Gas Guzzlers: Combat Carnage è un combat racing classico con 12 veicoli pesantemente armati e decisi a raggiungere il traguardo costi quel che costi. Le diverse modalità, incluso il multiplayer, ruotano tutte attorno a questa formula che ha attraversato quasi tutte le età videoludiche e vanta rappresentanti eccellenti come Death Rally, Chase HQ e Twisted Metal. Fa parzialmente eccezione la modalità Classic, utile solo per le prime partite e per poter gareggiare nelle altre modalità, che include alcuni bonus e le mine, ma non le armi montate sul veicolo.
Gameplay Vs Design
Si parte alla vecchia maniera con le armi e le macchine bloccate e un macinino imbarazzante con cui dare battaglia al mondo. Inizialmente il combattimento è vincolato a quanto trovato lungo il percorso, ovvero è vincolato solo alla modalità Classic che come già accennato si distingue da quelle Battaglia ed Eliminazione puntando più sulla gara che sul combattimento. Sbloccando i contenuti successivi si arrivano ad ottenere potenziamenti, nuovi veicoli, armi e ben 15 tipi di munizioni. Una formula rodata, almeno su carta, che però non funziona se il tempo per sbloccare nuovi elementi è eccessivo. Ebbene, nel caso di Gas Guzzlers: Combat Carnage servono ore di grinding per avere accesso alla seconda macchina che, viste le necessità di mantenere costante la progressione, non è certo un bolide. Se non altro il gameplay è piuttosto divertente anche se all'inizio la carenza di armi e potenziamenti appiattisce l'esperienza. Per quanto riguarda il sistema di guida, semplice e intuitivo, si avverte una lieve latenza sui controlli ma i veicoli girano agilmente. Una scelta di design non certo nuova che assolve due compiti principali ovvero quello di incrementare la difficoltà, rendendo il tempismo e la conoscenza della pista fondamentali, e quello di dare un maggiore senso di realismo alla guida senza sconfinare nella simulazione. L'intelligenza artificiale purtroppo non è particolarmente brillante e i veicoli avversari non riescono a recuperare il terreno perduto per ridare linfa alla sfida. In ogni caso gli antagonisti sono veloci e, cosa non troppo positiva, hanno una macchina che sembra fatta di piombo. In sostanza se ci troviamo alle spalle degli avversari uno scontro sbagliato può farci perdere un'intera gara e in un titolo dove derapate, collisioni ed esplosioni sono il pane quotidiano, costringere il giocatore a correre imbalsamato non è una scelta azzeccata. In verità c'è un elemento che consente di recuperare e questo è il turbo che dipende da una classica barra d'energia e si ricarica lanciandosi contro veicoli e oggetti. Ma la spinta del turbo è fiacca e la necessità di impattare per caricarlo è paradossale. Per fortuna esistono elementi dello scenario, come i cactus, che non causano rallentamenti ma nell'insieme la strategia migliore resta andare dritti per la propria strada, tanto più che uscire dalla carreggiata non causa alcun rallentamento.
Per quanto riguarda la guida, dunque, il grado di sfida non appare particolarmente bilanciato anche se le cose cambiano quando, dopo un po' di faticoso grinding, vengono finalmente sbloccati scudi e armi da installare sulla macchina e non è più necessario affidarsi esclusivamente alle mine trovate per strada per attaccare e rallentare gli avversari.
Le armi, che rientrano nella classica offerta del genere con razzi, mine, mitragliatori, comprendono anche un fucile a pompa che richiede una certa abilità nella mira anche se questa è lievemente assistita. Come bonus il fucile a pallettoni restituisce un danno potenziale molto elevato a patto, ovviamente, che tutti i colpi della rosa vadano a segno. Insomma, per divertirsi è necessario fuggire a gran velocità dalle gare in modalità Classica sbloccando gli elementi inizialmente preclusi, ma è proprio qua che emerge il problema più grosso di Gas Guzzlers: Combat Carnage. Per rendere disponibili armi, macchine e potenziamenti serve talmente tanto tempo che quando il gameplay finalmente si completa, il titolo è già diventato noioso. Le piste infatti, pur ambientate in location varie, non sono particolarmente ispirate e il design limitato dei tracciati è il problema principale anche del multiplayer online.
Lamiere sinuose e bagliori nel buio
La grafica è modesta con texture altalenanti e una mole poligonale limitata. Ma per quanto povera la componente estetica del racing Gamepires ha carattere. Il mix tra realismo e arcade cercato dagli sviluppatori funziona soprattutto grazie ai modelli dei veicoli che pur non essendo particolarmente complessi sono comunque dotati di un'ottima resa.
I Gas Guzzlers a cui si riferisce il titolo del gioco sono le vetture mangia benzina ovvero quelle pesanti, dall'iniezione smodata e con motori ottimizzati solo pensando alle prestazioni e senza tenere alcun conto dei consumi. Una categoria che non include solo auto sportive ma anche veicoli ben più sgraziati come SUV o cassoni americani di dimensioni generose. Veicoli, insomma, decisamente adatti per arricchire esteticamente un titolo con forme sempre differenti e spesso generose. I tracciati sono coloccati in ambientazioni piuttosto varie e ben caratterizzate anche se non tutti godono della medesima qualità. La cittadina dove tutto ha inizio, per esempio, è piuttosto piatta, anche in termini di resa tecnica, mentre una delle piste più ispirate è ambientata lungo una serie di profondi canyon, con grandi crepacci e tunnel suggestivi. Nel complesso ci troviamo davanti a un titolo visivamente godibile sebbene non possa essere paragonato ai grandi pilastri del racing e non sfrutti nemmeno lontanamente l'hardware dei PC attuali. Ma Gas Guzzlers: Combat Carnage sfoggia anche elementi di valore come le condizioni climatiche variabili che danno un senso di profondità notevole a strade tortuose, pianure desertiche e montagne innevate. Particolarmente piacevole la resa delle luci in notturna mentre fiamme ed esplosioni non sono della stessa qualità. Come elemento di contorno il titolo incarna una sana dose di umorismo, con nomi e easter egg demenziali, che si adatta particolarmente bene alla formula caotica e scassona scelta da Gamepires. L'adattamento in italiano purtroppo è assente ma in un titolo di guida questo è senza dubbio un difetto marginale.
Conclusioni
Il gameplay di Gas Guzzlers: Combat Carnage non sarebbe malaccio se non fosse stato frammentato in modo eccessivo con lo scopo di allungare forzatamente l'esperienza di gioco. Purtroppo quando il brodo si allunga nel modo sbagliato finisce per avere poco sapore ed è questo il principale di problema di un titolo che pur avendo delle basi discretamente solide, spreca tutto con un design pessimo. Difficile consigliarne l'acquisto con giochi di guida, come Blur, che ormai costano meno dei 24 euro chiesti da Gamepires.
PRO
- Gameplay intuitivo e divertente
- Potenziamenti e bonus in quantità
CONTRO
- Difficoltà mal bilanciata
- Sistema di progressione troppo lento
- Design dei tracciati non esaltante
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema Operativo: Windows 7
- Processore: Core i7 920
- Memoria: 6 GB RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 570
Requisiti minimi
- Processore Intel Pentium Dual Core E6600 3.06GHz, AMD Phenom II X2 550 o superiore
- Scheda video GeForce GT 240, Radeon HD 3850 o superiore
- 2 GB di ram
- 6 GB di spazio su disco