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Calling all Cars - Recensione PlayStation Network

Avete sempre sognato di partecipare a guardie e ladri in una rivisitazione videludica e con persone sparse per il globo? Adesso, con Calling All Cars, potete farlo!

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   07/06/2007
Calling all Cars (ex Criminal Crackdown)
Calling all Cars (ex Criminal Crackdown)
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Calling all Cars - Recensione PlayStation Network
Calling all Cars - Recensione PlayStation Network
Calling all Cars - Recensione PlayStation Network

La struttura di Calling All Cars è ben presto spiegata e riprende da vicino il classico concetto di guardie e ladri: all'interno della mappa di gioco ci sono quattro macchine ed un fuggitivo, lo scopo è quello di assicurarlo alla giustizia caricandolo nel proprio veicolo e portandolo in prigione oppure nel cellulare o ancora nell'elicottero della polizia, che all'occasione compariranno durante la caccia. Il tutto in un lasso di tempo predefinito e con un punteggio differente per ogni modalità che useremo assolvere a questo compito. Se useremo ad esempio l'elicottero, saranno ben cinque punti, se invece raggiungeremo il punto più basso della stazione di polizia, solo uno. La gara finisce quando è scaduto il tempo oppure si è raggiunto un certo punteggio, a seconda della modalità di gara scelta nelle opzioni.
Le mappe a disposizione sono in totale quattro, e partono dalla classica ambientazione cittadina per arrivare ad una sorta di stazione ferroviaria per scarico merci. Ogni locazione è composta da diverse piccole strutture, alberi e quant'altro, alcune potranno essere distrutte a furia di sbatterci contro e in generale saranno da ostacolo quando si cerca di raggiungere la macchina che in quel momento possiede il fuggitivo a bordo. Non basta infatti essere arrivati per primi nella cattura, finchè il giocatore non consegnerà il furfante potrà essere incalzato dalle altre tre macchine, alle quali basterà urtare con forza la macchina stessa per appropiarsene. Come se non bastasse, disseminati per la mappa ci sono tre tipi di armi, una sorta di raggio catalizzatore, un missile homing e un martello gigante, che asserviranno allo scopo di sottrarre il cattivo di turno dalle altre macchine. Non manca infine la possibilità di utilizzare il turbo per sfuggire alle grinfie degli altri contendenti, attivabile ogni volta che l'apposita barra è carica.
Tutte queste premesse si traducono in un gioco molto divertente, soprattutto quando a sfidarsi ci sono persone di pari livello, che arrivano a creare una vera baraonda per portare il ladro a destinazione e ad usare qualsiasi mezzo per ottenere questo scopo. Il fulcro di Calling All Cars è infatti il multiplayer, sia offline che online. Sulla stessa console è infatti possibile giocare in splitscreen fino a quattro giocatori, catapultati online si possono invece sfidare altri tre avversari, partecipando anche in due, sempre mediante splitscreen, sulla stessa PS3. Ad aumentare il senso di immedesimazione ci pensa la chat testuale, durante la fase prepartita, e soprattutto quella vocale, che permette di "condire" le partite con battute o magari qualche imprecazione, di buon gusto, ovviamente. Durante le nostre prove online il lag si è rivelato quasi sempre assente ed il gioco si è rivelato notevolmente più coinvolgente e divertente della controparte single player.

Calling all Cars - Recensione PlayStation Network
Calling all Cars - Recensione PlayStation Network
Calling all Cars - Recensione PlayStation Network

In quest'ultimo caso è possibile scegliere la propria macchina, affrontare una gara singola oppure un minitorneo in uno dei livelli di difficoltà disponibili. Portando a casa vittoriosamente le gare in una certa maniera (fare ad esempio più di venti punti piuttosto che lasciare gli avversari a zero) si sbloccano nuovi veicoli, che possono essere utilizzati anche online e che si differenziano ovviamente per l'aspetto esteriore e il tipo di rumore prodotto dal motore.
Anche tecnicamente Calling All Cars si distingue per il suo stile molto colorato e fumettoso, autoironico nella realizzazione di macchine e personaggi e volutamente sopra le righe. Ovviamente non sfoggia caratteristiche da next gen o effetti grafici avanzati, ma il risultato è ugualmente molto gradevole per gli occhi, grazie anche al frame rate quasi sempre ancorato ai 60 fotogrammi per secondo e ad un comparto sonoro perfettamente il linea col tono surreale del titolo.

Commento

David Jaffe fa centro ancora una volta, Calling All Cars è un gioco che ha stile ed è molto divertente, soprattutto nella sua modalità multiplayer. Il single player non riesce ad essere di pari livello, vuoi per il numero di mappe, che avremmo gradito almeno doppio, vuoi per le modalità presenti, che esauriscono presto la sfida. Per il resto è sicuramente uno dei migliori esponenti della piattaforma online di Sony, perlopiù venduto ad un prezzo abbordabile, che ci fa assolutamente consigliarne l'acquisto.

Pro

  • Immediato e divertente
  • Online ben implementato, anche in splitscreen
  • Ottimo stile grafico
Contro
  • Modalità in singolo troppo breve
  • Poche mappe a disposizione

Da God of War, titolo violento e sanguinolento (ma al servizio del Gameplay) a Calling All Cars, fumettoso e divertente gioco a sfondo poliziesco. Questa è la trafila appena conclusa da David Jaffe, oramai famoso producer che ha creato il mondo di Kratos e che ha deciso di cimentarsi nella realizzazione di un gioco dalla tipologia completamente differente e disponibile per l'acquisto e il download sul PlayStation Store. Per adesso, solo su quello Americano, ad un costo di circa 10 dollari, a breve anche su quello Italiano. Nel frattempo lo abbiamo provato e recensito.