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Yuji Naka condannato al carcere, ma il creatore di Sonic ottiene la libertà vigilata

Yuji Naka è stato infine condannato a due anni e 6 mesi di reclusione per insider trading, con pena modificata in 4 anni di libertà vigilata.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   07/07/2023
Yuji Naka condannato al carcere, ma il creatore di Sonic ottiene la libertà vigilata

Yuji Naka, creatore di Sonic e figura storica di Sega, è stato infine condannato al carcere per insider trading in Giappone, ma probabilmente non finirà in detenzione considerando che la pena è stata commutata in 4 anni di libertà vigilata.

La decisione del tribunale è giunta oggi: la sentenza era di due anni e sei mesi di carcere per il reato di insider trading, ma la pena è stata modificata in quattro anni di libertà vigilata, durante i quali dovrà cercare di rigare dritto per non incappare in ulteriori problemi.

Oltre a questo c'è però la questione monetaria: Naka dovrà infatti pagare ben due multe per un totale di circa 172 milioni di yen (poco più di un milione di euro). Si tratta chiaramente di un duro colpo per uno sviluppatore storico, da sempre legato al panorama videoludico giapponese come autore di una vera e propria icone come Sonic e altri successi all'interno di Sega.

Yuji Naka arrestato per insider trading

La questione di Naka è emersa lo scorso dicembre, quando l'ufficio del procuratore del distretto di Tokyo ha messo sotto accusa Yuji Naka e anche Taisuke Sazaki e Fumiaki Suzuki di Square Enix per insider trading, con accuse poi confermate dopo la conclusione delle indagini.

Nel periodo in cui Naka ha lavorato in Square Enix, che ha portato all'uscita di Balan Wonderworld, sembra che l'autore di Sonic sia venuto a conoscenza di segreti industriali sulle produzioni in corso presso il publisher. In particolare, Naka e i colleghi avrebbero sfruttato le conoscenze acquisite sul lancio dei giochi mobile Dragon Quest Tact e Final Fantasy VII: The First Soldier per acquisire azioni di Square Enix in vista dei probabili movimenti in borsa del titolo corrispondente.

Tutto questo è stato valutato come insider trading, a cui è seguito l'arresto di Naka e degli altri due esponenti di Square Enix e la condanna emersa nelle ore scorse.