi ultimi alle volte a risultare un po' scomodi. In generale, i generi sono limitanti, in quanto vi sono interi tipi di videogiochi che non sono rappresentati nel modo corretto, come gli sparatutto e i platform che finiscono in altre categorie e i puzzle game che non esistono, o categorie fuse come i giochi sportivi che mescolano gli sport col pallone e gli sport motoristici.
Questa divisione in genere è solo un modo facile e veloce per sbrigare il compito, ma l'industria dei videogiochi è molto più ampia di una distinzione in sei generi. I videogiochi evocano sensazioni e sentimenti, spesso complessi, che meritano di essere espressi altro modo. Ad esempio, "il gioco che ci fa sentire più liberi", "il gioco che ci rilassa di più", "il gioco che ci ha fatto piangere", "il gioco che ci ha fatti sentire parte di un mondo". Sì, sono categorie soggettive e difficili da identificare, ma è proprio questo il bello e, con le idee di centinaia di redazioni da tutto il mondo che propongono le proprie nomination, ci sarebbe più spazio per nomi che alle volte non verrebbero subito in mente parlando solo ai "miglior action" e "miglior GDR".
Gli indie non esistono più
Inoltre, il genere "indie" oramai non ha più alcun valore, in quanto non fa realmente riferimento ai giochi indipendenti ma a quei progetti a budget ridotto che non riuscirebbero mai a farsi spazio in altri premi. Parliamo ad esempio del caso Dave the Diver, un non indie che però ha l'aspetto di un indie. Riteniamo che sia giusto che appaia in tale categoria, in quanto merita una chance tra le nomination, ma è innegabile che - per pura definizione - non dovrebbe esserne parte.
Perché quindi non trovare altri modi per dare ancora più spazio ai progetti più piccoli, con categorie come "miglior grafica pixel", "miglior gioco di breve durata", "miglior gioco con un team sotto le 10 persone" e tanti altri premi che non restringerebbero le proprie nomination agli indie ma che in modo naturale sarebbero inondate di progetti minori che nel corso dell'anno ci hanno appassionato.
Le possibilità sono ovviamente molte e questo sono solo alcune idee. Diteci, quindi, quali sono le vostre?