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Dopo i portali, è tempo di giocare con le dimensioni

Kim Swift abbandona Portal a favore delle dimensioni alternative per regalarci un titolo a basso budget divertente ed impegnativo

RECENSIONE di Valerio De Vittorio   —   29/06/2012
Quantum Conundrum
Quantum Conundrum
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Dopo Portal 2 non dev'essere semplice uscire sul mercato con un nuovo puzzle game in prima persona, ma a capo di Airtight Games c'è niente meno che Kim Swift, una delle creatrici della serie. E Quantum Conundrum vi farà respirare la medesima atmosfera, proponendo sequenze di stanze dove spremere le meningi per raggiungere l'uscita, giocando con le leggi della fisica, mentre una voce dall'interfono vi guiderà ed al contempo prenderà in giro. Il risultato è un titolo venduto a prezzo stracciato, non perfetto come l'offerta di Valve ma divertente, impegnativo ed appagante.

La dimensione dove finiscono i calzini!

In Quantum Conundrum si vestono i panni del giovanissimo nipote del Professor Fitz Quadwrangle, e dovete cercare di salvare lo scienziato, rimasto intrappolato in una dimensione alternativa (quella dove finiscono i nostri calzini spaiati!) durante i suoi esperimenti.

Dopo i portali, è tempo di giocare con le dimensioni

Vi ritrovate così nella sua bizzarra magione, fatta di lunghi corridoi che portano a stanze enormi dove attendono esperimenti sempre più complessi da portare a termine. La voce del professore tiene compagnia con simpatici commenti sulla sua vita, sulle strane cose che gli stanno accadendo nella dimensione dov'è bloccato e qualche volta regala persino degli indizi per guidarvi verso la soluzione. All'inizio del gioco viene messo a disposizione un potente strumento chiamato IDS, un guanto in grado di attivare e disattivare in un istante quattro dimensioni differenti, piegando così le leggi della fisica. Introdotti gradualmente, i poteri del guanto modificano l'ambiente e gli elementi intorno al giocatore che può solamente interagire con gli oggetti sollevandoli e muovendoli ad esempio per attivare una piattaforma piuttosto che per creare un rialzo o un ponte.

Dopo i portali, è tempo di giocare con le dimensioni

Nella dimensione "Fluffy" tutto diverrà leggero con casseforti che si trasformeranno in cuscini e divani che diverranno leggerissimi, quindi facili da muovere. Opposta è la dimensione "Pesante", dove una scatola di cartone si ricoprirà di lastre di metallo e non potrà essere sollevata o spostata, ma acquisterà sufficiente massa da attivare le piattaforme sensibili al peso. Più avanti nel gioco si entrerà in contatto con la dimensione temporale, che permette di rallentare il tempo drasticamente, mentre l'ultima invertirà la gravità così che gli oggetti dello scenario "cadranno" verso l'alto.

Bravo con la mente e veloce nei riflessi

Il titolo si è rivelato abile nel proporre idee interessanti e per nulla scontate che sfruttano in combinazione anche tutte e quattro le dimensioni, che si attivano in pochissimi istanti ma sempre e solo una alla volta. Inizialmente grazie a puzzle molto elementari, il giocatore ha tutto il tempo di prendere confidenza con le meccaniche di gioco e una curva di apprendimento ben studiata ed accessibile. Un esempio di applicazione tipica ci ha visti rendere leggera una cassaforte, lanciarla nel vuoto, rallentare il tempo e saltarci sopra per superare un baratro.

Dopo i portali, è tempo di giocare con le dimensioni

Se questo vi sembra semplice, pensate che le cose si complicano molto presto e così magari nel vuoto dovrete lanciare più oggetti. E mentre saranno sospesi nell'aria grazie al tempo rallentato, tornare alla dimensione leggera per prendere al volo una scatola, spostarla più avanti, tornare in quella col tempo rallentato, saltarci sopra, invertire la gravità per recuperare altezza e così via. Gli stessi poteri non sono a disposizione tutti da subito, ma vanno attivati rinvenendo le batterie da inserire nell'apposito marchingegno. Questo, tanto per complicare ulteriormente le cose, a volte non ha tutti e quattro gli slot liberi, così da richiedere di studiare non solo quale dimensione attivare, ma anche in che ordine. Quantum Conundrum non richiede unicamente sforzo mentale, ma anche prontezza di riflessi puntando su una forte componente platform. Così, una volta trovata la soluzione, spesso siete solo a metà strada, perché poi dovete anche riuscire a metterla in pratica e questa è una sfida equivalente se non persino più impegnativa.

Dopo i portali, è tempo di giocare con le dimensioni

Da un lato ciò contribuisce a rendere più personale ed interessante l'esperienza, ma allo stesso tempo rovina un po' la soddisfazione data dall'intuire la soluzione al puzzle. Subentra poi una certa frustrazione dovuta ad una calibrazione non particolarmente accurata del salto, spesso difficile da dosare. Gli sviluppatori, scegliendo di spingere anche sul lato platform, a nostro giudizio avrebbero dovuto preoccuparsi di rendere i movimenti più precisi e rigorosi. Al contrario, si ha spesso l'impressione di non avere completamente il controllo del nostro alter ego. A parte questo, l'esperienza rimane appagante e per le circa sei-sette ore che vi terrà impegnati riesce a divertire, anche grazie alla simpatia dei personaggi, tra cui la curiosa quanto adorabile creaturina chiamata IKE, una sorta di orsetto verde con le orecchie a punta che pare viva a cavallo tra le varie dimensioni, affezionatosi al professore, con il quale convive ormai da tempo.

Non chiamatelo Portal

Sebbene appartengano allo stesso genere, ovvero puzzle game in prima persona, l'utilizzo delle quattro dimensioni e la forte enfasi posta sulla componente platform distanzia Quantum Conundrum da Portal. Allo stesso tempo, però, giocando al titolo Airtight abbiamo talvolta sentito la mancanza della cura maniacale che Valve ripone nelle proprie produzioni. In particolare il lavoro di Kim Swift avrebbe giovato da una maggiore attenzione in fase di testing per rifinire le fasi di salto, la reazione alle leggi fisiche degli oggetti nello scenario e per rimuovere qualche piccolo bug marginale. Inoltre si sarebbero accorti di come non è necessario farci riascoltare la stessa frase del professor Quadwrangle dopo ogni morte; alla decima volta il messaggio ci è più che arrivato! Lo stesso discorso vale per il comparto tecnico, che propone un Unreal Engine reso irriconoscibile dal look in stile cartoon.

Dopo i portali, è tempo di giocare con le dimensioni

Sebbene funzionale e pulito, stanca fin troppo presto a causa di una certa monotonia, con corridoi che finiscono per assomigliarsi tutti e oggetti identici riproposti decine e decine di volte. Essendo un prodotto a prezzo budget e fortemente incentrato sul gameplay, rimane un aspetto abbastanza marginale, ma abbiamo visto titoli indie proporsi come vere e proprie piccole opere d'arte; con un po' di iniziativa in più, Quantum Conundrum avrebbe potuto distinguersi anche in questo frangente. Citiamo infine l'assenza di settaggi dedicati al comparto grafico, fatto salvo per la risoluzione, solo in rapporto 16:9, ed il supporto nativo per il pad 360, con tanto di pulsanti a schermo che cambieranno l'icona contestualmente. Per quanto riguarda il comparto sonoro si fa notare principalmente l'interpretazione di John de Lancie, famoso per aver vestito i panni di Q in diverse serie di Star Trek, mentre le musiche rimarranno un lontano sottofondo.

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam
Prezzo: 14.99 euro
Multiplayer.it
8.0
Lettori (18)
8.5
Il tuo voto

Quantum Conundrum si è rivelato un titolo intelligente, divertente ed impegnativo, capace di mettere alla prova insieme la nostra materia grigia e la prontezza di riflessi. Kim Swift ha seguito il solco da lei stessa tracciato con Portal senza per questo limitarsi a copiarlo, ma proponendo invece qualcosa di fresco ed ugualmente intrigante. Purtroppo si sente la mancanza della cura maniacale in fase di testing tipica di Valve, che tarpa a tratti le ali al titolo. In parte rovinato anche da controlli non abbastanza affidabili. Inoltre un gameplay e idee tanto brillanti avrebbero meritato un vestito ben più curato, ma purtroppo il gioco non riesce a convincere del tutto sotto il profilo estetico. Se apprezzate il genere, rinunciate ad una cena e spendete quindici euro per comprarvi la vostra copia, difficilmente ve ne pentirete.

PRO

  • Enigmi vari e brillanti
  • Impegnativo ed appagante
  • Prezzo davvero irresistibile

CONTRO

  • Non del tutto rifinito
  • Graficamente poco accattivante
  • A tratti frustrante

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 7 64bit
  • Processore: AMD Phenom II X3 720
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: AMD HD 5770 1GB RAM

Requisiti minimi

  • OS: Windows 7 SP1
  • Processore:I ntel Core 2 Duo 2.2 Ghz / AMD Athlon x2 64 3800+
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: GeForce 8800 GT 512 MB / ATI Radeon HD 2900 512 MB
  • Hard Drive: 1.75 GB
  • Sound: DirectX9 compatibile

Requisiti consigliati

  • OS: Windows 7 SP1
  • Processore: Intel Core 2 Duo 3 GHz E8400
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: nVidia GeForce 9500 GT / ATI Radeon HD 2900
  • Hard Drive: 1.75 GB HD
  • Sound: DirectX9 compatibile