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Broken Sword: La Profezia dei Maya, recensione

La seconda avventura della celebre serie firmata Revolution Software, torna su iPhone e iPad con una versione rimasterizzata di ottima fattura

RECENSIONE di La Redazione   —   11/01/2011
Broken Sword 2: The Smoking Mirror
Broken Sword 2: The Smoking Mirror
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Continua il rilancio della serie Broken Sword ad opera di Revolution Software, giunto con La Profezia dei Maya al secondo appuntamento, l'ultimo interamente realizzato in due dimensioni.

Broken Sword: La Profezia dei Maya, recensione

Questa volta le piattaforme scelte come apripista sono state quelle mobile Apple che quindi possono godere, in anticipo di qualche settimana sull'uscita PC e Mac OSX, del lavoro di restauro grafico e in piccola parte contenutistico di un'avventura grafica amata dal pubblico del tempo ma forse addirittura cresciuta in popolarità nel decennio successivo, complice la mancanza di grandissime alternative e soprattutto la non eccelsa piega presa dalla serie con il terzo e poi il quarto appuntamento. Una rinascita commerciale che, in particolare su iPhone e iPad, dispositivi molto diversi da quelli per cui Broken Sword e seguiti erano inizialmente stati ideati, è forte anche del lavoro in fase di adattamento oltre che di alcune buone idee, come la possibilità di condividere i salvataggi tramite il servizio DropBox che permette di continuare la partita in corso su più device diversi.

Riuscito a metà

Protagonista di Broken Sword: La Profezia dei Maya è ancora una volta George Stobbart, americano in trasferta a Parigi dove ha in programma di incontrare Nicole, figura femminile motivo di infiniti tormenti amorosi nel corso dell'intera saga, ma che dovrà ben presto rivedere i suoi piani vista la richiesta da parte di quest'ultima di incontrarsi nell'abitazione del professore Oubier, esperto di civiltà pre colombiane.

Broken Sword: La Profezia dei Maya, recensione

Saltato l'incontro e sparita la bella (affascinante?) Nicole, nella seconda parte dell'avventura anch'essa controllabile, al giocatore non resterà che intraprendere un viaggio a cavallo di più continenti, tra antiche divinità e narcos, set cinematografici sulla spiaggia e gallerie d'arte di città. Le meccaniche di La Profezia dei Maya ricalcano in modo pedissequo quelle del primo capitolo poggiandosi così su una tradizionale impostazione fatta di oggetti da cercare, raccogliere, combinare in alcuni casi e quindi riutilizzare al posto giusto, godendosi nel frattempo la quantità di dialoghi scritti per animare una trama da film d'avventura. In realtà, a dispetto di una prima occhiata e nonostante il livello qualitativo del racconto così come dell'esperienza di gioco sia piuttosto alto, ci sono diversi aspetti che separano l'oggetto di questa recensione da Il Segreto dei Templari. Il tono generale della narrazione subisce qui una sterzata netta verso un umorismo che, dosato nel primo capitolo in modo da spezzare la tensione nei giusti momenti, diventa forse eccessivo nella caratterizzazione dei personaggi secondari.

Broken Sword: La Profezia dei Maya, recensione

In modo simile, il livello di difficoltà è stato abbassato non tanto semplificando gli enigmi, comunque sempre abbordabili come da tradizione della serie, ma restringendo le aree visitabili durante ogni singolo momento, quindi rendendo più facile una progressione a tentativi. L'esperienza perde qualche colpo rispetto al passato da un punto di vista narrativo e ludico, per acquisirne invece sotto il profilo grafico: prima ancora che apprezzare il lavoro fatto per questa versione rimasterizzata, con tanto di box e baloon per semplificare la lettura dei dialoghi oltre che di un inedito sistema di animazioni facciali, Broken Sword: La Profezia dei Maya ha in comune con il suo predecessore una serie di eccellenti tavole create grazie all'opera di alcuni artisti fuoriusciti dai Don Bluth Studios - Dragon's Lair e diversi cartoni animati per il cinema - ma lo supera per uso di differenti piani di parallasse oltre che di alcune finezze come un sistema di ombre, disegnate in modo "dinamico" in accordo con gli oggetti che popolano il fondale. L'adattamento dei controlli alle necessità di iPhone, iPod Touch e iPad resta quello già descritto nella precedente recensione, con la pressione prolungata sullo schermo che mostra i punti d'interesse con cui poi interagire a seconda dell'azione prescelta; un sistema che, unito al buon lavoro sull'interfaccia, regala grandi soddisfazioni.

La versione testata è la 1.0.
Prezzo: 5,49€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (34)
8.7
Il tuo voto

Broken Sword: La Profezia dei Maya è un gioco meno articolato, complesso e impegnativo rispetto al suo predecessore. Ciononostante l'eccezionale comparto tecnico, qui perfettamente adattato alle esigenze dei dispositivi Apple anche più piccoli, e la capacità di intrattenere per tutto il tempo necessario a portarlo a termine, non precludono la possibilità di consigliarlo agli appassionati del genere che avranno modo di apprezzarne anche il buon lavoro in termini di extra, specialmente la possibilità di passare i salvataggi da un dispositivo ad un altro via Dropbox e la breve storia disegnata come bonus da Dave Gibbons.

PRO

  • George e Nicole sono due personaggi che vale la pena incontrare nuovamente
  • Intrattenimento garantito per tutta la durata dell'esperienza
  • Grafica 2D d'eccezione
  • Conversione per dispositivi Apple curata

CONTRO

  • Personaggi secondari meno interessanti che in Il Segreto dei Templari, trama meno avvincente
  • Più lineare e facile del predecessore
  • Manca il supporto ad iPhone 3G