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Un altro mondo da scoprire

Il gioiello di Eric Chahi che ha fatto la storia arriva finalmente su console nella sua edizione per il ventesimo anniversario.

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   18/07/2014
Another World
Another World
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È la seconda volta che chi scrive si trova a recensire l'edizione legata al ventesimo anniversario di Another World. Appena tre anni fa salutavamo con gioia l'arrivo del capolavoro di Eric Chahi su iOS mentre quest'oggi è il momento di dedicarsi all'ennesima conversione che, all'improvviso, è arrivata su ogni mercato console ad eccezione di Xbox 360 (per motivi che a noi purtroppo sfuggono). Sono passati degli anni dicevamo, è cambiato lo sviluppatore che si è preoccupato di svolgere il lavoro di riadattamento, prima DotEmu, oggi Digital Lounge, ma l'edizione del gioco è rimasta sempre la stessa e, anche per questo motivo, cercheremo di dilungarci il minimo indispensabile sulle meccaniche e la storia del gioco, rimandandovi all'articolo scritto a suo tempo e concentrandoci invece sulla qualità della conversione effettuata sulle piattaforme Nintendo, le uniche da noi provate. E purtroppo, ve lo diciamo già, c'è ben poco da festeggiare.

Another World arriva su console grazie al compitino svolto da Digital Lounge

Se non ricordiamo non possiamo comprendere

Another World è un adventure decisamente atipico con numerosi elementi puzzle, una notevole tendenza action e un pizzico di situazioni platform. Realizzato nel lontanissimo 1991 dal genio visionario di Eric Chahi accompagnato dall'amico musicista Jean-François Freitas, il titolo fu un incredibile salto in avanti generazionale per l'epoca in cui uscì e non soltanto da un punto di vista grafico, ma anche in termini di gameplay e narrativa.

Un altro mondo da scoprire
Un altro mondo da scoprire

Da un lato fu uno dei primissimi videogiochi completamente privi di interfaccia su schermo, obiettivo che in pochi sono riusciti a raggiungere anche al giorno d'oggi, e allo stesso tempo le sottili linee di trama che accompagnavano le avventure di Lester Chaykin, lo scienziato protagonista, venivano raccontate senza l'uso di testi su schermo o dialoghi doppiati. Il giocatore deve semplicemente comprendere quello che sta accadendo su schermo seguendo l'azione, captando gli indizi dallo scenario e apprezzando lo strano legame che si viene a creare con l'amico alieno liberato all'inizio dell'avventura. Più in concreto, il gameplay si svolge sulla base di schermate fisse dove il personaggio è libero di muoversi su un piano bidimensionale ricco di poligoni ma con sfondi disegnati a mano. L'azione è fortemente incentrata sul "trial and error" e in alcuni frangenti è necessario esplorare in lungo e in largo l'area di gioco per riuscire a capire come interagire con lo scenario e poter andare avanti nel gioco. È molto complesso riuscire a descrivere un gioco così visionario, attraente e ricco di significato, dopo tutti questi anni che ci hanno in parte disabituato ad un gameplay spesso frustrante e complesso. E anche tentando di lasciare da parte la meraviglia provata al tempo del rilascio del gioco è facile rimanere stupiti davanti a un prodotto così piccolo ma allo stesso tempo così possente. Another World può essere completato in meno di due ore se non si rimane bloccati in qualche passaggio ostico, ma una volta che lo si è finito la prima volta, basta poco più di mezzora per completarlo nuovamente e a poco servono i due livelli di difficoltà aggiuntivi implementati con questa riedizione. Da un lato ne abbiamo uno più semplice che riduce a zero le difficoltà legate alle poche ma cruciali sparatorie e dall'altro abbiamo quello massimo che invece costringe alla massima reattività e forse a un po' troppa perfezione al pixel nei movimenti. A parte correre e saltare infatti, Lester dovrà ben presto utilizzare una pistola per polverizzare i nemici, creare degli scudi così da ripararsi dai colpi degli avversari e, al momento giusto, sparare delle palle di plasma per distruggere i ripari avversari o alcuni elementi dello scenario. La difficoltà è tutta insita nel comprendere lo scenario, nel sapersi muovere con attenzione pena la morte improvvisa per un salto sbagliato o un ostacolo non calcolato e nello sparare al momento giusto per non essere folgorati prima dal nemico. Trial and error come dicevamo sopra ma di un tipo che ancora oggi sa affascinare e offrire un giusto livello di difficoltà. Ma ad un certo punto subentrano i guai.

L'effetto 3D

Il gioco non implementa alcun effetto 3D.

Nella memoria sta il sapere umano

Il primo, grande problema di questa nuova conversione di Another World è la quantità di soldi che bisogna pagare per portarsela a casa. Quegli otto euro per la medesima Anniversary Edition uscita tre anni fa su iOS (e due su Android), tra l'altro alla metà del prezzo, sono difficili da mandare giù soprattutto quando ci si trova davanti al lavoro di porting operato dai ragazzi di Digital Lounge che, senza troppi giri di parole, si sono limitati a svolgere il compitino.

Un altro mondo da scoprire

Partiamo dalla versione Wii U che può essere sì giocata anche solo tramite GamePad ma, ad esempio non implementa tutti i controlli touch che è possibile invece trovare su iPad e iPhone. Persino il menu iniziale, che consta di tre singole opzioni, può essere navigato solo ed esclusivamente con i classici controlli fisici. Per quanto riguarda invece la versione Nintendo 3DS, come avrete probabilmente già notato nel box laterale, è assurdo constatare come non solo non sia stato implementato in alcun modo il 3D ma addirittura la schermo inferiore del portatile rimanga completamente inutilizzato, spento, visto che tutta l'azione si svolge in quello superiore. Magari se lo sviluppatore si fosse applicato un po' di più, avrebbe potuto tirare fuori qualche idea per utilizzare a dovere le peculiarità delle console Nintendo (e ci sentiamo di dire con sicurezza che lo stesso, minimo lavoro è stato effettuato anche con tutte le altre versioni console). I contenuti, allo stesso tempo, sono rimasti perfettamente identici e bloccati a quelli di tre anni fa, con i livelli di difficoltà già citati in precedenza, la possibilità di accedere alle musiche originali o a quelle rimasterizzate, il comando per passare al volo dalla grafica del tempo a quella attuale del remake e tutta una serie di checkpoint per alleggerire il flusso dell'azione e stimolare un minimo di rigiocabilità. Segnaliamo infine che gli errori di localizzazione che affliggevano l'edizione iOS e Android sono ancora presenti, nonostante la quantità di testi inclusa nel gioco sia ridotta all'osso.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Wii U, Nintendo 3DS
Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
7.3
Il tuo voto

È un peccato vedere un capolavoro della storia dei videogiochi trattato in modo così basilare da un'opera di conversione che arriva a tre anni di distanza dalla prima, eccellente apparizione della 20th Anniversary Edition su iOS. E come se questo non bastasse, c'è anche la questione del prezzo a metterci il carico. È indubbio che Another World rimanga quel titolo seminale che qualsiasi videogiocatore che si rispetti deve aver giocato almeno una volta nella propria vita ma in caso ci sia la possibilità di scegliere, il nostro consiglio è di rivolgersi alle versioni mobile o magari attendere uno dei periodici sconti dell'edizione PC e di utilizzare i nuovi porting su console soltanto come extrema ratio.

PRO

  • Un capolavoro che resiste al passaggio del tempo
  • È difficile, forse a tratti frustrante, ma sempre soddisfacente
  • La 20th Anniversary Edition è un ottimo remake del titolo originale

CONTRO

  • Un prezzo così alto, oggi, è ingiustificabile
  • Si poteva sicuramente fare qualcosa di più sul fronte dei contenuti o dell'utilizzo delle console
  • Nonostante i testi siano pochi, ci sono degli errori di traduzione