CD Projekt sta considerando l'idea di mettere a disposizione le IP di The Witcher e Cyberpunk a studi di terze parti per la realizzazione di giochi per dispositivi mobile.
Questo dettaglio è emerso durante un Q&A che si è svolto dopo la presentazione dei dati finanziari dell'ultimo anno fiscale della compagnia polacca, dove tra l'altro abbiamo ricevuto un aggiornamento su The Witcher 4, il nuovo Cyberpunk e la prossima IP dello studio polacco.
Una delle domande in questa occasione è stata: "avete preso in considerazione di legenziare una delle vostre grandi IP a studi di terze parti per creare giochi mobile?". Il CEO Michał Nowakowski ha risposto che CD Projekt sta effettivamente valutando questa opzione, per quanto al momento non ci sia alcun progetto concreto in cantiere.
"La risposta è piuttosto semplice. La risposta è sì, stiamo valutando un'iniziativa del genere", ha detto Nowakowski.
"In effetti, stiamo valutando, attraverso delle conversazioni, opportunità di questo tipo. Non abbiamo ancora nulla da annunciare, ma quando sarà il momento lo faremo. Per quanto riguarda un progetto o un modello di business legato a una potenziale partnership, non vogliamo commentare i dettagli, a dire il vero, perché non c'è nulla di cui stiamo parlando."
"Ma non c'è un modello di business predefinito che stiamo esaminando in questo caso, sia che si tratti di una tantum o di profitti condivisi. Questa è un'altra storia. Ma quando sarà il momento condivideremo sicuramente le informazioni".
Non sarebbe la prima volta
In realtà non sarebbe la prima volta che CD Projekt collabora con un'azienda di terze parti per dei giochi mobile basate sulle IP in proprio possesso. Ad esempio, alcuni di voi ricorderanno The Witcher: Monster Slayer, un gioco mobile con meccaniche basate sulla geolocalizzazione realizzato su licenza dal team di Spokko, pubblicato nel luglio del 2021 e chiuso a giugno dello scorso anno. Abbiamo visto anche alcuni progetti interni, come Gwent e lo spin-off dedicato Thronebreaker.
Insomma, ulteriori progetti mobile realizzati internamente o da terze parti sulle IP di The Witcher o Cyberpunk non sarebbero poi così improbabili.