Sempre dal grosso leak che sembra aver colpito Microsoft dai documenti del processo con l'FTC emergono anche presunti dettagli riguardanti la possibile strategia della compagnia per quanto riguarda l'Xbox di nuova generazione, quella che sarebbe prevista per il 2028 e a quanto pare potrebbe avere un'architettura ibrida per sfruttare anche il cloud e la possibilità di passare ad ARM.
Anche in questo caso si tratta di piani non proprio definiti, ma i documenti sembrano arrivare da fonti che sembrano convincenti, dunque possono essere considerati indicativi quantomeno di progetti e idee in corso presso Microsoft per la nuova console Xbox che sarebbe prevista per il 2028.
Dopo il redesign con i modelli aggiornati di Xbox Series X|S previsti nel 2024, quattro anni dopo dovrebbe dunque arrivare la nuova Xbox next gen, che si presenta alquanto rivoluzionaria grazia a un'architettura ibrida che dovrebbe consentire di sfruttare il cloud come integrazione alla potenza computazionale dell'hardware fisico.
La nuova Xbox ibrida tra cloud e hardware fisico
La visione, come riportato nel presunto documento in questione, è quella di "sviluppare una piattaforma da gioco di prossima generazione in grado di sfruttare la potenza combinata dell'hardware lato client e lato cloud", in modo da "raggiungere nuovi livelli di performance che vadano al di là delle capacità dell'hardware client da solo". Qualcosa concettualmente vicino a quello che fa attualmente NVIDIA GeForce NOW insomma, ma comunque con un sostanzioso supporto anche da parte dell'hardware fisico.
Questo potrebbe portare a delle sensibili variazioni nell'architettura: per il processore, Microsoft starebbe considerando la possibilità di passare ad ARM, con l'uso di un ARM64 invece della solita architettura x64, che nel caso sarebbe AMD Zen 6. Il nuovo processore centrale potrebbe essere una combinazione di core più grandi e altri più piccoli e dedicati.
Dal punto di vista della GPU, potrebbe essere ancora sviluppata in collaborazione con AMD oppure basata su una licenza della compagnia, probabilmente Navi 5. A queste si aggiungere una NPU (Neural Processing Unit o Acceleratore IA) tutto incentrato sull'elaborazione attraverso machine learning e intelligenza artificiale.
L'NPU risulta particolarmente interessante perché dovrebbe garantire del "silicone dedicato" al ML, liberando risorse sulla CPU standard e incrementando le prestazioni in questo ambito. La console dovrebbe inoltre garantire la compatibilità con le generazioni successive attraverso questo sistema ibrido.
Per quanto riguarda le innovazioni grafiche, la nuova Xbox dovrebbe supportare il Ray tracing di nuova generazione con DirectX, illuminazione globale dinamica, "Micropolygon Rendering Optimization", Super Resolution basata su ML (dunque un sistema di incremento della risoluzione basata su IA, come avviene con DLSS e FSR) e un misterioso "Estensibilità Model for Faster Interation and Innovation", di difficile interpretazione.
In sostanza, la presunta nuova Xbox si porrebbe come punto d'incontro fra i vantaggi dell'hardware fisico lato client e le potenzialità evolutive del cloud gaming su hardware remoto, presumibilmente cercando di compensare i rispettivi problemi, ovvero la chiusura e finitezza dell'hardware client e la latenza nell'uso del cloud. Il fatto di appoggiarsi così ampiamente al machine learning e all'intelligenza artificiale potrebbe poi rappresentare un elemento distintivo importante per la nuova Xbox.
In ogni caso, prendiamo il tutto per voce di corridoio, anche perché se si trattasse di un documento ufficiale sarebbe comunque probabilmente datato e potrebbe essere soggetto e numerose variazioni, ma è comunque una visione affascinante.