A tre anni di distanza dalla prima volta, The PlayRoom torna alla ribalta per mostrare le potenzialità di un nuovo dispositivo Sony, proprio come accaduto per PlayStation Camera nel 2013. Mentre PlayStation 4 iniziava a popolare le case dei giocatori europee, i possessori di questo rinnovato rilevatore di movimento potevano infatti dilettarsi con alcuni minigiochi legati all'interazione con dei piccoli robot. Ora come allora, anche l'arrivo nei negozi di PlayStation VR è stato così accompagnato da The PlayRoom VR, un'interessante raccolta che sfrutta la realtà virtuale per creare esperienze divertenti e originali. Scopriamola insieme!
The PlayRoom VR è una divertente raccolta di minigiochi, con qualche idea davvero interessante!
La rivoluzione dei robot
"Fuga dal Mostro" è il primo dei cinque minigiochi offerti da The PlayRoom VR che abbiamo testato: qui chi indossa il visore è chiamato a impersonare un mostro marino, all'interno di un party game che sfrutta le potenzialità del multiplayer asimettrico, che, come vedremo, è una costante dell'intero pacchetto.
Fino a un massimo di altri quattro giocatori possono così unirsi alla partita, utilizzando i controller tradizionali e andando a guidare in una rocambolesca fuga cittadina altrettanti AR Bot, gli iconici robot già visti nel gioco originale. Il compito del mostro è quello di colpire i fuggitivi con dei detriti, ottenuti rompendo, letteralmente a testate, i palazzi e i mezzi che incontra sul proprio cammino. Se non riesce nell'impresa, alla fine del percorso i ruoli si invertono, e il mostro si trova a essere braccato a sua volta. Il concept è tutto sommato molto semplice e non ha grandi pretese in termini di longevità, ma se ci si scambia il visore può tranquillamente riempire una serata tra amici. Lo stesso discorso vale anche per "Gatto e topo", una variante del tradizionale "Un, due, tre, stella!". Qui il giocatore con il visore è un gatto, intento a inseguire dei robo-topolini a caccia di formaggio. Per farlo deve sbucare all'improvviso dal suo nascondiglio e cogliere i topi sul fatto. Diverso è invece il meccanismo di "Ricercato" e "Casa stregata", due mini-giochi che ricalcano, in maniera più semplificata, le dinamiche dell'ottimo Keep Talking and Nobady Explodes. Nel primo, a indossare PlayStation VR è uno sceriffo piuttosto sbadato, che entra in una locanda da Far West senza conoscere il volto del malvivente di turno. I giocatori senza visore possono invece vedere il manifesto del ricercato sulla TV e per questo devono fornire allo sceriffo un identikit il più preciso possibile, andando a evidenziare i tratti caratteristici del manigoldo. La difficoltà aumenta poi a ogni cattura, anche grazie ad avventori vestiti in maniera sempre più articolata e con segni particolari differenziati. Più semplice, ma basato sugli stessi principi, è "Casa stregata": qui il visore è indossato da un novello Ghostbuster, incapace di vedere gli ectoplasmi all'interno di una dimora infestata dagli spettri. Tocca quindi al gruppo di partecipanti senza controller descrivere l'esatto punto della stanza dove si trova il fantasma e, basandosi su queste indicazioni, l'Acchiappafantasmi deve puntare con precisione il suo fucile protonico, per poi sparare il raggio con un colpetto sul touch pad del controller.
Un platform in miniatura
"Alla ricerca dei robot" rappresenta l'esperienza meno longeva del pacchetto offerto da The PlayRoom VR, ma è anche una delle più interessanti in prospettiva futura. Il giocatore è qui chiamato a ritrovare gli AR bot dispersi dall'arrivo di robot cattivo, all'interno di un breve livello platform che riprende la struttura già vista in Lucky's Tale.
I ragazzi di Japan Studio sono però riusciti a far convivere diverse meccaniche inusuali in un unico stage da un paio di minuti: non solo, infatti, la visuale in terza persona permette di sporgersi sui precipizi e trovare aree segrete, ma anche il DualShock 4 viene in aiuto del piccolo protagonista, permettendo al giocatore di far camminare l'AR Bot su una fune, sparata al tocco verso appositi supporti e la cui altezza viene regolata sfruttando il giroscopio integrato nel joypad. C'è poi spazio anche per un secondo giocatore che, a bordo di una navicella, può soccorrere il compagno risucchiando e sparando i nemici con un aspiratore. Oltre ai giochi, infine, c'è anche Mini-Bot, una stanza virtuale dove i gettoni guadagnati giocando possono essere investiti in un "claw crane", il classico artiglio con cui si agguantano peluche e altri oggetti in sala giochi, per capirci. Il dispositivo racchiude diversi piccoli diorami, che permettono di popolare la stanza con AR Bot intenti a dilettarsi in molteplici attività. Alla luce di questi contenuti, non possiamo quindi non consigliare The PlayRoom VR a tutti i possessori del visore Sony, visto che svolge la sua funzione dimostrativa in maniera esemplare.
La nostra recensione di PlayStation VR
Negli ultimi giorni abbiamo potuto provare estensivamente PlayStation VR con tutti i titoli di lancio. Per una panoramica su tutta l'offerta potete rivedere la nostra lunga diretta. Se invece volete leggere il nostro giudizio sulla periferica, andate senza indugio a consultare la recensione.
Conclusioni
È vero che i minigiochi offerti sono brevi e con poche pretese, ma riescono a intrattenere, hanno uno stile grafico piacevole e possono sempre essere rispolverati nel corso di qualche serata in compagnia. In più offrono spunti interessanti, con alcune esperienze possibili solo con la realtà virtuale e che speriamo abbiano maggiore fortuna di quelle pensate per PlayStation Camera solo tre anni fa.
PRO
- Minigiochi vari e divertenti
- Offre buoni spunti per le esperienze future
- È gratis
CONTRO
- È tutto molto breve