A parte l'ambientazione, gli ultimi tre episodi di Call of Duty per Nintendo DS (Modern Warfare, World at War e il qui presente Modern Warfare - Mobilized) condividono diversi elementi. Innanzitutto il team di sviluppatori, n-Space, che ha trovato le soluzioni tecniche più adeguate per portare sulla console dal doppio schermo l'essenza della popolare serie prodotta da Activision: nella sua versione portatile, COD riesce a essere fluido, veloce e sufficientemente dettagliato da offrire ottimi scenari per i nostri numerosi scontri a fuoco.
In secondo luogo, la struttura delle missioni viene impostata all'insegna della varietà: l'azione standard a piedi viene spesso e volentieri inframezzata da sezioni in cui ci mettiamo alla guida di veicoli diversi o, come nel caso di Mobilized, da alcuni semplici minigame basati sul touch screen. Infine, il sistema di controllo che si rifà alla disposizione dei comandi standard per quanto concerne i FPS per Nintendo DS: il d-pad per muovere il personaggio, il tasto dorsale sinistro per aprire il fuoco con l'arma equipaggiata e la stilo per muovere la visuale, cambiare arma e mirare in modo più accurato. Per correre e accovacciarsi bisogna premere rapidamente il d-pad due volte in alto o due volte in basso, una soluzione tutto sommato sensata, che si assimila già dopo pochi minuti di gioco. Più che altro è la mira il problema: affidarne l'affinamento a un doppio tap con la stilo sarebbe stata la soluzione ideale, mentre toccare un apposito pulsante sul touch screen, per quanto grosso, risulta tutto fuorché comodo.
Fare la guerra è difficile
I riferimenti alla modalità di mira, nel caso di Call of Duty: Modern Warfare - Mobilized sono tutt'altro che di secondaria importanza, vista la decisione degli sviluppatori di rendere il gioco molto più difficile rispetto al passato. È possibile eliminare i nemici senza dover ricorrere al tiro di precisione, ma si tratta di un'operazione che porta via secondi preziosi; tempo che in questo caso non abbiamo, perché basta esporsi al fuoco nemico per alcuni istanti per morire. Con tali premesse, l'approccio alle partite deve ovviamente cambiare rispetto a ciò a cui eravamo abituati, trasformandosi in una lunga sequenza di appostamenti in cui si spara a un bersaglio alla volta perché fare diversamente sarebbe impossibile.
Il problema è che i nostri compagni di squadra, forti della propria invulnerabilità, spesso e volentieri finiscono per fare il lavoro al posto nostro e avanzano lasciandoci indietro: una situazione tutt'altro che divertente, mitigabile solo da una regolazione del livello di difficoltà al minimo possibile. L'ampissimo spreco di proiettili ci porta inevitabilmente a cambiare arma di continuo per non rimanere a corto di munizioni, raccogliendo quelle lasciate dai soldati uccisi. Anche in questo caso possiamo portare con noi una sola arma principale, accompagnata dalla classica granata. Come accennato in precedenza, l'azione di gioco standard viene inframezzata da stage in cui ci mettiamo alla guida di alcuni veicoli (un carro armato e la torretta di un AC130, nella fattispecie) e da alcuni minigame che una volta completata la campagna diventano accessibili già dalla schermata di partenza, insieme ad altre tre modalità extra (Challenge, Arcade e Survival) che ci permettono di rigiocare i livelli già completati con regole differenti, nella fattispecie rispettando limiti di tempo o affrontando orde di nemici sempre più numerose.
L'unione fa la forza
Il gioco dispone di un multiplayer per sei giocatori sia in locale che online tramite Nintendo Wi-Fi Connection, in cui possiamo prendere parte ai classici team deathmatch, sabotaggio, cattura la bandiera, ecc. Il numero di modalità disponibili è alto, la ricerca delle stanze appare rapida e non abbiamo riscontrato particolari problemi durante le partite. Il motore grafico utilizzato per Mobilized è lo stesso che muoveva Modern Warfare e World at War, ed è in grado di garantire una grande fluidità unitamente a un discreto livello di dettaglio. Gli scenari risultano grandi e popolati, l'uso dei colori assicura un certo realismo cromatico e le sequenze d'azione alternative appaiono convincenti. I modelli poligonali dei personaggi sono abbastanza semplici e spigolosi, ma la qualità delle animazioni è dignitosa. Fare meglio di così su Nintendo DS sarebbe stato probabilmente molto complicato. Il sonoro è costituito da musiche discrete e da un buon doppiaggio in Italiano, mentre gli effetti sono di scarso impatto.
Conclusioni
Call of Duty: Modern Warfare - Mobilized da un lato si pone come il seguito ideale per il lavoro svolto finora da n-Space su Nintendo DS, dall'altro presenta una brusca impennata del livello di difficoltà che di fatto ci costringe ad affrontare le missioni in modo estremamente cauto, perdendo dunque la frenesia e il coinvolgimento che da sempre contraddistinguono la serie. Alcune soluzioni circa l'uso delle armi potevano essere pensate meglio, in modo da risultare più immediate; anche e soprattutto per adattarsi a uno stile di gioco inedito, che non perdona gli errori e che spesso trasforma le partite in una serie infinita di tentativi per superare questa o quella fase problematica. Tecnicamente siamo ancora su ottimi livelli, con una grafica fluida e convincente, mentre le modalità extra e il multiplayer online garantiscono una buona longevità. Se vi piacciono i FPS per DS, questo è comunque uno dei migliori.
PRO
- Grafica fluida e dettagliata
- Buon numero di modalità, anche online
- Sistema di controllo immediato...
CONTRO
- ...a parte un paio di soluzioni poco felici
- Meno frenetico e più "ragionato" del solito
- Sa essere piuttosto frustrante