Steve è un giovane nullafacente con dei pessimi voti a scuola e un rapporto problematico con il padre. Un adolescente medio, insomma. Oltretutto sta con una ragazza che vuole entrare in politica e che lo tratta peggio di un preservativo a una festa di castrati.
Insomma, la sua vita farebbe schifo anche a un rotolo di carta igienica, non fosse che un giorno il genio riesce a peggiorarla, decidendo di mettersi a guardare altre donne nel momento esatto in cui stava cercando di recuperare il rapporto con la sua morosa, trattandola anche male per la sua scenata di gelosia. Rimasto da solo e non sapendo che fare per passare l'estate, a parte iscriversi al club delle cinque dita agitate, viene convinto dal padre a recarsi a casa di uno zio dedito all'agricoltura. Il simpatico vecchietto, dopo averlo accolto bruscamente, per nulla impressionato dalle sue intemperanze lo mette a lavorare un pezzo di terra, che dovrà ripulire dalle erbacce e seminare con piante di vario tipo. Nel mentre il buon Steve dovrà anche visitare diversi posti della cittadina in cui si trova per conoscere donne e provare a rimorchiarle, decidendo giorno dopo giorno cosa fare della sua vecchia storia d'amore. Ce la farà a portarsene a letto almeno una recuperando anche un po' di fiducia in se stesso? Oppure è destinato a diventare il protagonista di uno sparatutto in prima persona?
Venite a scoprire The Flower Shop, visual novel da recensire d'estate e d'inverno
Che ne sai tu di un campo di grano...
Flower Shop: Summer In Fairbrook è un simulatore di appuntamenti mescolato con un simulatore di fattoria, questo almeno sulla carta. Lo scopo del giocatore è di fare in modo che il povero Steve riesca a rimorchiare una delle ragazze del gioco, ognuna diversa per interessi e attività.
Come genere vuole la quantità di testo da leggere è predominante su tutti gli altri aspetti del gameplay, anche se in questo caso non mancano scelte da compiere e dialoghi a scelta multipla che determinano il miglioramento o il peggioramento delle relazioni con gli altri personaggi. In base al comportamento tenuto e alle attività svolte, selezionabili nel classico calendario che permette di organizzare l'intera settimana del ragazzo, si può arrivare a uno dei nove finali presenti. Per vederli tutti quanti bisogna rigiocare più volte, evitando magari di rileggere le battute e le descrizioni già lette. In totale, se non si salta il testo, si parla di diverse ore di gioco (varia molto a seconda di quante volte lo si finisce). Il gameplay da dating simulator viene spezzato dalla presenza di una specie di simulatore di fattoria davvero semplice. Come già raccontato, Steve deve dedicarsi a pulire un piccolo orto dello zio dalle erbacce, per piantarci qualcosa di bello, utile o commestibile. Le interazioni possibili su ognuna delle caselle che compongono il pezzo di terra sono la pulizia, che può richiedere da una a tre azioni, e la semina, che richiede una singola azione (ogni giorno si ha un tempo di lavoro limitato, che va gestito decidendo cosa fare).
Flower Shop: Winter In Fairbrook
L'anno dopo l'uscita di Summer in Fairbook, Winter Wolves ha pubblicato il seguito, Flower Shop: Winter In Fairbrook, che mantiene lo stesso sistema di gioco, con tanto di sistema agricolo, alcuni luoghi e alcuni temi del predecessore, nonostante il cambio di stagione (inverno invece che estate). Ci sono anche dei personaggi in comune, nonostante il cambio di protagonista, qui femminile. Insomma, se vi è piaciuto Summer in Fairbook, sicuramente vi piacerà anche questo, altrimenti lasciatelo perdere.
La storia si è inceppata
Si vede che Flower Shop: Summer in Fairbook è una delle prime opere di Winter Wolves, visto che è ha diversi problemi risolti nelle uscite successive. Le meccaniche da simulatore di appuntamento sembrano essere quelle classiche del genere, ma in generale ci troviamo di fronte a un prodotto acerbo, che racconta maluccio la sua storia.
Steve è un ragazzo scapestrato, almeno questo è quello che ci viene fatto credere all'inizio della storia. Peccato che sia davvero facile farlo agire in contrasto con il suo carattere per ottenere il fatidico appuntamento, segno di una scrittura mediocre e tagliata con l'accetta. Insomma, per rimorchiare è più importante far crescere le caratteristiche di Steve invece che esplorare i diversi lati del personaggio come avviene in altri dating simulator. Discorso a parte merita la gestione della fattoria, cui non siamo riusciti a trovare alcuna utilità. Steve coltiva, quindi vende ciò che raccoglie, infine accumula un bel gruzzolo... tutto molto bello, peccato che non si capisca ciò cosa comporti in termini di gioco, visto che i soldi servono solo per comprare altri semi e non ci si può fare altro. Insomma, la tanto sbandierata fase di gestione della fattoria si risolve in una serie di attività fini a se stesse, che in buona sostanza fanno perdere solo tempo. Per dire: abbiamo provato ad arrivare a uno dei finali senza coltivare niente e... ci siamo riusciti. Altro problema non da poco è la pochezza narrativa della maggior parte dei personaggi, che in alcuni casi spariscono completamente dalla scena (vedere lo zio), mentre si comportano e parlano da cliché viventi. Insomma, Flower Shop: Summer in Fairbook si risolve presto in un continuo svolgere le stesse attività, per seguire delle storie che si rivelano poco o nulla appassionanti. Lasciatelo perdere, perché c'è davvero di molto meglio, oltretutto a un prezzo inferiore.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP+
- Processore: Con supporto per istruzioni SSE2.
- RAM: 512 MB RAM
- Scheda video: con supporto per Shader Model 2.0 o superiori (dovrebbe andare qualsiasi scheda grafica uscita dopo il 2004)
- DirectX: 9.0c
Requisiti consigliati
- Processore: 2Ghz Core Intel 2 Duo o AMD equivalente
- RAM: 2 GB
- Scheda video: con supporto per Shader Model 2.0 e 512 MB di VRAM
Conclusioni
Flower Shop: Summer in Fairbook è un simulatore di appuntamenti approssimativo e trascurabile per diversi motivi. Come sottolineato nell'articolo, alcune delle meccaniche inserite non hanno senso e finiscono per penalizzare enormemente l'esperienza di gioco. Mettiamoci anche che la scrittura non è di quelle che lasciano il segno, con personaggi approssimati e lasciati a se stessi e con il protagonista costretto a comportamenti innaturali e forzati per rimorchiare. Alla fine si ha una grande impressione di superficialità, aiutata dai disegni non certo esaltanti. Si vede che si tratta di una delle prime opere di Winter Wolves, visto che siamo ben lontani dalla qualità delle sue ultime produzioni, a tutti i livelli. Insomma, tenete in considerazione Flower Shop: Summer in Fairbook solo se siete fan del genere al punto da non voler perdere un'uscita.
PRO
- Nove finali
CONTRO
- Disegni non bellissimi
- Storia superficiale
- Alcune meccaniche sono inutili