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Carta canta

Tearaway arriva su PlayStation 4 e noi lo abbiamo provato per voi!

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   02/09/2015
Tearaway: Avventure di Carta
Tearaway: Avventure di Carta
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Per chi non ne fosse a conoscenza, nel novembre del 2013 è arrivata su PlayStation Vita un'avventura semplicemente deliziosa dal nome di Tearaway, realizzata da quei geniacci di Media Molecule. Uno sviluppatore che nonostante non abbia tantissimo appeal verso il grande pubblico, è sempre riuscito a creare titoli di indubbia qualità rivolti ad una "nicchia allargata" di giocatori, in grado di andare a toccare alcune corde differenti dell'esperienza ludica.

Carta canta

Il loro ultimo gioco è stato parecchio apprezzato ma purtroppo non ha venduto cifre astronomiche - un vero peccato perché a noi è piaciuto un bel po' - da qui forse la scelta di portarlo anche su PlayStation 4 in una versione riveduta e corretta, sia in relazione al sistema di controllo differente che alla potenza di calcolo accresciuta. Avventure di Carta è il nuovo sottotitolo che evidenza anche la caratteristica più visibile di questa avventura, la realizzazione del mondo di gioco con questo unico elemento, utilizzato per i personaggi, gli sfondi, perfino gli effetti grafici; il risultato è semplicemente delizioso, uno stile peculiare che cattura fin da subito e che non necessita di una potenza poligonale bruta per restituire un impatto piacevole, colorato, allegro. La cura PlayStation 4 ha permesso agli sviluppatori di aumentare la distanza visiva, la complessità dei dettagli e anche l'estensione dei livelli, con una fluidità migliore ma anche in questo caso sofferente di incertezze in alcuni frangenti, anche legate alle animazioni di alcuni oggetti su schermo.

Tearaway: Avventure di Carta è in arrivo su PlayStation 4, ecco il nostro verdetto

Trofei PlayStation 4

Tearaway: Avventure di Carta mette a disposizione 35 trofei, fino al tanto agognato platino. In linea teorica è possibile ottenerli tutti durante la prima partita, realisticamente bisogna rigiocare qualche capitolo per ottenere tutti i regali associati, raccogliere tutti i coriandoli e uccidere tutti i nemici. Altri trofei sono legati a condizioni particolari, come saltare più volte una marmotta, riaccompagnare una smarrita, fotografare particolari scorci dello scenario.

Director's cut

Tearaway: Avventure di Carta propone infatti gran parte degli oggetti, musiche e in pratica gli stessi livelli del titolo originale, ma talvolta li mescola perché il sistema di controllo è differente. Tali livelli sono più estesi o magari rifiniti grazie all'ulteriore tempo di sviluppo utilizzato. Il gioco può essere definito quindi come una sorta di versione "Director's cut" dell'originale, che a distanza di un anno e mezzo resiste bene ma soffre tendenzialmente degli stessi difetti, legati ad una eccessiva facilità, una longevità non certo eccezionale e una narrazione dal mordente labile e molto legato all'approccio del giocatore. I protagonisti sono dei messaggeri a forma di busta per le lettere animati, Iota e Atoi, e il loro compito in questo mondo di carta colorato è quello di consegnare un messaggio proprio a voi, il giocatore, ribattezzato TU all'interno del titolo. Un legame che diventa sempre più forte nel corso dell'avventura, grazie all'utilizzo finalmente sensato e fantasioso del sistema di controllo che permette di incidere su quello che accade all'interno dello schermo. Già su PlayStation Vita Media Molecule ha reso giustizia alle caratteristiche fisiche della console, permettendo di utilizzare in maniera interessate le parti touch e la fotocamera di quest'ultima; su PlayStation 4 abbiamo un discorso simile, questa volta col DualShock 4 e, in maniera facoltativa, con PlayStation Camera. Il protagonista principale ha movenze classiche da platform: dopo qualche sezione di gioco impara a saltare e con i tasti frontali può raccogliere oggetti mentre affronta le difficoltà che gli si parano davanti.

Carta canta

Il mondo di carta è infatti popolato da temibili corvi che bloccano la strada e soprattutto dalle "cartacce", quadratini di carta straccia che sporcano letteralmente la bellezza del paesaggio e incutono paura nella popolazione presente. Il TU, ovvero il giocatore reale, sarebbe la persona che si vede attraverso lo squarcio nel cielo e che rappresenta l'obiettivo da raggiungere per Iota (la versione maschile di Atoi, quella che abbiamo scelto) e proprio perché c'è questo legame tra voi e lui, bisogna aiutare non solo controllandolo direttamente, ma anche incidendo sul mondo che lo circonda. Se siete in possesso di PlayStation Camera la vostra sagoma appare spesso e volentieri nel gioco, a partire proprio dallo squarcio; il resto è demandato al DualShock 4. Premendo ad esempio uno dei trigger posteriori e utilizzando il sensore di movimento, si può puntare l'area con un fascio di luce in grado di liberare la strada, cancellare la carta straccia che deturpa visivamente l'ambiente e ipnotizzare le stesse cartacce, allo scopo ad esempio di scaraventarle fuori dallo schermo. La pressione con rilascio del touch pad permette di interagire con i tamburi sparsi nei livelli, i quali permettono a Iota di raggiungere posizioni elevate; raccogliendo un oggetto, muovendo il pad verso l'alto e premendo quadrato, è possibile lanciarlo verso il giocatore e "immagazzinarlo" nel pad, fino a quando con lo slide lo si vuole lanciare per risolvere ad esempio puzzle ambientali.

Sempre mediante touchpad è possibile ritagliare nella carta virtuale forme che poi vengono applicate direttamente sugli oggetti presenti nel gioco. Talvolta alcuni personaggi chiederanno, infatti, di disegnare qualcosa e sceglierne il colore, per poi applicarla fisicamente sulle parti del corpo; con R3 è invece possibile personalizzare direttamente il protagonista principale, disegnando forme inedite oppure acquistandone tra quelle disponibili per il naso, gli occhi e il resto, all'interno di un sottoinsieme davvero vasto di scelta.

Carta canta
Carta canta

La moneta sonante del gioco è rappresentata da coriandoli, i quali si raccolgono per strada o compiendo piccole attività secondarie. Un'ultima interazione è rappresentata dalla fotocamera interna al gioco, che si attiva mediante tasto triangolo: anche in questo caso è possibile acquistare lenti differenti, come macro e grandandolo, e filtri appositi, dalla seppia al negativo, prima di scattare la foto con R2. Novità assoluta è la possibilità di creare Gif animate, davvero carine da condividere sul proprio profilo all'interno del sito Tearaway.me, che tra l'altro permette di scaricare le composizioni nascoste nel gioco per creare il proprio origami con carta reale. Direttamente collegata è la funzionalità secondo schermo all'interno della PlayStation App, che permette di disegnare le forme direttamente su smartphone e tablet, nonché inviare le proprie fotografie per personalizzare anche parte delle texture relative all'ambientazione. Tearaway è tutto questo, sorprende con le sue trovate interessanti legate al sistema di controllo, delizia per lo stile grafico adottato e per il tono scanzonato, ammalia quando ci si sente maggiormente coinvolti con quello che accade su schermo. Il finale va goduto da soli e concentrati, perché ha un messaggio - è il caso di dirlo - non indifferente; il gioco lascia un senso di soddisfazione per aver regalato un'esperienza diversa del solito, sicuramente in grado di lasciare il segno. Le novità e gli aggiustamenti apportati alla versione PlayStation 4 rendono il tutto più gradevole, ma come detto non cambiano i difetti pur presenti, al di là di una narrazione come detto sottile e di presa diversa per ciascuno. Il titolo fa fatica a regalare più di 6-8 ore per essere completato, e seppur rigiocabile allo scopo di collezionare tutti gli extra e ottenere il platino, manca un po' di mordente nella progressione, è piuttosto facile e non propone ostacoli e avversari particolarmente interessanti. Si limita "solo" a sorprendere il giocatore a livello visivo e con le sue trovate narrative e di interazione, mentre il resto rimane più nella norma.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (46)
7.8
Il tuo voto

Tearaway: Avventure di Carta è un'avventura deliziosa che mette allegria, ammalia il giocatore per il suo stile peculiare e sorprende per le sue trovate; come su PlayStation Vita è tra i pochissimi titoli in grado di utilizzare in maniera creativa e sensata le caratteristiche del sistema di controllo legato al sistema sul quale gira. Il prezzo di acquisto più contenuto (39,90€) ci lascia poche remore nel consigliarlo a tutti quelli che vogliono vivere un'esperienza diversa dal solito, colorata e coinvolgente, al netto di mordente e difficoltà migliorabili, e di una longevità non propriamente eccezionale. Chi ha giocato l'originale su PlayStation Vita può valutare di saltare questa versione estesa, a meno di non voler provare le piccole novità presenti, o magari perché Tearaway gli ha regalato un'esperienza indimenticabile.

PRO

  • Stile grafico delizioso e colorato
  • Ottimo utilizzo del DualShock 4
  • Narrazione ammaliante...

CONTRO

  • ...seppur abbia una presa molto legata alla singola attitudine
  • Longevità non eccezionale
  • Poco mordente in termini di progressione e difficoltà di gioco