Il genere dei Pokemon-like, o dei giochi monster taming, è un genere molto complesso da giudicare. Sono pochi infatti i titoli che sono riusciti a emergere nel mercato andando a conquistarsi una fetta cospicua di fan e di introiti. L'ultimo esponente del genere (che vanta comunque numerose uscite ogni anno) ad essere riuscito in questa impresa è stato Temtem. Da qualche anno però, un titolo ha attirato su di sé le attenzioni degli appassionati, si tratta di Coromon. Il gioco ha avuto uno sviluppo abbastanza lungo, con la possibilità per i giocatori di testare una corposa demo costantemente aggiornata nel tempo.
Il 31 marzo, finalmente, la versione definitiva del gioco ha fatto il suo debutto sul mercato e siamo pronti a raccontarvi la nostra avventura a caccia di nuovi mostri da collezionare nella recensione di Coramon.
Non un semplice Pokémon-like
Coromon propone una narrativa semplice e chiara, una trama non troppo stratificata, ma ricca comunque di spunti interessanti e originali. Nella regione di Velua risiede la Lux Solis, un centro di ricerca scientifico di cui noi siamo i neo ricercatori duellanti. Una volta creato il nostro alter ego con una discreta profondità di personalizzazione (al netto delle consuete possibilità offerte in questo genere), l'incipit narrativo ci verrà palesato e l'avventura avrà inizio nel più nostalgico modo possibile per gli appassionati dei primi giochi Pokémon.
La struttura è quella classica: si prosegue nell'avventura cercando di catturare il maggior numero di Coromon, allenando quelli catturati e scoprendo i vari misteri della trama. Ovviamente, alle più celebri Poké Ball sono subentrati gli Spinner e alle varie pozioni et similia, sono subentrate le torte, gli spray e altri ammennicoli vari. Una delle più interessanti trovate è sicuramente l'utilizzo del Guanto per risolvere alcuni puzzle ambientale. Questo guanto tecnologico verrà aggiornato con il proseguire dell'avventura e vi permetterà di interagire con oggetti come massi, tronchi, ecc. per sbloccare percorsi altrimenti inaccessibili. Non mancheranno infine, i cattivoni di turno: i Wubboniani. Un'organizzazione che vuole a tutti i costi sfruttare l'Essenza Titanica per scopi malvagi, ma non vi diremo altro per evitare spoiler eccessivi.
Libertà e profondità
La vera peculiarità di Coromon è però un'altra. Parlando del gameplay, infatti, se da una parte abbiamo il classico combattimento a turni che sfrutta l'utilizzo di massimo quattro azioni oltre agli oggetti, al cambio di Coromon e alla fuga, dall'altra abbiamo una diversa progressione della crescita dei Coromon. Oltre al consueto livello exp, i Coromon possono sbloccare il loro potenziale ogni tanto permettendo al giocatore di modificare (aggiungendo punti manualmente) le statistiche del mostro in questione.
È possibile dunque far crescere i propri Coromon seguendo una strategia ben specifica, questo offre al giocatore una profondità notevole che aumenta la sensazione di trovarsi davanti a un titolo che ha davvero un suo peculiare fascino. I mostri saranno 114 e le loro tipologie 13, ma a questo si aggiunge la possibilità di trovare Coromon con tratti rari. Il sistema funziona come con i Pokémon Shiny, co la differenza che in questo caso, la rarità influisce anche sulla potenza, rendendo molto più potenti queste versioni delle controparti normali. Quello che fa storcere un po' il naso è invece il design dei Coromon. Sono pochi infatti, i mostri memorabili nel gioco. Gran parte dei Coromon sono molto impersonali o troppo simili (in alcuni casi al limite del plagio) alle controparti di casa Game Freak.
Quello che rende molto interessante il titolo di TRAGsoft è tutto il substrato di missioni secondarie e puzzle ideato dagli sviluppatori. Coromon infatti spezza la monotonia del sistema classico dei titoli monster taming attraverso una serie di idee originali legate sia alle ambientazioni che ai personaggi che incontreremo durante l'avventura. Ci sarà ad esempio un quiz molto ostico da affrontare in una biblioteca, e non vi diciamo altro per evitare anche in questo caso di farvi troppi spoiler delle parti più originali dell'avventura.
Altri punti a favore dell'esperienza offerta da Coromon sono la qualità generale della pixel art e del feeling visivo di Coromon, che soprattutto nelle ambientazioni prova a dare un grande senso di varietà, ma anche il comparto sonoro che cerca di accompagnare sia i combattimenti con dei suoni associati ai mostri, sia l'esplorazione con musiche adeguate alle location e agli incontri con personaggi peculiari.
Conclusioni
Coromon è un titolo ricco di spunti interessanti. La sua impostazione classica e celebrativa del genere di appartenenza, nasconde un substrato di originalità che rende il titolo un'esperienza valida per tutti gli appassionati. I Coromon non sprizzano fascino e peculiarità da ogni lato, ma l'insieme di missioni secondarie, narrativa e possibilità di team building accrescono notevolmente il valore generale dell'opera.
PRO
- Struttura missioni e puzzle ben orchestrata
- Profondo e divertente
- Narrativamente godibile
CONTRO
- Non tutti i Coromon sono ispirati