Xbox ha bandito gli emulatori dal proprio store, e a quanto pare la decisione è stata presa su richiesta da Nintendo: lo rivela la risposta fornita alla sviluppatrice Alyanna McKenna dal team QA di Xbox, che tuttavia non ha chiuso le porte a un ritorno di queste applicazioni.
Aggiornamento: Microsoft con una nota inviata a IGN ha smentito le informazioni riportate da Alyanna McKenna, spiegando che la rimozione degli emulatori dal suo store non è dovuta a una richiesta da parte di Nintendo.
Segue la notizia originale.
"Il motivo principale del ban è legato ad alcuni problemi legali con Nintendo", si legge nella mail. "Sebbene l'emulazione in sé non sia una pratica illegale, può essere utilizzata per far girare giochi per console ancora protette da copyright senza permesso, e ciò potrebbe creare problematiche con Nintendo e i suoi affiliati."
"In più prendiamo la sicurezza molto seriamente, e alcuni emulatori richiedono permessi che vanno al di là degli standard per le applicazioni. Questo può creare un potenziale rischio, visto che tali permessi possono essere sfruttati da malintenzionati per accedere a informazioni sensibili. Anche per questi motivi abbiamo deciso di bandire gli emulatori dall'Xbox Store."
"Ad ogni modo, comprendiamo che molti utenti utilizzino la modalità sviluppatore per far funzionare emulatori legali. Non proveremo a rimuovere questa possibilità, visto che non consente l'accesso a componenti retail del sistema ed è dunque considerata sicura."
"Detto questo, stiamo ancora valutando modi per consentire un'emulazione sicura e legale su Xbox. Stiamo discutendo con sviluppatori di emulatori legittimati al fine di portare il loro software sulla nostra piattaforma assicurandoci al contempo che i copyright e i protocolli di sicurezza vengano rispettati."