Gli sviluppatori sono sempre alla ricerca di nuove idee per tentare di distinguere la propria proposta in un mercato tanto affollato quanto parsimonioso di originalità. I ragazzi di Puny Human, di stanza in North Carolina ma con ramificazioni anche in altre nazioni, si erano già distinti per Dystopia, una total conversion per Half-Life 2 (disponibile gratuitamente) e per Blade Symphony, il loro primo progetto commerciale rilasciato poco più di un anno fa con una discreta accoglienza della critica. Con Galacide hanno deciso di sposare due tra i più vecchi generi di videogame, vale a dire gli shoot 'em up alla Galaga e i puzzle alla Puzzle Bubble; il tutto è stato poi "remixato" e portato al passo coi tempi grazie alla futuristica quarta versione del motore di Unreal. Le premesse per una miscela esplosiva sembrerebbero essere buone, ma all'atto pratico ci si trova di fronte a un ibrido che non riesce a convincere fino in fondo.
Galacide sembra convincere subito per un indovinato mix di azione e riflessi, ma in breve perde mordente
Doppia personalità
Il principio di Galacide è quindi abbastanza elementare: sotto la maschera di un tradizionale sparatutto a scorrimento orizzontale si cela un emulo psicotropo di Tetris. La prosecuzione dello stage è infatti costellata da momenti in cui lo schermo è letteralmente pieno di quadratini colorati di azzurro, viola e arancione: questi blocchi possono essere distrutti solamente creando delle sequenze di almeno quattro unità dello stesso colore.
Per riuscire nell'intento è necessario dapprima raccogliere delle sfere che vengono lasciate cadere dagli avversari al posto dei classici power-up e poi "spararle" nello spazio corretto, in una sorta di Forza 4, per liberare la via. La difficoltà principale non è tanto quella di far fuori i nemici, compito di per sé abbastanza facile grazie anche alla scelta di utilizzare un'unica arma di offesa, ma di riconoscere e soprattutto raccogliere, nel marasma dei mattoncini che fluttuano sullo schermo, quelli che più risultano utili per sgomberare rapidamente la strada. L'ago della bilancia è prepotentemente spostato proprio sulla componente puzzle, e richiede una notevole dose di riflessi soprattutto con l'aumentare del livello di difficoltà, quando da una parte lo scrolling, facendosi più rapido, lascia meno tempo di riflettere, mentre dall'altra la pericolosità dei nemici sale esponenzialmente. Per fortuna non è sufficiente un singolo missile per perdere una vita: c'è una barra di energia che può essere ripristinata con degli appositi medikit - scelta condivisibile perché riduce il pericoloso rischio di frustrazione. La struttura generale, per quanto gradevole, non ci ha convinto del tutto perché non ha permesso di dare il giusto risalto alla componente action tipica degli sparatutto degli anni Ottanta: in particolare non abbiamo gradito i pochissimi power up con cui potenziare la propria astronave (ce ne sono quattro varianti ben distinte). Più in generale la sensazione che manchino ancora un bel po' di aggiunte per rendere il titolo più completo e usufruibile è concreta e dopo poche partite si corre il rischio di aver già visto tutto quello che il gioco ha da offrire.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo Windows 8 64 bit
- Processore Intel Quad Core 3 GHz
- 8 GB di RAM
- Scheda video Radeon o GeForce 2 Gbyte DDR5, 3 GHz core clock
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 7 64 bit
- Processore Intel Dual Core 2.5 GHz
- 6 GByte RAM
- Scheda video Radeon o GeForce 1 Gbyte DDR5, 900 MHz core clock
- Spazio su disco 1,2 Gbyte
- Scheda audio compatibile con DirectX 9.0c
Balle spaziali
Non ci aspettavamo che Galacide ci facesse cadere a terra la mascella, ma con il super blasonato Unreal Engine 4 qualche effetto speciale in più ce lo si poteva anche attendere; invece, ci troviamo davanti ad un campionario di esplosioni già viste almeno una decina di anni fa, navicelle nemiche anonime e prive di dettaglio e boss finali che onestamente sembra non siano ancora usciti dalla fase alpha, visto che sono appena abbozzati. Nel complesso, comunque, lo stile grafico, pur essendo molto colorato, risulta essere pulito e adeguato alla tipologia di gameplay. Molto valida invece la colonna sonora, un giusto compromesso tra le mitiche sonorità da sala giochi e tocchi di pop elettronico: peccato solo che le tracce non siano molte, ma come dovrebbe essere chiaro a questo punto della recensione, si tratta di un limite che contraddistingue l'intera produzione. La componente multiplayer permette a quattro giocatori di aiutarsi a vicenda nel completamento della campagna principale, ma solo in locale; ad ampliare l'offerta c'è poi una modalità infinita in cui non sono presenti nemici ma solo pareti da buttare giù.
Conclusioni
Un titolo all'apparenza originale che in realtà nulla toglie e poco aggiunge all'affollato panorama di giochi "indie" del catalogo Steam. Apprezzabile il tentativo di realizzare qualcosa di diverso dal solito, penalizzato però da un bilanciamento non perfetto tra i due generi. Il risultato è vagamente confusionario, ma chi non ha paura di fronte a certe sfide psichedeliche potrebbe trovarsi a proprio agio nelle atmosfere di Galacide.
PRO
- Concetto interessante
- Livello di sfida ben calibrato e impegnativo
CONTRO
- Mancanza di spessore della componente sparatutto
- Alcuni momenti troppo confusionari