I rumor più caldi del momento sono quelli su Xbox, che - secondo le voci - pare vicina al decidere di portare varie delle proprie esclusive su PlayStation (e magari sulla non ancora annunciata Nintendo Switch 2, presupponendo abbia la potenza per farlo?).
Possiamo crederci? Forse sì e forse no, ma sicuramente è un ottimo esercizio mentale immaginare un futuro nel quale Microsoft pubblica su tutte le piattaforme e, chissà, spinge così il mercato in una direzione tale da costringere anche PlayStation e prima o poi Nintendo a fare lo stesso, spostando l'attenzione verso le unicità dell'hardware e non più solo su chi finanzia abbastanza esclusive.
Non andiamo però troppo in là con la mente e fermiamoci alle possibili decisioni di Microsoft sul breve periodo. In un mercato che per lungo tempo ha vissuto di esclusive con lo scopo di vendere console, Xbox potrebbe cambiare approccio. Pensate che segnerebbe la propria fine? Non crediamo proprio. Anzi, la sua strategia attuale non dovrebbe cambiare di una sola virgola.
Xbox Game Pass non ha bisogno di esclusive, è esso stesso l'esclusiva
La perdita di esclusive non cambierebbe, almeno in questa generazione, in modo particolare l'approccio di Microsoft e le spese dei consumatori. Prima di tutto, Xbox non è più sinonimo delle sole console. In modo più che esplicito da tempo la strategia di Microsoft è già multipiattaforma, con PC, console, mobile e cloud al centro dei suoi pensieri e della sua distribuzione di giochi, che è stata rafforzata dall'arrivo di Activision Blizzard King.
Inoltre, la console Xbox rimane un punto di accesso comodo e meno costoso di un PC da gaming a Game Pass (che nemmeno i rumor posizionano su PlayStation) e ampio o ridotto che sia il bacino di utenza interessato a tale piattaforma e a tale servizio non cambierebbe molto rispetto a prima. Se qualcuno vuole giocare con Game Pass su console dovrà ancora comprare Xbox.
Xbox Game Pass non ha quindi bisogno di esclusive, perché è esso stesso l'esclusiva. Il vantaggio del servizio, ovvero di accedere alle (presto ex?) esclusive di Microsoft come Indiana Jones, Starfield o il venturo , rimarrà valido: su PlayStation, anche ammesso che arrivino nello stesso momento della pubblicazione su Xbox e PC, tali giochi sarebbero in vendita a prezzo pieno, mentre su Xbox Game Pass sarebbero a portata di una ben minore spesa mensile. Chi già oggi non vuole saperne di Xbox Game Pass, semplicemente potrà acquistare il gioco su PlayStation portando a Microsoft un guadagno che invece non avrebbe ottenuto. Chi già ora preferisce i vantaggi del servizio di Microsoft, non lo abbandonerà per pagare 80€ su un'altra console.
Per Microsoft sarebbe un ottimo modo per finanziare i propri studios e i propri progetti, così da garantirsi ancora più tempo e agilità di gestione di Xbox Game Pass, che secondo i rumor risulta terribilmente dispendioso e per ora ancora non abbastanza remunerativo per giustificare ancora più pesanti investimenti sulle esclusive software.
Vedremo come andranno le cose, ma per quel che è Xbox adesso, il multipiattaforma non è affatto un problema, anzi.