A Phil Spencer, capo della divisione Xbox, è dedicato un interessante articolo di approfondimento su Outline, che fa luce su diverse fasi della carriera del nuovo CEO di Microsoft Gaming, esplorando anche alcuni retroscena sulla progettazione di Xbox Game Pass, servizio che Spencer ha dovuto propugnare con forza in una Microsoft inizialmente scettica.
Spencer verrà insignito dall'Academy Of Interactive Arts & Sciences del prestigioso premio alla carriera Lifetime Achievement durante i prossimi DICE Awards, motivo per il quale emergono anche questi articoli retrospettivi sulla storia del personaggio in questione.
Recentemente salito al nuovo rango di CEO di Microsoft Gaming, ruolo creato da poco, buona parte del successo recente è dovuto probabilmente all'affermazione di Xbox Game Pass, che tuttavia non ha avuto vita facile all'inizio.
In base a quanto riferito nell'articolo di Outline, nel 2017 il gruppo Xbox iniziò a interfacciarsi direttamente con il CEO di Microsoft: all'epoca Satya Nadella si era da poco insediato al vertice della compagnia e pochi mesi dopo Phil Spencer venne stabilito come responsabile di Xbox. Già da qualche tempo, Spencer coltivava l'idea di un "Netflix dei videogiochi", cercando di applicare l'idea dei servizi in cloud e degli abbonamenti nell'ambito videoludico.
Microsoft aveva già effettuato da tempo il passaggio dal modello standard alle sottoscrizioni basate su cloud con grande successo, ma l'idea di applicarlo ai giochi non risultò facile da digerire per molti. "Stiamo solo grattando la superficie di quello che può proporre questo nuovo modello all'industria", affermò Spencer all'epoca, ma per arrivare a proporla al pubblico dovette oltrepassare una fase di intensa discussione: "nei meeting, lo stesso staff di Xbox presentava continuamente degli argomenti per dimostrare come il Game Pass non avrebbe potuto funzionare, tra scarsa partecipazione da parte dei publisher o possibilità di perdere profitti", ricorda Richard Irving, ex-membro del team Xbox.
Tuttavia, "Non avrebbe accettato un no come risposta", riferisce Irving di Spencer, "Ha sempre trovato una maniera per farlo funzionare", forse anche grazie a quella che viene considerata un'incredibile pazienza, come riferito anche da Sarah Bond: "Di solito pensa le cose in un arco di tempo piuttosto lungo, mi incoraggia spesso ad essere paziente". Alla fine, l'accoglienza positiva arrivò durante un raduno con vari leader di Microsoft nel 2018 a Washington, attraverso una dimostrazione in diretta del multiplayer via cloud gaming tra vari giocatori su piattaforme diverse in tutto il mondo.
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