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Stavolta vince Google: annullata multa dell'Unione Europea da oltre un miliardo di euro

Continua la guerra giudiziaria tra Google e l'Unione Europea: il Tribunale dell'Unione Europea stavolta ha annullato la multa inflitta a Google nel 2019 per abuso di posizione dominante nella pubblicità online.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   19/09/2024
Lo scontro tra Google e Unione Europea in un'immagine generata dall'IA

La battaglia legale tra Google e l'Unione Europea si arricchisce di un nuovo capitolo: il Tribunale dell'UE ha annullato la multa da 1,49 miliardi di euro inflitta a Google nel 2019. La Commissione Europea aveva accusato il colosso tecnologico di aver abusato della sua posizione dominante nel mercato della pubblicità online, imponendo clausole contrattuali restrittive ai siti web che utilizzavano il suo servizio AdSense for Search.

Al centro della disputa, la clausola contrattuale che impediva ai siti web di pubblicare annunci di altre aziende nei risultati delle ricerche effettuate tramite AdSense for Search. Secondo la Commissione, questa pratica avrebbe ostacolato l'innovazione e rafforzato la posizione dominante di Google nel mercato. Tuttavia, il Tribunale dell'UE ha ritenuto che la Commissione non abbia fornito prove sufficienti a sostegno delle sue accuse.

La Corte di Giustizia dell'UE
La Corte di Giustizia dell'UE

In particolare, non sarebbe stato dimostrato che la clausola in questione abbia effettivamente ostacolato l'innovazione o danneggiato i consumatori. Inoltre, il Tribunale ha evidenziato errori nella valutazione della durata e dell'ambito di applicazione della clausola.

"Siamo lieti che il tribunale abbia riconosciuto gli errori della decisione iniziale e abbia annullato la multa. Esamineremo attentamente la decisione completa" - ha dichiarato un portavoce di Google - "Questo caso riguarda un gruppo molto ristretto di annunci di ricerca di solo testo pubblicati su un numero altrettanto limitato di siti web di publisher. Nel 2016 abbiamo apportato modifiche ai nostri contratti per eliminare le relative disposizioni, ancor prima della decisione della Commissione".

Google ha quindi accolto con favore la decisione, sottolineando di aver già modificato i propri contratti nel 2016 per rimuovere le disposizioni contestate. La Commissione Europea, dal canto suo, non ha ancora annunciato se intende fare appello alla Corte di Giustizia dell'UE. La sentenza, tra l'altro, arriva dopo un paio di vittorie importanti dell'UE, che aveva visto confermate in via definitiva la maxi-multa miliardaria inflitta a Google per abuso di posizione dominante e quella ad Apple da 13 miliardi di euro. Stavolta invece i giudici hanno dato ragione a Google, anche se c'è ancora possibilità di appello.