2007. L'anno in cui ha debuttato la saga di Mass Effect, ai tempi in esclusiva per Xbox 360. Un titolo a suo modo visionario, che sperimentava varie formule di gioco in un contesto fantascientifico pieno di fascino. BioWare non era certo nuova a lavori in scala epica, in questo caso le ambizioni erano tali che necessitavano di una trilogia per essere concretizzate. Ebbene, dopo cinque anni possiamo riconoscere che era tutto vero, l'attesissimo Mass Effect 3 chiude completamente l'avventura di John Shepard e tutte le sottotrame a esso legate. Resta da vedere se questo epilogo è in grado di mantenere il livello qualitativo, ma soprattutto l'equilibrio del secondo, splendido episodio. Noi di Multiplayer.it abbiamo già completato interamente il gioco e siamo pronti a darvi la risposta!
Divoratori di stelle
Il prologo riprende direttamente gli eventi narrati nel DLC di Mass Effect 2, l'Avvento. Il comandante Shepard è chiamato a giudizio del Consiglio terrestre per fornire spiegazioni riguardo i Razziatori, una misteriosa razza aliena intenzionata a distruggere ogni traccia di vita organica nell'universo. Nel mentre però il nemico attraversa l'atmosfera scagliando un terribile attacco ala Terra. Non rimane altro che fuggire sulla Normandy, del tutto impotenti di fronte a una forza distruttrice implacabile e devastante. Da questo punto è nostro compito raccogliere un vero e proprio esercito da contrapporre all'invasore.
Per fare questo ci ritroviamo di fronte a nuove scorribande interplanetarie a bordo della nostra nave preferita, non solo funzionali a stringere preziose alleanze con tutte le razze presenti nel gioco, ma soprattutto cruciali per edificare il Crucibolo, una potentissima e antica arma in grado, forse, di sventare la minaccia dei Razziatori. Shepard è quindi nuovamente l'ago della bilancia del conflitto, e noi con lui. Esattamente e come più dei vecchi capitoli, BioWare ha dato grande importanza alle scelte effettuate dal giocatore nei numerosi dialoghi e filmati presenti. Purtroppo i notevoli colpi di scena e le pesanti ripercussioni a carico del tessuto narrativo ci rendono impossibile scendere nei particolari, ma sappiate che ogni scelta presa non necessariamente sarà la migliore o la più giusta. Non nascondiamo neanche noi di aver avuto qualche difficoltà con le implicazioni morali, tanto da ripetere una missione due volte per vedere le differenze (ci fermiamo qui), e vi possiamo assicurare che ce ne sono diverse di questo tipo. Gli stessi finali disponibili, in maniera analoga al 2, sono influenzati dalla percentuale di forze militari accumulate nella campagna principale, che possiamo consultare in qualsiasi momento dal pannello di controllo della Normandy.
La guida ufficiale
Disponibile in tutti i negozi di videogiochi al prezzo consigliato di 19,90€ la Guida Strategica Ufficiale approvata e corretta da BioWare. Un volume con più di 400 pagine, che accompagnerà sia i veterani che i novelli giocatori nell'intricata storyline di Mass Effect 3.
"Abbiamo soltanto voluto creare la migliore esperienza videoludica che si possa concepire" afferma Casey Hudson, il produttore esecutivo della serie Mass Effect.
La nostra storia
Mass Effect 3 riprende numerose tematiche lasciate in sospeso, compresa non solo l'invasione dei Razziatori, ma anche l'identità di Cerberus, l'organizzazione pro-umani capitanata dall'uomo misterioso già visto nel secondo capitolo. Per questi motivi è ad esso strettamente imparentato e ne rappresenta la naturale continuazione, tuttavia BioWare ha recuperato alcuni elementi del capostipite, cambiando leggermente le carte in tavola e rendendo questo ultimo episodio un ibrido tra i primi due. Rimane immutata la voglia di sperimentare, come dimostra l'eliminazione dei minigiochi di bypass delle porte (ora automatici) e il - francamente tedioso - procedimento di recupero dei materiali dai pianeti, sostituito però da una diversa gestione della mappa galattica, che vi spiegheremo in seguito. Viene espressa la volontà di rendere l'esperienza accessibile per tutti e a tal proposito è stata introdotta una personalizzazione che permette di scegliere in qualsiasi momento se enfatizzare il comparto narrativo, l'azione o la difficoltà.
Il gioco è ancora una commistione di generi differenti, dallo sparatutto in terza persona, il gioco di ruolo occidentale e l'avventura grafica, con tantissimi dialoghi disponibili tra il protagonista e i vari personaggi. A questo proposito possiamo assicurarvi che i timori maturati nella demo riguardo la penuria dei dialoghi sono del tutto scongiurati. Abbiamo semplicemente rigiocato le stesse sezioni scoprendo che erano state del tutto private delle parti testuali e le cutscene, presenti entrambe in grande quantità e mai così ricche di dettagli. I testi soprattutto lasciano a bocca aperta per la loro credibilità, la ricchezza di contenuti e la profondità degli argomenti trattati. Dalle diatribe di camerata fino ai dibattiti politici, Mass Effect 3 non sfigurerebbe come romanzo fantascientifico e porta lo spettatore (passateci il termine) a provare forte empatia verso le varie razze dell'universo BioWare. I battaglieri Krogan, i saggi Salarian, gli strateghi Turian o le eleganti Asari, ognuno ha la sua storia e ci tiene a preservare la propria cultura, ma qualcuno ha delle guerre intestine da risolvere prima di schierarsi al nostro fianco. Come già anticipato non manca il fan service: gli sviluppatori hanno reintrodotto nel team Liara T'Soni, e non mancano neanche Garrus, Kaidan Alenko e Ashley Williams, gli ultimi due ottenibili in base alle risposte fornite all'inizio della partita. Insomma ci sono davvero tutti, anche se i nuovi arrivi non sono assolutamente da meno, come il nerboruto James Vega e Samantha Traynor. Parlando di fan service, aspettatevi un altro gradito ritorno: riusciremo finalmente a vedere il volto di Tali?
Istruzioni per salvare il mondo
La leggendaria Normandy ritorna in tutto il suo splendore anche in questo terzo capitolo, e dopo le prime cinque ore di gioco, molto lineari, diventa un vero e proprio hub dove il giocatore può muoversi in completa libertà e acquisire informazioni, oltre ovviamente a stabilire la rotta. Adesso però la mappa galattica è invasa dai Razziatori, questo vuol dire che lo scan dei pianeti, risolto in maniera analoga al primo capitolo, attirerà la loro attenzione costringendoci a fuggire. La Cittadella, immancabile location della saga, viene resa pienamente disponibile per l'esplorazione, e le sue parti si aprono gradualmente col proseguire dell'avventura. Tra queste sono da menzionare il dance club Purgatory (dove ci attende una vecchia amica), l'ospedale, l'ambasciata e il mercato interno, una locazione di importanza cruciale in quanto fornisce molti elementi per le quest secondarie, oltre a presentare numerosi shop per l'acquisto di corazze e armi.
Proprio questa sezione gode delle modifiche più rilevanti: oltre ai numerosi pezzi di ricambio applicabili a fucili, corazze e pistole, dobbiamo prestare attenzione al peso occupato prima di lanciarci in battaglia. Adesso abbiamo a disposizione un massimo di cinque slot per caricare armi pesanti e leggere, ma occuparli tutti comporta un'eccedenza di peso che va a discapito del tempo di ricarica dei poteri. In questo caso chi ha scelto classi maggiormente orientate verso le azioni biotiche deve stare attento a non comprometterne l'equilibrio. L'albero di upgrade dei poteri biotici presenta ora una diramazione dal quarto livello, che consente una personalizzazione ancora maggiore. Sono ovviamente rimaste invariate le classi disponibili all'inizio del gioco, compresa quella ibrida di sentinella, il soldato puro o l'ingegnere. Ritorna anche il completo editor che permette di scegliere il sesso del personaggio, o giocare con il modello default maschile di Shepard. Non sono state effettuate modifiche eclatanti in questo settore, ma accogliamo con entusiasmo l'introduzione di nuove texture facciali per rendere i volti più realistici. È presente infine anche l'import dei salvataggi dal secondo Mass Effect, utilizzandolo possiamo beneficiare di alcune modifiche nella storia in modo di alterarne l'impatto. Da parte nostra abbiamo effettuato una partita vergine, appurando effettivamente l'assenza di personaggi non considerati nella timeline default di questo terzo capitolo.
L'uso di Kinect
Il gioco implementa l'utilizzo di Kinect con i chiacchierati comandi vocali, tutti in italiano. Nella nostra prova sono risultati molto precisi e reattivi e si distinguono in tre tipologie. Con la voce infatti, possono essere selezionate le diverse linee di dialogo, pronunciando le frasi prescelte, possono essere attivati i menu contestuali che appaiono in prossimità degli oggetti interattivi ("Apri" una porta, "Esplora" un meccanismo, "Bypassa" un sistema di sicurezza) e, infine, si possono impartire i comandi a tutti i membri della squadra, relativamente ai poteri biotici ed ai colpi speciali. Accettando d'essere presi per pazzi da chi abita la stanza accanto, questo sistema consente di impartire i comandi alla squadra e usare i propri senza ricorrere al menu radiale, interrompendo l'azione. Bisogna prenderci la mano e impararne i diversi nomi, dopo di che, puntando un nemico e pronunciando "Stasi" "Singolarità" o "Lancio", i membri della squadra che hanno quel potere a disposizione e che ce l'hanno carico lo lanciano.
Innocenza perduta
In campo Mass Effect 3 si comporta a grandi linee come il precedente capitolo, con una precisa virata action inevitabilmente influenzata dagli sparatutto in terza persona più celebri. Viene da pensare alla saga di Gears Of War prima di tutti, con mappe basate su coperture e tasto adibito per effettuarle, una corposa sezione corpo corpo migliorata dalla presenza dell'omniblade, una lama scaturita dal vettore olografico delle armature. Tuttavia sarebbe erroneo liquidare le meccaniche shooter di questo terzo capitolo in maniera così semplicistica, in quanto BioWare ha arricchito la formula di svariati elementi in maniera sufficiente da non risultare troppo derivativo.
Sono innanzitutto numerose le sezioni con un discreto sviluppo verticale, inedito per la serie, o altre che presentano strutture labirintiche su cui orientarsi, o specifici obiettivi da portare a termine. Le missioni aggiuntive sulle basi Cerberus alterano anche la tipica struttura a tappe, costringendoci ad affrontare orde crescenti di nemici su mappe circoscritte, o scortare civili. Non è stata vanificata la parte da gioco di ruolo: il livello di esperienza è ancora un fattore determinante e dalla difficoltà standard in su si rivelano di fondamentale importanza i poteri biotici, sia quelli di Shepard che dei compagni, e soprattutto il loro posizionamento per proteggerci. I nemici tendono infatti ad aggirare Shepard, aiutati dalla struttura delle mappe, effettuano coperture e manovre elusive, costringendo ad adattare le tattiche all'occorrenza. Come se non bastasse dobbiamo evitare lo scontro ravvicinato con i nemici dalle dimensioni più ragguardevoli, creature nefaste in grado di muoversi ad alta velocità o ucciderci con un sol colpo. Tutto questo porta a situazioni varie che uccidono la monotonia, senza considerare il fatto che ogni classe e razza rappresenta un'esperienza di gioco a sè stante. La ciliegina sulla torta arriva dai tocchi di classe di BioWare, che questo giro si è davvero superata proponendo una locazione estremamente originale, ma della quale non vogliamo rovinarvi la sorpresa.
Obiettivi Xbox 360
Mass Effect 3 propone i classici 1000 punti giocatore distribuiti lungo 50 obiettivi. Come abbiamo già scritto nella recensione, abbiamo completato la modalità singola in poco più di trenta ore, sbloccandone meno della metà. Per ottenere i restanti occorre completare il titolo una seconda volta (o tramite un vecchio salvataggio) e completare tutti i compiti aggiuntivi, comprese le quest secondarie, definite missioni N7. Raggiungere il perfect score sarà quindi un'operazione in grado di richiedervi parecchio tempo.
A colpo d'occhio
Il passaggio al motore grafico Unreal Engine 3 in occasione del rilascio della versione Playstation 3 era già molto promettente, ma il lavoro svolto in Mass Effect 3 lascia spesso e volentieri a bocca aperta. Siamo palesemente di fronte a un kolossal che alterna spettacolari scene precalcolate a paesaggi mozzafiato, compreso il pianeta natale dei Krogan e le Asari. Il carico poligonale è aumentato vertiginosamente, con scenari ricchi di particolari in cui perdersi, forse a carico di qualche texture, e un impatto emotivo sempre garantito. Fuori parametro la direzione artistica, un po' meno sinceramente le animazioni. Per il resto è difficile rimanere impassibili scrutando il pianeta natale dei Turian dalla sua luna più vicina, o condurre una battaglia con un gigantesco Razziatore che sta radendo al suolo interi palazzi. BioWare, in un impeto di arroganza, non limita questi terribili mostri allo scenario, ma ci costringe ad affrontarli direttamente in scontri incredibilmente spettacolari. Non da meno si rivelano le musiche, elemento perentorio per calarci al meglio in questo affascinante universo. Parti orchestrali si alternano ad arpeggi elettronici che rimandano a sonorità sci-fi degli anni ottanta, creando un mix di rara efficacia in grado di imprimersi nella memoria. Le sezioni in pianoforte che accompagnano i momenti più riflessivi di Shepard non si dimenticano facilmente, così come qualche licenza d'autore forse un po' leziosa ma d'effetto. Di notevole impatto la conclusione, di cui non possiamo ovviamente parlare, ma in grado di fornire una serie di colpi di scena veramente inaspettati che rendono piena giustizia e coerenza all'intera trilogia.
Difficilmente qualcuno rimarrà deluso. Il gioco è completamente doppiato in italiano e sfoggia una qualità di prim'ordine grazie alle voci di Claudio Moneta e Cinzia Massironi, rispettivamente Shepard maschio e femmina, oltre a molti altri doppiatori di indiscusso valore. Purtroppo l'audio in alcune parti è leggermente fuori sincronia con il labiale, mentre in altre manca completamente. Sono situazioni sporadiche, ma quando capitano risultano fastidiose, per tale ragione vi consigliamo di attivare i sottotitoli nei menu. Mass Effect 3 propone anche un'inedita sezione dedicata al co-op online fino a quattro giocatori. Si tratta di specifiche modalità di resistenza contro orde nemiche, in grado di far guadagnare preziosi punti nelle statistiche della campagna singola. Purtroppo i server erano ancora inattivi e non ci hanno permesso di approfondire questa sezione. Spendiamo qualche ultima riga per parlarvi della longevità: la nostra partita è durata 32 ore e non abbiamo toccato gran parte delle quest secondarie, che allungano ragionevolmente l'esperienza arrivando alle quaranta o cinquanta ore. Tutto questo senza considerare la rigiocabilità. Insomma Mass Effect 3 è un titolo che vi durerà a lungo.
Conclusioni
È difficile immaginare un capitolo conclusivo migliore di Mass Effect 3. Gli sviluppatori sono riusciti a sopravvivere alle pressioni e alle aspettative proseguendo la loro peculiare formula, orientata all'affinamento prima che la rivoluzione, e chiudendo con coraggio e coerenza la trilogia. Tutto è all'insegna dell'epicità, niente viene lasciato al caso e l'appagamento ricevuto dopo i titoli di coda è pari solo alla commozione. L'impatto emotivo della sequenza finale non può essere descritto a parole, ma solo vissuto, e anche in questo caso siamo alla punta di una produzione stellare, che propone una storia piena di fascino, un protagonista carismatico e tante cose da fare. Cosa volere di più? Noi sentiamo già la mancanza del comandante Shepard e l'eroica ciurma della Normandy. Grazie BioWare.
PRO
- Una storia in cui perdersi
- Elevato impatto grafico
- Tante cose da fare (e vedere)
CONTRO
- Qualche scontro è un po' sfiancante
- Non aggiunge grandi novità alla formula
- Adattamento audio non perfetto