I giocatori di Victoria 3 si sono resi conto che far virare la propria società verso pensieri comunisti porta a maggior vantaggi rispetto all'utilizzo di una società capitalista. Ora, gli sviluppatori hanno detto la propria sulla questione, affermando che non hanno reso volontariamente il comunismo più potente ed efficace di altri pensieri politici nel gioco, ma hanno semplicemente impostato le meccaniche di gioco così come il team ha compreso il funzionamento economico e politico di una società moderna. Il fatto che il comunismo abbia ottenuto risultati migliori nel gioco è solo una conseguenza.
"Non è un segreto che Victoria 3 sia per molti versi un simulatore di materialismo storico", ha spiegato il game designer Mikael Andersson a PC Gamer. "Il modo in cui si sceglie di modellare e organizzare la propria economia influenza le condizioni degli individui che vi partecipano", ha detto Andersson. "Questi ultimi, a loro volta, plasmano il pensiero politico di quel Paese e ne influenzano lo sviluppo in determinate direzioni. Se si enfatizzano i profitti della classe capitalista importando risorse grezze a basso costo dalle colonie straniere, gli investimenti privati saranno forti, consentendo di far crescere l'industria manifatturiera."
"Questo dà anche potere agli industriali che vogliono che le leggi del Paese siano configurate in modo liberale per assicurare questi profitti e la loro posizione nella società. Ma se la vostra economia si concentra sulla produzione interna e sull'esportazione di beni di consumo di base in fabbriche altamente produttive e tecnologicamente avanzate, le vostre classi inferiori prospereranno, acquisiranno potere e affermeranno i loro diritti alla democrazia, a salari di sussistenza e a politiche umanitarie".
"Non avevamo previsto che questi effetti si sarebbero manifestati in questo modo", ha proseguito, "piuttosto, abbiamo semplicemente implementato i meccanismi nel modo in cui li abbiamo compresi, e questo è il risultato".
Vi lasciamo infine alla nostra recensione di Victoria 3.