La versione PC di Wild Hearts è "un affronto ai sensi", stando a quanto scritto su Twitter da Alex Battaglia, noto collaboratore della testata inglese Digital Foundry e specializzato nelle analisi tecniche dei giochi portati sulla piattaforma Windows.
"Ho parlato malissimo di Star Wars Jedi: Survivor, ma questo gioco qui è inspiegabilmente terribile su PC. Come hanno fatto a venderlo in queste condizioni? Come fanno a venderlo ancora oggi? EA dovrebbe vergognarsi", si legge nel post.
La cosa assurda di tutta questa situazione non è tanto il debutto problematico, cosa purtroppo piuttosto comune, quanto l'interruzione del supporto a pochi mesi dal lancio di Wild Hearts, che di fatto condanna la versione PC a rimanere così com'è.
Un gran brutto esempio
Come forse ricorderete, lo scorso febbraio Wild Hearts ha ricevuto recensioni molto negative su Steam perché la versione PC era un disastro, al che il team di sviluppo ha promesso aggiornamenti risolutivi che tuttavia non sono mai arrivati.
Gli utenti PC sono però tristemente abituati a situazioni del genere e i costi produttivi sempre maggiori hanno di recente inaugurato un nuovo trend, ovverosia quello di sfruttare le tecnologie di upscaling al fine di risparmiare lavoro sull'ottimizzazione, come accaduto nel caso di Remnant 2.