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Sangue e arene

Mortal Kombat X ritorna sui nostri schermi in una versione extra large

RECENSIONE di Massimo Reina   —   04/03/2016
Mortal Kombat XL
Mortal Kombat XL
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La serie di Mortal Kombat sembra aver ritrovato una seconda giovinezza grazie al lavoro compiuto in questi anni da NetherRealm Studios, team capace di riportarla a grandi livelli nell'ambito dei picchiaduro a incontri. Come più volte abbiamo sottolineato su queste pagine, il merito degli sviluppatori statunitensi è stato quello di ritoccare la struttura originale senza però stravolgere troppo il concept da sempre alla base del brand, riuscendo di fatto a coniugare una grafica che sfrutta la terza dimensione con un ottimo gameplay, ancorato alla più tradizionale espressione del picchiaduro, con un pizzico di fan service e una notevole dose di violenza. Proprio su queste basi NetherRealm Studios propone ai fan una versione ampliata e più completa del suo Mortal Kombat X, premiato lo scorso anno dalle vendite e dalla critica (è stato eletto Miglior Picchiaduro ai Game Awards 2015). Questa edizione del gioco, chiamata XL, aggiunge infatti ai contenuti già disponibili in quella normale, tutti i pacchetti personaggi, costumi, mosse e abilità varie rilasciate nel corso della stagione scorsa attraverso una serie di DLC, più altre chicche e il ritorno di una ambientazione storica della serie, di cui però parleremo più avanti.

Mortal Kombat XL ripropone il miglior picchiaduro del 2015 in una versione definitiva

Tutte le opzioni d'acquisto

Chi possiede già una copia di Mortal Kombat X su PlayStation 4 e Xbox One può comprare il Pack XL che, al prezzo di 24,00€, gli darà accesso al Kombat Pack 1 e 2, e quindi a tutti i contenuti digitali dell'edizione XL (personaggi, Fatality, skin). Chi in precedenza avesse acquistato il Kombat Pack 1, può invece comprare il solo Kombat Pack 2 a 19.99€. Infine si può acquistare il gioco completo al costo di 59,90€ sugli store di Xbox e PlayStation.

Curiosità

Triborg è l'unico personaggio del roster ad avere a disposizione quattro variabili di combattimento: ognuna emula lo stile di un personaggio della saga, nello specifico Cyrax, Sektor e Smoke. Il quarto stile, quello di Cyber Sub-Zero, è invece segreto e si può selezionare dalla schermata di scelta del personaggio attraverso una semplice combinazione di tasti (Su, Su e poi Y), fino a quando Triborg non diventa blu.

Grande, grosso e sanguinoso

Il roster di Mortal Kombat XL è piuttosto ampio e propone tutti i personaggi del titolo originale, vale a dire Johnny Cage, Sub-Zero, Mileena, D'Vorah, Takeda Takahashi e Erron Black, giusto per citarne alcuni, più tutti quelli che erano stati resi disponibili solo come contenuti extra all'interno di vari pacchetti. Ci riferiamo a Goro, Tanya, Tremor, Triborg e Bo'Rai Cho, provenienti da vari episodi di Mortal Kombat, più quattro lottatori da altrettante saghe cinematografiche: Jason Voorhees da Venerdì 13, lo Yautja della pellicola Predator, il Faccia di cuoio (Leatherface) e l'alieno xenomorfo protagonisti rispettivamente delle serie di Non aprite quella porta e Alien. Ciascuno di loro, come del resto ogni elemento del cast, è presente con vari costumi alternativi, Fatality, Brutality e tre stili di lotta differenti (quattro nel caso di Triborg) che ne variano le combo, le mosse speciali e talvolta perfino la versatilità. In questo modo i videogiocatori che prediligono usare un determinato combattente non hanno bisogno di ricorrere a un altro personaggio per provare un nuovo stile di lotta o per adoperarne uno più funzionale ad un determinato incontro, visto che possono accedere a set di mosse diverse rispetto a quelle classiche del loro favorito. Senza contare il fatto che in questo modo viene limitato il fenomeno del counterpicking, a tutto vantaggio di un gameplay che di base mantiene ovviamente la struttura del titolo originale. Questi è caratterizzato da uno stile fortemente ancorato su una certa spettacolarità e rapidità, anche se non disdegna di regalare dei tecnicismi a coloro che sono disposti a dedicargli un po' di tempo in più e che amano giocarlo a livelli di difficoltà più avanzate.

Sangue e arene
Sangue e arene
Sangue e arene

Il tutto viene poi corroborato da una massiccia dose di violenza tendente al caricaturale, e da una serie di altri fattori che ne impreziosiscono le meccaniche donandogli una discreta profondità. Tra questi indubbiamente un ruolo importante lo esercita la fisica, decisamente capace di restituire la sensazione di dare e ricevere dei colpi reali, oltre che di controllare corpi ora massicci, ora più agili, a seconda della stazza del personaggio. Allo stesso modo l'implementazione della corsa dà ai giocatori la possibilità di tentare nuove strade nell'approccio a determinate fasi dell'incontro, e nel provare nuove combinazioni di mosse. A patto di non abusarne, visto che ogni volta che si scatta l'apposito misuratore di resistenza cala vertiginosamente. A rendere più completa l'esperienza c'è poi la possibilità di interagire con alcuni elementi dello scenario, che possono essere utilizzati a proprio vantaggio premendo R1 quando questi si illuminano. Per fare un esempio, nella Foresta Morta è possibile aggrapparsi ai rami per oscillare e tentare di prendere slancio per un attacco, sfruttarli per scavalcare il nemico e sfuggire a una sua combo, o staccarli dal tronco e utilizzarli come arma da mischia. In altri scenari è addirittura possibile afferrare e lanciare una povera anziana o un monaco contro gli avversari. A questi elementi di gameplay, introdotti (o reintrodotti) con Mortal Kombat X, si affiancano poi tutti quelli più tradizionali, dalle devastanti X-Ray, attacchi attivabili previo riempimento dell'apposito indicatore con i quali ridurre l'energia vitale di uno sfidante rompendogli letteralmente le ossa, alle Brutality, da eseguire in particolari condizioni per mutilare l'avversario ormai annichilito, e mettere così subito fine al combattimento. Altrettanto violente sono le Stage Brutality, da eseguire sfruttando alcuni elementi dello scenario per effettuare un colpo finale, e le immancabili Fatality, che in particolari casi permettono al vincitore di fare scempio del corpo inerme dell'avversario, con soluzioni spesso fuori di testa. In tal senso basti pensare a Johnny Cage che apre lo stomaco dell'avversario e imita Jack Nicholson in una scena del film Shining, o a sua figlia Cassie che si fa un bel selfie col cadavere dello sconfitto. Particolarmente riuscite pure quelle dei personaggi cinematografici, con sequenze che strizzano l'occhio proprio alle scene clou delle loro pellicole, dalla Regina Madre aliena che afferra dall'alto e da dietro l'avversario del suo compare xenomorfo infilzandolo con la coda, a Leatherface che si diverte con la motosega. Mortal Kombat XL offre anche le Stage Fatality, delle mosse finali legate all'ambiente dove avviene lo scontro. Queste sono presenti in tre arene, e cioè Il Kovo, Il campo dei rifugiati e la vecchia, cara Fossa (The Pit), quest'ultima da scaricare gratuitamente assieme allo Skin Pack medievale. Insomma, come si suol dire i questi casi, di elementi per rendere sempre differenti e appassionanti gli incontri ce ne sono davvero tanti, e difficilmente i fan avranno di che lamentarsi.

Sfide sulle torri

Nella nostra disamina del titolo targato NetherRealm Studios non ci siamo dimenticati delle modalità di gioco, che sono tante e abbastanza differenti tra loro da poter impegnare i videogiocatori per tanto tempo. A cominciare dalla modalità Storia, avvincente e dal taglio cinematografico, dove viene dato un senso logico alla presenza di vecchi e nuovi lottatori nel roster. Il tutto avviene attraverso una storia nella quale l'utente interpreta più personaggi, e dove le sequenze di scontro sono intervallate da filmati che raccontano gli eventi come se fosse un film, con tanto di scene interattive coi classici QTE. Una "pellicola" non molto lunga a dire il vero, visto che si può finire in poco più di due-tre ore al netto del giocato e di qualche morte di troppo a livello di difficoltà Difficile, ma ugualmente bella da vivere e ben architettata, considerando che in fondo stiamo parlando di un picchiaduro e non di un titolo d'avventura.

Sangue e arene

Altrettanto valide sono le modalità legate alle Torri, come quelle Tradizionali, al cui interno è possibile selezionare cinque diverse tipologie di "competizioni", compresa quella denominata Klassica che si rifà alla tradizionale scalata arcade, o le immancabili prove di abilità sulla forza e la fortuna, con tanto di modificatori random per condizionarne l'andamento. Peccato che manchi la torre con le 300 sfide, una delle preferite dei fan della serie. Ad ogni modo, una sorta di evoluzione delle sopracitate sfide è certamente Torri Viventi, dove le condizioni di gioco sono dinamiche e vengono aggiornate periodicamente e automaticamente tramite la connessione a internet. All'interno di questa modalità, infatti, si può scegliere come nell'altra di affrontare una serie di prove a difficoltà variabile, dove ogni scontro è accompagnato da modificatori che alterano le condizioni di battaglia, come per esempio quelli che rallentano il tempo o lo velocizzano, o quelli che rendono i giocatori immuni dall'essere scaraventati a terra, che avvelenano ad ogni colpo, che fanno iniziare un round con penalità o vantaggi, e così via. Ma rispetto a quella "normale" è possibile farlo in tre differenti torri, ognuna delle quali ha delle caratteristiche di aggiornamento differente: c'è infatti quella oraria, quella che lo fa una volta al giorno e l'altra principale che cambia settimanalmente, magari in occasione di qualche evento speciale organizzato dagli sviluppatori.

Guerra mondiale

Per il resto abbiamo i classici incontri uno contro uno scegliendo fra classificato, amichevole e privato, oppure a squadre, e Re della Collina. Sempre in tema di modalità legate all'online, confermata anche in questa edizione del gioco quella delle Fazioni, nella quale gli utenti possono scegliere di far parte di uno dei cinque gruppi disponibili nel gioco, vale a dire Black Dragon, The Brotherhood of Shadow, Lin Kuei, Forze Speciali e White Lotus, con la possibilità di contribuire al suo successo attraverso una serie di prestazioni basate sul conseguimento di determinati obiettivi durante le partite sia in solitaria che di gruppo.

Sangue e arene
Sangue e arene

Alla fine della settimana viene poi determinato un vincitore nella Guerra tra Fazioni sulla base dei punti che sono stati accumulati, e in cambio il videogiocatore riceve delle ricompense speciali legate alla fazione alla quale ha aderito, comprese delle finisher esclusive. Infine c'è la Krypta, l'ambiente interattivo dove sbloccare costumi, mosse e molto altro con i gettoni d'oro acquisiti vincendo gli incontri nella altre modalità, con in più la presenza di particolari bauli segreti che compaiono al suo interno solo in determinati momenti, e che il giocatore deve essere abile e fortunato a incrociare e aprire per tempo. Passando alla parte tecnica, Mortal Kombat XL conferma quanto di buono avevamo già assaporato nella sua precedente incarnazione, nonostante a livello grafico non faccia gridare al miracolo. I personaggi sono ben modellati e caratterizzati, compresi i nuovi arrivati, con l'aspetto che cambia un po' a seconda dello stile di combattimento adottato, o totalmente in relazione alla skin selezionata, anche se qualcuno sembra meglio ispirato di altri a livello di design. Allo stesso modo gli scenari offrono un buon livello di dettaglio, a parte qualche texture un po' troppo semplice in certi punti: ci sono varianti di alcune aree però davvero suggestive grazie al sapiente uso di luci, ombre ed effetti atmosferici, come il Kovo sferzato dalle onde del mare in tempesta, con un vascello incagliato tra le rocce e cadaveri che schizzano fuori dall'acqua, o la Foresta Morta in notturna, coi lupi che scorrazzano sullo sfondo in controluce, e un'atmosfera quasi magica. In egual modo si conferma ottimo il comparto audio sia per quanto concerne gli effetti audio, sia per la colonna sonora, caratterizzata da una serie di tracce appartenenti a vari generi musicali, ciascuna delle quali in grado di "accompagnare" adeguatamente i vari incontri. Encomiabile poi il lavoro svolto dai tecnici sul doppiaggio italiano, per larga parte ben recitato anche durante i combattimenti, se si eccettua qualche "stonatura", come nel caso della voce di Cassie Cage, che non ci ha convinto troppo per tono e recitazione.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Multiplayer.it
9.0
Lettori (25)
7.9
Il tuo voto

Mortal Kombat XL è la versione definitiva di Mortal Kombat X, del quale mantiene il buon comparto tecnico e un gameplay brutale, divertente e ben calibrato, che tuttavia non necessita di lunghi tempi di apprendimento per essere padroneggiato, arricchendo il tutto con dei nuovi contenuti tra combattenti, scenari, costumi ed elementi vari di gioco ripresi dai vecchi DLC. Una versione quindi imperdibile per tutti i fan della saga che non hanno mai comprato i singoli pacchetti rilasciati nel corso del 2015, e li vogliono quindi avere a disposizione in un'unica edizione, e in generale per gli amanti dei picchiaduro a incontri, a cui questo titolo può regalare parecchie soddisfazioni.

PRO

  • Un roster ampio e variegato grazie anche alla possibilità di scegliere fra tre diversi stili di lotta per ogni personaggio
  • Gameplay ben calibrato e avvincente
  • Le Torri Viventi e la guerra tra Fazioni sono in grado di mantenere sempre vivo l'interesse dei giocatori

CONTRO

  • La modalità Storia è bella, ma resta troppo breve
  • Tanti contenuti, ma nessuno realmente inedito o originale
  • Manca la bella Torre delle Sfide con 300 incontri