Versione testata: Nintendo DS
Tredici anni fa era Pierce Brosnan a vestire con successo i panni dell'agente segreto James Bond. Oggi il testimone è passato al "burbero" Daniel Craig, che oltre al cinema si trova a confrontarsi anche con il mondo dei videogame, da sempre devoto al personaggio creato dalla penna di Ian Fleming.
E così nel remake di GoldenEye 007 troviamo la sua voce al posto di quella di Brosnan, e si tratta solo della prima di una serie di inevitabili differenze fra il first person shooter sviluppato da n-Space e quello, straordinario, che nel 1997 fu realizzato da Rare. Il team con sede a Orlando, Florida, non è assolutamente nuovo al genere, in quanto cura le riduzioni portatili della serie Call of Duty per la console Nintendo già da tre anni, e si è occupata anche del recente Call of Duty: Black Ops. Non sorprende dunque trovare in GoldenEye lo stesso identico sistema di controllo, che di default utilizza la stilo per la gestione della mira, il d-pad per i movimenti del personaggio e il tasto dorsale L per aprire il fuoco. Le operazioni relative alla ricarica e al cambio dell'arma, nonché all'interazione con l'ambiente, sono tutte presenti sotto forma di icona sul touch screen, anche se la risposta al tocco risulta talvolta poco immediata e può creare delle difficoltà, specie durante le imboscate. È stato comunque inserito un sistema di controllo alternativo, in cui i pulsanti principali del DS fungono da secondo d-pad e muovono il mirino. Purtroppo i risultati, in questo caso, lasciano un po' a desiderare.
Licenza di uccidere
Nei quindici stage che compongono lo story mode, GoldenEye 007 dispensa in modo equilibrato sequenze d'azione pura e fasi stealth, dandoci in alcuni casi la libertà di scegliere l'approccio che preferiamo. Possiamo dunque colpire una guardia alla testa con la pistola silenziata prima che ci veda oppure avvicinarci e ucciderla a mani nude, per poi proseguire silenziosamente verso la nostra prossima vittima; oppure possiamo imbracciare la mitragliatrice e scaricare interi caricatori addosso agli avversari, cercando però di farlo dopo aver trovato un qualche riparo. La gestione dell'energia vitale è molto simile a quella dell'originale GoldenEye per Nintendo 64, dunque con due indicatori che rappresentano uno la salute di Bond e l'altro il livello del giubbotto antiproiettile, se ne siamo in possesso. C'è però un'importante differenza: su Nintendo DS, riparandosi ed evitando di subire ulteriori danni, la salute si rigenera dopo qualche secondo.
Alcuni momenti dell'avventura sono caratterizzati dalla presenza di piccoli minigame basati sul touch screen, che in effetti lasciano il tempo che trovano, ma in generale l'esperienza si rivela solida e la mancanza di vera fase esplorativa non pesa più di tanto sul divertimento. Il sistema di puntamento risente molto della bassa risoluzione grafica, e infatti mettere a segno un headshot risulta piuttosto complicato. Di contro, i nemici sono davvero molto resistenti alle raffiche dirette al corpo, e in più di un'occasione capiterà di esaurire un caricatore e trovarsi nell'incombenza di doverlo sostituire mentre veniamo bersagliati. Portata a termine l'avventura, che in effetti dura poche ore, è possibile cimentarsi con una serie di modalità multiplayer sia in locale che online, tramite la Nintendo Wi-Fi Connection. Da questo punto di vista è stato fatto davvero un ottimo lavoro. Si può giocare tutti contro tutti o formare due squadre per un massimo di otto partecipanti, all'interno di numerose modalità diverse: "Conflict", il classico deathmatch; "Golden Sun", una variante basata sul ritrovamento di un oggetto; "Flag Tag", modalità territoriale in cui bisogna occupare la zona di una bandiera per guadagnare punti; "Capture the Flag", che non ha bisogno di presentazioni; "King of the Hill", simile a "Flag Tag" ma con delle basi da conquistare che cambiano posizione nel corso del match; "Multihill", una variante in cui è possibile conquistare qualsiasi base sulla mappa; "Last Man Standing", un deathmatch in cui ogni giocatore dispone di sole tre vite. L'azione multiplayer si svolge sullo sfondo di ben otto scenari e può essere arricchita da modifiche che comportano l'aumento o la diminuzione della resistenza ai colpi. Peccato solo che trovare una partita online sia molto complicato, meglio mettersi d'accordo fra amici. Il confronto tecnico fra l'attuale GoldenEye 007 e l'originale del 1997 vede la versione DS prevalere per quanto concerne il dettaglio delle location e la qualità dei modelli poligonali, che però appaiono comunque molto spigolosi. Dispiace per il frame rate ballerino, che non ha davvero nulla a che fare con quello visto su Nintendo 64 e che rende l'esperienza sicuramente meno precisa e divertente di quanto sarebbe potuta essere.
Conclusioni
Pur non presentandosi come un capolavoro imprescindibile, GoldenEye 007 per Nintendo DS omaggia in modo dignitoso l'eccellente FPS sviluppato da Rare tredici anni fa. L'azione appare spesso "pilotata" ed è priva di una vera e propria fase esplorativa, ma nonostante ciò l'alternanza di sezioni action e stealth si rivela efficace e non manca di coinvolgere durante tutti e quindici gli stage che compongono lo story mode. Il sistema di controllo, ampiamente collaudato, funziona piuttosto bene anche se avrebbe giovato di un frame rate migliore e di un'attenzione in più circa lo "stacco" fra nemici e sfondo, fattore che può mettere in difficoltà a causa della bassa risoluzione. Il multiplayer online è purtroppo poco popolato, ma davvero ricco di contenuti e degno di essere provato. Un titolo solido e ben diretto, in conclusione: se vi piace il genere, dategli un'occhiata.
PRO
- Gameplay solido
- Multiplayer ricco di contenuti
- Buona realizzazione tecnica...
CONTRO
- ...ma il frame rate andava migliorato
- Azione molto lineare
- Story mode abbastanza corto