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Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione

Ubisoft lancia il primo gioco di aerei su Xbox 360, e lo fa in contemporanea alle versioni PC e Xbox: chi sarà l'Asso dei cieli delle tre?

RECENSIONE di La Redazione   —   14/04/2006
Blazing Angels: Squadrons of WWII
Blazing Angels: Squadrons of WWII
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Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione
Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione

Il canto degli angeli...

Il reparto audio vede rumori perfettamente in linea con il tipo di gioco: rumore di motori-ferraglia, mitragliatrici, bombe, sirene di allarme ed esplosioni rendono davvero bene se si possiede un impianto audio adeguato. Su un sistema 5.1 c’è da divertirsi. A tutta la baraonda di suoni si aggiunge una colonna sonora azzeccata, maestosa quanto basta, anche se a seconda della durata delle missioni le musiche si ripetono, ma tutto sommato si lasciano sempre ascoltare. Il parlato è rimasto in lingua originale sottotitolata, e il doppiaggio è azzeccatissimo: sentire i piloti tedeschi o giapponesi parlare in inglese forzato è spettacolare, ma purtroppo veramente molto ripetitivo. Solo i compagni variano un pò i dialoghi. Sotto questo aspetto qualche esclamazione in più era d'obbligo...

Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione

BEWARE STARFORCE!

Attenzione: questo gioco si avvale dell’ormai famosa (per non dire qualcos’altro) protezione Starforce.
E’ ormai di dominio pubblico il fatto che le ultime versioni della suddetta protezione, a causa di una procedura piuttosto invasiva, possano causare malfunzionamenti o, peggio, rotture delle periferiche ottiche. Inoltre sembra che non garantiscano una sufficiente compatibilità, sia hardware che software, cosa che può provocare un riconoscimento errato del disco, anche se originale, e quindi il mancato avvio del gioco.
La casa produttrice ha smentito, dichiarando che si tratta di calunnie, ma i giocatori colpiti non sembrano essere dello stesso avviso.
Finora sia gli sviluppatori che i distributori non si sono ancora decisi ad indicare nelle specifiche tecniche la presenza di questa protezione. Per questo motivo noi, per onestà, preferiamo informarvi. A voi ogni decisione in merito.
P.S.: il nuovo Starforce presente nel gioco si dimostra ancora più problematico: se proverete a far partire il gioco (o anche solo ad entrare nel menù dei settaggi) senza disattivare il firewall di XP, il PC andrà in crash!

City of Angels...

Ed eccoci giunti al punto che tutti aspettavano: la grafica. Giravano commenti più o meno dubbiosi sul titolo, perciò fughiamoli subito: il gioco risulta gradevole a vedersi sulle tre macchine per le quali è stato programmato. In sostanza la versione migliore rimane quella per Xbox 360, che gira a 60 FPS costanti in alta risoluzione senza troppi problemi; da segnalare su di essa solamente un v-sync a volte fastidioso.
Il problema che affligge da sempre i giochi d’aerei è la qualità del mondo a terra quando si scende a quota bassa. In questi anni si è passati da semplici texture piatte a timidi parallelepipedi poligonali, ma sempre con una resa che deludeva i più per la scarsa qualità delle città. Ebbene vista la carenza di simulatori o di arcade improntati sul volo in questi ultimi periodi, ci si aspettava la solita collezione di cubi a terra, ma incredibilmente stavolta le cose sono cambiate. Basta vedere un livello come Londra per accertarsene: migliaia di case che si perdono a vista d’occhio, il tutto illuminato fiocamente dal sole con effetti di HDR. Sicuramente un grosso passo in avanti per questo genere di titoli. Certo non troveremo case superdefinite e del tutto diverse, qualche sacrificio andava fatto, ma la resa visiva è comunque buona e in certi momenti veramente d’effetto. Sfortunatamente non tutte le missioni avranno questa cura: le sezioni nel deserto o sul mare non offrono certo grandi varietà di scenario, a volte risultando davvero monotone. Diciamo che vi è una pari alternanza sulla qualità di queste: si passa da Pearl Arbour (carina) al bombardamento della flotta giapponese (solo oceano in pratica), passando per brutture come l’Africa e scorci spettacolari come Parigi o Londra.

Blazing Angel è un titolo che gode di alti e bassi

City of Angels...

Gli aerei sono ben realizzati, niente di eclatante ma nel complesso soddisfacente; considerando che ve ne sono una quarantina, tutti pilotabili e diversificati, non ci si può proprio lamentare.
Nota negativa alle esplosioni: si poteva fare qualcosa di più per rendere meglio l’effetto. Si vedrà solo un bagliore giallo, tanto fumo e pochi detriti. Anche bombardare le navi delude un po’ nel non vederle andare in pezzi o affondare. Molto meglio il fumo causato dai bombardamenti nemici, che si alza nel cielo in grandi cortine.
Per quanto riguarda la versione PC, c’è da dire che su un computer di fascia media il gioco gira adeguatamente con tutti gli effetti (ma senza filtri e antialiasing) a 1024x768 nelle missioni più “povere”. Negli scenari urbani e con tanti aerei le cose si fanno più gravi e si intravedono vistosi scatti.

Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione
Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione

Angeli fiammeggianti

Blazing Angel è sostanzialmente un gioco arcade, in cui si affrontano le grandi battaglie aeree della 2° Guerra Mondiale a bordo di velivoli che sono entrati nella leggenda. L’idea appare quantomeno azzeccata e di interessante trasposizione videoludica. Sfortunatamente qualcosa è andato storto e il titolo soffre di alcune pecche di realizzazione.
Tanto per essere chiari: i comandi sono improntati sull’arcade, quindi chi si aspettava una simulazione potrebbe rimanere deluso; ma comunque la fisica appare sufficientemente realistica ed il sistema di controllo perfettamente intuitivo.
Dopo un lungo tutorial che ci spiegherà le tecniche di base, saremo lanciati subito in battaglia, affrontando una campagna single player non troppo longeva, attraverso i più importanti momenti dell’aviazione mondiale, sempre però dalla parte di americani ed inglesi. Ed è qui che Blazing Angels mostra i suoi lati negativi: non vi è uno straccio di cutscene o legame tra le singole missioni; i nostri gregari (che nel gioco avranno un ruolo importante), si possono vedere solo sulla copertina della scatola; durante tutta l’avventura li sentiremo solo parlare. Quindi finita una missione si passerà direttamente a quella successiva, con l’unica variante di una schermata del nostro aereo in movimento e la scarna spiegazione degli avvenimenti che stanno accadendo. Un po’ poco, considerando che viene a mancare il senso di appartenenza alla squadra, legata solo da sporadici commenti e aiuti dei piloti. Visto anche il coinvolgimento di certi scontri si auspicava qualcosa di più.

il multiplayer è sicuramente il fiore all’occhiello del gioco

Angeli fiammeggianti

Oltre alla campagna principale, sarà possibile giocare in modalità libera; qui si avranno tre opzioni: mini-campagna, arcade e duello. La prima permette di scegliere fra scontri e bombardamenti, da affrontare partendo subito in battaglia; “Arcade” riprende il concetto di gioco da bar, dove bisogna abbattere ondate infinite di aerei nel tempo limite; il “Duello” invece vi vedrà fronteggiare un nemico guidato dall’intelligenza artificiale che avrà il vostro stesso aereoplano. Tutti i velivoli che si possono vincere in modalità libera si potranno poi utilizzare nella campagna.
In linea generale le missioni prevedono manovre di attacco e difesa nei cieli, e sezioni di bombardamento a terra o sulle flotte navali. Vi è inoltre qualche aggiunta tipo le ricognizioni o la modalità fotografica, in cui si andrà a spiare il nemico per carpirne gli schieramenti. Tutto sommato è apprezzabile l’impegno nel voler variare il semplice “distruggi tutto”, ma in alcuni momenti la noia la fa da padrona. Nota: la visuale disponibile sarà sempre la terza persona tranne nei momenti in cui saremo copiloti a sparare con le mitragliatrici dalle torrette. Anche qui vi è un punto a sfavore: il sistema di aggancio dell'avversario sposta la telecamera verso di esso, rendendo a volte difficile capire da che parte girarsi, specie se ci trova in volo rovesciato o durante manovre elaborate che, in certi casi, diventano letali.

Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione
Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione

Angel heart

Come accennato, ci ritroveremo a capo di una squadriglia incredibile, in cui avremo ai nostri ordini tre piloti, ognuno dotato di peculiari caratteristiche. Tom è il nostro “scudo”: se saremo sotto il fuoco nemico, basterà dirgli di coprirci e lui farà fuori tutti i nemici che ci spareranno addosso. Frank è invece l’attaccante della squadra: con l’apposito comando questo si butterà nella mischia da solo, cercando di tirare giù più avversari possibili. Infine troviamo Joe il meccanico: la sua funzione è di dirci come riparare i danni al nostro aereo, in modo veramente irrealistico. In caso di ingenti danni (rilevabili solo dal fumo e dalle fiamme che escono dalla carlinga) chiedendo il suo aiuto ci verranno suggeriti quattro tasti da premere nella giusta sequenza (a mò di combo molto facile); se eseguita nel modo corretto l’aereo sarà magicamente sistemato.
E’ inoltre possibile mandare tutta lo squadrone in attacco od in difesa, in modo da debellare sbrigativamente i pericoli maggiori. L’IA dei nostri gregari funziona alla grande, senza che questi commettano grossi errori o vadano a schiantarsi. A dirla tutta in certe missioni sarà fin troppo facile sconfiggere le forze nemiche, che solo in certi casi potranno metterci in seria difficoltà. I nemici arrivano in gruppi più o meno numerosi, e specie nel caso dei bombardieri, si fanno distruggere impunemente. Questà è l’altra pecca del single player, che con più attenzione avrebbe potuto essere memorabile. Fortunatamente la modalità multigiocatore risolleva le sorti di molto.

Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione
Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione

Commento finale

Blazing Angel è un titolo che gode di alti e bassi. A fronte di una campagna carente per diversi aspetti vige un multiplayer di gran classe, con tantissime modalità e aerei da usare. Con un attimo di cura in più il coinvolgimento poteva essere altissimo, vista anche la drammaticità di alcune missioni. Il senso di fratellanza viene a mancare, e nel complesso si sente la mancanza di qualche dettaglio (sia storico che grafico) in più. In ogni caso la longevità ne guadagna col gioco online, dove le sfide sono in grado di offrire grandi soddisfazioni anche ai meno esperti, complice l’ottimo sistema di controllo (rigorosamente da usare con un joypad! Quello della 360 è perfetto!). Si consiglia a tutti di dargli un’occhiata, anche se i maniaci delle simulazioni e delle ricostruzioni storiche storceranno sicuramente il naso.

Pro

  • Multiplayer eccelso
  • Tanti aerei e modalità
  • Grafica gradevole su ogni versione
Contro
  • Single player carente
  • Trama e cutscene inesistenti
  • Pochi effetti particellari

Multipiattaforma

La versione Xbox è quella “peggiore”: il frame rate è incerto e nonostante la grafica sia in linea con le altre versioni, si nota un effetto di fogging per gli oggetti in lontananza e alcuni cambiamenti tipo l’acqua. Comunque si lascia giocare. Quella per 360 è indubbiamente la migliore: 60 frame, distanza visiva eccellente, con l’unico difettuccio di un v-sync traballante. La versione PC varia a seconda delle configurazioni ma come già detto nella fascia media bisogna sacrificare i filtri e qualcos’altro. Per goderne al massimo richiede schede video recenti, meglio se con 256 MB di memoria. Infine alcuni fronzoli (tipo l’avviamento dell’elica ruotando lo stick analogico) sono stati misteriosamente rimossi dall'edizione per computer.

RAF vs Lutwaffe

Il multiplayer è sicuramente il fiore all’occhiello del gioco: è possibile partecipare a battaglie con un massimo di sedici giocatori. Le modalità disponibili sono diverse e offrono alcune varianti molto interessanti. Le tre modalità principali prevedono ognuna vari tipi di gioco. La prima, il deathmatch classico, prende il nome di “Solo”; qui si può combattere tutti contro tutti, in modalità “cerca e distruggi” (dove bisogna uccidere almeno una volta ogni avversario) e infine “Asso dei cieli”. Con quest’ultima scelta chi uccide per primo il nemico diventa l’asso che è l’unico in grado di fare punti; quando però viene distrutto da un altro, quest’ultimo diventa lui asso. Vince chi realizza il maggior punteggio nel tempo stabilito.
La seconda modalità disponibile è la cooperativa: qui si può combattere l’IA insieme ad altri giocatori umani. “Assalto” prevede di distruggere gli aerei nemici nel tempo limite; “Scontro” vede gli umani fronteggiare a ripetizione ondata costanti di nemici fino a che l’ultimo giocatore non viene eliminato; “Bombardamento” consiste nel distruggere la base nemica aggirando le sue difese; “Kamikaze” invece obbliga a difendere la propria base contro gli aerei in fase di schianto. Infine è possibile giocare le missioni storiche più importanti della campagna insieme agli altri piloti.
La terza ed ultima scelta è “Squadriglia”: due squadre avversarie coinvolte in deathmatch; “Conquista la base” (dove bisogna prendere possesso di aeroporti e portaerei atterrandoci e restando qualche secondo; dopodichè fino a quando i nemici non ne entrano in possesso si guadagnano punti. Vince la squadra con punteggio più alto); “Bombardamento” (vince chi distrugge prima la base nemica) e infine “Kamikaze”. Quest’ultima è da provare assolutamente: bisogna devastare la base avversaria schiantandoci sopra gli aerei! Merita soprattutto per il gusto di dire “Banzai!!!”