Tramite una nota inviata al portale IGN, un portavoce di Microsoft ha dichiarato che la recente rimozione degli emulatori dallo store Xbox non è stata una conseguenza di una richiesta specifica da parte di Nintendo, smentendo così le notizie degli ultimi giorni.
Breve riassunto per chi si fosse perso le ultime: pochi giorni fa Xbox ha bandito gli emulatori dal proprio store. Stando a una presunta email inviata da un membro del QA Team di Xbox condivisa dalla sviluppatrice Alyanna McKenna su Twitter, la rimozione sembrava fosse legata a dei problemi legali nati con Nintendo.
"Il motivo principale del ban è legato ad alcuni problemi legali con Nintendo", si leggeva nella mail. "Sebbene l'emulazione in sé non sia una pratica illegale, può essere utilizzata per far girare giochi per console ancora protette da copyright senza permesso, e ciò potrebbe creare problematiche con Nintendo e i suoi affiliati."
A quanto pare tuttavia non si tratta di un'informazione accurata o quantomeno non è la versione ufficiale di Microsoft. Nella nota inviata dal portavoce della casa di Redmond, viene spiegato che gli emulatori sono stati banditi da Xbox per allineare le politiche dell'azienda con i contenuti disponibili sul suo store e in particolare con il punto 10.13.10 del regolamento.
"Le informazioni che attualmente circolano su Twitter non sono accurate", si legge nella dichiarazione di Microsoft. "Le nostre azioni si basano su una politica di lunga data sui contenuti distribuiti allo Store per garantire l'allineamento con le nostre politiche di Microsoft Store. Come spiegato al punto 10.13.10, "i prodotti che emulano un sistema di gioco o una piattaforma di gioco non sono consentiti su nessuna famiglia di dispositivi"."
In sostanza, Microsoft finora ha chiuso un occhio sulla presenza di emulatori fruibili su Xbox nel suo store, ma ora ha deciso di applicare il suo regolamento alla lettera, da qui la rimozione di questi contenuti.