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Mass Effect Trilogy, recensione

L'epica saga di BioWare trova finalmente compimento anche su PlayStation 3

RECENSIONE di Massimo Reina   —   21/12/2012
Mass Effect Trilogy
Mass Effect Trilogy
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Mass Effect, lo abbiamo ripetuto più volte su queste pagine, è stata una trilogia epica e a suo modo visionaria, che ha sperimentato con successo a livello di gameplay varie formule, offrendo all'utenza per la prima volta una grande libertà di scelta per determinare il corso di eventi raccontati con maestria e taglio cinematografico, in un contesto fantascientifico ricco di fascino. E questo fin dal suo debutto nel 2007 col primo episodio, ai tempi in esclusiva per Xbox 360, che adesso finalmente i possessori di PlayStation 3 possono vivere in prima persona. Il gioco, oltre che scaricabile a pagamento anche da PSN, è infatti contenuto nella collection Mass Effect Trilogy assieme agli altri capitoli della saga e ad alcuni DLC. A tal proposito c'è però subito da dire che la raccolta non è quel pacchetto completo che probabilmente molti fan aspettavano. La trilogia, infatti, non include tutti i contenuti extra rilasciati fino a ora per ogni singolo episodio della serie: nel dettaglio, il primo gioco ha integrato il solo Bring Down the Sky, Mass Effect 2 vanta la presenza di più materiale, come Cerberus Network, Kasumi - La memoria rubata, Overlord e L'ombra, mentre Mass Effect 3 è praticamente identico alla versione originale uscita nei negozi.

Mass Effect Trilogy, recensione

Chiusa la parentesi relativa ai contenuti della collection, passiamo quindi all'analisi tecnica dei tre titoli, non prima però di aver descritto in estrema sintesi la trama dell'intera saga, riservandoci di scrivere qualche ulteriore dettaglio poi all'interno dei paragrafi inerenti i singoli episodi. Essa narra a grandi linee le vicende del comandante Shepard e di un gruppo di personaggi, molti dei quali appartenenti a diverse razze aliene della galassia, impegnati a un certo punto della loro esistenza nella battaglia contro potenti esseri misteriosi chiamati Razziatori. Costoro sono di natura per metà organica e per metà sintetica, nonché dalla forma di enormi astronavi, e vengono "attivati" da una misteriosa entità in particolari condizioni storiche che potrebbero minare col tempo l'ecosistema su cui si regge l'equilibrio dell'Universo. Una volta richiamate, queste creature distruggono ed eliminano ogni forma di vita per ristabilire l'ordine e dare origine a un nuovo ciclo esistenziale.

Mass Effect e le interazioni

Il primo episodio di questo vero e proprio kolossal del settore videoludico, serve subito a individuare e definire la cifra stilistica dell'intera trilogia. Se la struttura dell'avventura in sé è quella classica per il genere, con il personaggio principale controllato direttamente dall'utente e due compagni al seguito, diversa è l'impostazione data al resto. Mass Effect presenta infatti una commistione di generi differenti che spaziano dallo sparatutto in terza persona al gioco di ruolo occidentale, fino per certi aspetti all'avventura grafica, con tantissimi dialoghi disponibili tra il protagonista e i vari personaggi che incontra, ricchi questi ultimi sia a livello di contenuti che di varietà.

Mass Effect Trilogy, recensione

Raramente fini a sé stessi, le discussioni non solo tornano utili per determinare in base alle domande e alle risposte formulate parte dello status di Shepard, a stringere alleanze, sbloccare sidequest o a iniziare delle relazioni sentimentali, ma anche a capire meglio l'universo in cui si svolgono i fatti, compreso le culture delle varie razze. Durante le interazioni sociali appaiono sullo schermo una lista di emozioni o frasi esprimibili che variano da un minimo di due fino a sei scelte possibili a seconda delle capacità comunicative del personaggio o della situazione. Una volta selezionata una voce, questa viene tradotta da Shepard in un dialogo completo, che anche a seconda di quanto egli sia stato buono, cattivo o neutro in precedenza, può contemplare per una stessa battuta due toni di voce e due espressioni facciali diverse, scatenando reazioni differenti, sulla breve e sulla lunga distanza temporale, sia da parte dei suoi compagni che da parte di personaggi ricorrenti, che di conseguenza possono innamorarsi del comandante, odiarlo o semplicemente collaborarci. Tutto ciò spinge i videogiocatori più curiosi a provare e riprovare, a parlare e a interagire con ogni creatura senziente che incrocia lungo il suo percorso, oltre che a esplorare. A sublimare il tutto ci sono in questo senso le fasi di ricerca a bordo dell'astronave Normandy, il quartier generale di Shepard e soci, con la quale muoversi nello spazio da un pianeta all'altro, e in certi casi, quelle da vivere a bordo del Mako, un veicolo di terra utile per esplorare alcune locazioni alla ricerca di minerali preziosi, che però risultano invero ripetitive.

In missione

Una volta partito per una missione, il giocatore può selezionare da un ampio armamentario quelle che ritiene le migliori e che diventano sempre più potenti, nonché differenziate, man mano che il gioco prosegue e il livello di Shepard e soci cresce. Come accennato all'inizio, importante anche la scelta dei due membri che formano la squadra del comandante, visto che alcuni di loro reagiscono a luoghi, fatti e persone conosciute in maniera differente, apportando variazioni alla trama principale e in determinati frangenti perfino all'approccio stesso alla missione e agli scontri. Questi avvengono in tempo reale e in parecchi aspetti, vedi il sistema di coperture, riportano alla mente i migliori sparatutto in terza persona di questa generazione di console, con in più elementi da GDR quali sono i poteri biotici.

Mass Effect Trilogy, recensione

Alle classiche abilità di difesa, blocco e potenziamenti vari si affiancano poi quelli che fanno uso del motore fisico del gioco e sfruttano il combattimento in real time per usare porzioni dello scenario come armi contundenti da lanciare spesso contro gli avversari. Peccato in questi frangenti la scarsa intelligenza artificiale dei nemici che rende gli scontri non propriamente entusiasmanti e in alcune fasi pure abbastanza ripetitivi. Tecnicamente Mass Effect è un piccolo gioiello sotto diversi punti di vista, coi suoi scorci ammalianti e con i suoi scenari di un futuro ormai radicato nell'immaginario fantascientifico di milioni di appassionati. Se si eccettuano un paio di animazioni legnosette, e qualche texture spoglia a rivestire determinati ambienti, sostanzialmente si ha una grafica a dir poco spettacolare, con colori vividi, modelli poligonali di ottima fattura sia dal punto di vista anatomico che da quello della gamma espressiva per i personaggi, nonché una valida riproduzione della pelle degli stessi e dei tessuti dei loro abiti. In tal senso, buono quindi il lavoro di porting compiuto da Edge of Reality, lo studio che ha lavorato fianco a fianco con BioWare su Mass Effect Trilogy per PlayStation 3 e in particolare sul primo capitolo. Pur presentando lo stesso engine e la stessa qualità dell'originale su Xbox 360, questa versione di ME vanta una maggiore stabilità nel framerate, qualche pop-up in meno per le texture (in alcuni casi esse impiegavano qualche secondo ad apparire sullo schermo nell'edizione del 2007) e un migliorato sistema di luci e ombre. Splendido come sempre invece l'audio, con l'ottimo doppiaggio in italiano in cui spiccano le voci di Claudio Moneta (Shepard), Silvana Fantini (Matriarca Benezia) e Francesca Perilli (Liara T'Soni), oltre alla colonna sonora che passa "agilmente" e senza stonature dai ritmi alienanti del synth cyberpunk anni 80 alle sinfonie più classicheggianti.

Mass Effect 2

E veniamo così a Mass Effect 2, secondo episodio della saga e secondo titolo contenuto in Mass Effect Trilogy, la cui storia riparte esattamente da dove era finito il primo capitolo. Senza entrare troppo nei dettagli per evitare di spoilerare, diciamo solo che dopo un evento che segna in maniera radicale la vita del protagonista, il solito Shepard, compito del videogiocatore sarà quello di mettere in piedi un nuovo equipaggio in grado di affrontare una battaglia apparentemente decisiva per le sorti della galassia. Piccola nota: non ci è stato possibile testarlo direttamente causa mole di gioco e tempi ristretti, ma dovrebbe essere possibile importare i salvataggi di ME1, con tutti i risvolti del caso in particolare sulle ramificazioni della trama. Così conferma anche Ryan Warden di BioWare su Twitter.

Mass Effect Trilogy, recensione

Tornando al prodotto, puntando su una struttura narrativa che ancora una volta incentra gran parte del suo fascino su temi, scenari e situazioni che fanno parte dell'immaginario collettivo generale di ogni appassionato di fantascienza, nonché sull'interazione fra personaggi, il titolo migliora quegli intrecci tematici visti nel predecessore, donando nell'insieme una profondità superiore all'esperienza di gioco. Le scelte a disposizione del giocatore, sempre orientate all'alternarsi di atteggiamenti buoni o malvagi, sono infatti ancora più numerosi e hanno conseguenze tali che difficilmente due partite diverse porteranno a due finali identici. Fermo restando che la base del gioco rimane inalterata, preme qui evidenziare i cambiamenti più eclatanti nel gameplay apportati da BioWare rispetto al prequel. In termini pratici in primis assistiamo all'eliminazione dell'inventario, per cui le diverse tipologie di armi e potenziamenti diventano una sorta di patrimonio comune condiviso fra i vari elementi del party, che con i relativi DLC sono ben tredici. Inoltre essi vengono in gran parte sintetizzati nel laboratorio della Normandy (e non più ritrovati solo in apposite casse), a patto di avere i progetti necessari a realizzarli. Abbandonata poi l'esplorazione di alcuni mondi a bordo del Mako, in questo sequel minerali e oggetti rari vanno recuperati eseguendo lo scan diretto delle superfici dei pianeti che compongono la galassia, direttamente dalla Normandy.

Mass Effect Trilogy, recensione

In tal senso viene introdotta una mappa interstellare in cui muovere la rappresentazione in miniatura dell'astronave, con tanto di consumo di carburante e di sonde utili per estrarre i metalli. Occasionalmente questo procedimento può portare gli utenti a ricevere informazioni, comunicazioni radio o richieste di soccorso dagli stessi corpi celesti che sta visionando, e ciò, previo atterraggio, può dare vita ad alcune delle missioni secondarie nascoste. Oltre a questa rinnovata varietà di situazioni e d'ambientazioni, a dare profondità al gioco c'è poi un bilanciamento molto più preciso delle diverse classi e una più netta differenziazione tra di esse, cosa che obbliga a una scelta parecchio più oculata dei poteri da sviluppare e, soprattutto, dei compagni da portare nelle diverse missioni. Tali missioni sono decisamente più variegate rispetto al primo Mass Effect, grazie al migliore level design degli ambienti, alla rinnovata IA dei nemici, a un sistema di puntamento molto più intuitivo e a una maggiore fluidità nell'azione derivata da una mappatura dei comandi più funzionale. Per quanto riguarda la parte tecnica, il titolo utilizza le stesse librerie aggiornate del motore usato per Mass Effect 3 nella sua edizione "singola". Per cui abbiamo un sistema di illuminazione e di ombre molto ben definite che migliorano la visione d'insieme del prodotto, e qualche lieve rifinitura qua e là. Menzione d'onore anche in questo capitolo al sonoro che sembra degno di una produzione cinematografica.

Trofei PlayStation 3

Mass Effect Trilogy presenta una elevata quantità di Trofei suddivisi per giochi e DLC, la maggior parte dei quali sono ottenibili seguendo le trame legate all'avventura principale. Per Mass Effect 2 abbiamo per esempio 56 Trofei, di cui 47 di Bronzo, 6 d'Argento, 2 d'Oro e 1 di Platino, mentre per Mass Effect 3 sono 51: 42 di Bronzo, 6 d'Argento, 2 d'Oro e 1 Platino.

Mass Effect 3

L'ultimo capitolo della saga riprende direttamente gli eventi narrati nel DLC di Mass Effect 2, l'Avvento (purtroppo assente nella confezione), e vede quindi il comandante Shepard di fronte al Consiglio terrestre dov'è stato chiamato per fornire spiegazioni riguardo ai Razziatori, pochi minuti prima che il nemico scagli un terribile attacco. Mass Effect 3 riprende quindi numerose tematiche lasciate in sospeso, rappresentando la naturale continuazione del predecessore a livello di trama, mentre in termini di gameplay trae spunto da entrambi i capitoli precedenti. In tal senso BioWare ha recuperato infatti pure alcuni elementi dal capostipite, cambiando leggermente le carte in tavola e rendendo questo ultimo episodio una sorta di ibrido tra i primi due. Oltre al ritorno dei personaggi storici della saga all'interno del party, come per esempio Liara T'Soni, Garrus e Kaidan Alenko o Ashley Williams (dipende dalle scelte operate in passato o all'inizio del gioco dal videogiocatore), o in forma di cameo come i vari Miranda Lawson, Kelly Chambers o Thane (in rapporto sempre alle decisioni prese nei precedenti episodi sul loro destino), nel gioco si registrano anche l'immancabile presenza della Normandy e della Cittadella. La prima è come sempre indispensabile nel condurre i giocatori negli spostamenti nello spazio per portare avanti la storia, visitare nuovi e vecchi mondi, sbloccare o completare delle sidequest e raccogliere un vero e proprio esercito da contrapporre all'invasore, oltre ai pezzi indispensabili per edificare il Crucibolo, una potentissima e antica arma. Idem la seconda, disponibile per l'esplorazione certamente, ma anche per fornire pure essa, a sua volta, nuovi elementi utili all'avventura, missioni secondarie e un mercato interno dove fra le altre cose effettuare l'acquisto di corazze e armi.

Mass Effect Trilogy, recensione

Proprio questa sezione mostra alcune delle modifiche più rilevanti del gioco in termini di gameplay, visto che oltre ai numerosi pezzi di ricambio applicabili a fucili, corazze e pistole, bisogna prestare molta attenzione al peso occupato dagli stessi oggetti prima di equipaggiarli in uno dei cinque slot disponibili, e andare in battaglia. Questo perché eccedere può comportare un incremento di peso che va a discapito del tempo di ricarica dei poteri e in generale delle prestazioni del personaggio. Novità anche per gli elementi GDR, con i poteri biotici resi ancora più determinanti nel contesto delle battaglie, specie quelli difensivi, e più personalizzabili grazie all'introduzione di una diramazione di quarto livello nell'albero di upgrade. Invariate le classi disponibili all'inizio del gioco, compresa quella ibrida di sentinella, il soldato puro o l'ingegnere. Per il resto Mass Effect 3 si comporta, a livello di giocabilità, in maniera non dissimile dal predecessore, con le fasi di dialogo, quelle esplorative e le sessioni action che vengono impreziosite dalla funzionale omniblade, una lama scaturita dal vettore olografico delle armature. Tutto quanto fin qui descritto, unito alla discreta intelligenza artificiale dei nemici che appare perlomeno più logica che nel passato, e alla loro migliore diversificazione in termini di abilità e armamenti, riesce a rendere abbastanza variegati gli scontri. Mass Effect 3 aveva a suo tempo segnato il passaggio al motore grafico Unreal Engine 3 in occasione del rilascio della versione PlayStation 3. Ciò aveva comportato qualche effetto migliore sulla console Sony rispetto alla controparte per Xbox 360, ma di contro un framerate meno performante in determinate circostanze rispetto alla console Microsoft. La versione del gioco presente nella collection è la stessa, per cui presenta anch'essa un carico poligonale notevole, scenari ricchi di particolari e un impatto emotivo sempre garantito. Non da meno si rivelano le musiche, e ancora una volta l'ottimo doppiaggio in italiano, che sfoggia una qualità di prim'ordine.

Conclusioni

Versione testata: PlayStation 3
Multiplayer.it
ND
Lettori (54)
9.6
Il tuo voto

Che si sia fan dei giochi di ruolo action oppure no, poco importa: la saga di Mass Effect non può che essere considerata da tutti (molti) un capolavoro assoluto, una pietra miliare destinata a lasciare una traccia indelebile nell'universo delle produzioni videoludiche di sempre. Come detto in sede di recensione, tutti e tre i titoli contenuti nella raccolta, chi più, chi meno, non sono scevri da difetti, ma riteniamo che la bellezza della storia, i vari risvolti della stessa, le ambientazioni e le cose da fare siano così affascinanti e coinvolgenti nel loro insieme, da far passare in secondo piano ogni eventuale problema tecnico. Detto questo, allo stesso tempo ci aspettavamo qualcosa di più da una collection come Mass Effect Trilogy, sicuramente che fosse più ricca a livello contenutistico.
Questo fattore, unito alla considerazione che non aggiunge di concreto nulla di nuovo ai tre capitoli, fa si che il voto finale sia un punto più basso del "normale". Quindi, in sintesi, se non avete mai giocato a questa trilogia, fate un favore a voi stessi e andate a comprarla, viceversa suggeriamo di ponderare bene il suo acquisto, valutando, nel caso si sia già in possesso delle edizioni retail del secondo e terzo Mass Effect, se l'opera valga la spesa dal punto di vista collezionistico e se sia il caso di demandare eventualmente al download la possibilità di giocare il primo episodio, e i vari contenuti extra.

PRO

  • Una storia epica raccontata come in un kolossal hollywoodiano
  • Migliorata sensibilmente la resa visiva di Mass Effect
  • Ottimi il doppiaggio in italiano e la colonna sonora
  • Longevità alle stelle

CONTRO

  • La raccolta non è quel pacchetto completo che i fan si aspettavano
  • Permangono alcuni dei difetti delle versioni retail
  • Il finale ancora una volta piacerà ad alcuni e verrà odiato da altri