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Cycling Manager 3

I want to ride my bycicle, i want to ride my bike.

RECENSIONE di Paolo Matrascia   —   14/07/2003
Cycling Manager 3
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Cycling Manager 3
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Torniamo in sella... alla bersagliera!

Conosciuti dagli appassionati della bicicletta già da qualche anno i precedenti titoli della serie Cycling Manager si sono fatti decisamente apprezzare ma non sono riusciti a conquistare la fetta di pubblico più generalista, a causa di un’interfaccia di gioco non proprio allo stato dell’arte e per via di una varietà di gioco non proprio eccezionale.
Quest’anno, con il terzo capitolo dedicato alla stagione 2002-2003, la software house transalpina tenta di uscire dal ghetto presentando una serie di innovazioni e nuovi accorgimenti nati dall’esperienza accumulata in tutto questo tempo.
Nuova la grafica: adesso - anche se di certo non chiamerete a casa gli amici per far vedere cosa può fare il vostro Pc – la sensazione di esserci è ancora più papabile. Il livello di dettaglio, specialmente per questo genere di giochi, è piuttosto alto e, in caso di tappe famose come ad esempio la Parigi-Roubaix, sarà possibile scorgere monumenti celebri come l’Arco di Trionfo o il Velodromo di Roubaix. Peccato che, come prevedibile, questa cura del dettaglio si sia fermata a pochi e macroscopici casi, girando per l’Italia più di una volta infatti ci chiederemo perché non riusciamo a scorgere il mare o incrociare quel dato fiume. Grosse città come Milano, poi, saranno meramente rappresentate da uno stradone con attorno qualche casa in uno stile architettonico non bene identificato.
Anche l’aspetto sonoro non è stato lasciato in secondo piano: se già fin dai menù alcune musiche appariranno orecchiabili e d’ambiente è decisamente apprezzabile il fatto di poter far suonare al gioco i nostri MP3 preferiti.

Cycling Manager 3
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Licenza di correre

Il gioco prevede praticamente tutte le più famose (e non) competizioni ciclistiche - i campionati nazionali o la coppa del mondo, con tanto di maglie iridate, tricolori e quant’altro - e tutti i corridoi delle maggiori 40 squadre professioniste mondiali. Non mancano neppure nomi celebri dell'industria ciclistica come Shimano, Campagnolo, Fir o Pinarello.
Certo, qualche mancanza era inevitabile, del resto certe licenze per lo sfruttamento di un nome costano parecchio. Il Tour de France adesso si chiama “Gran Tour di Francia” e qualche corridore di altissimo grido, come il celeberrimo Armstrong, viene rappresentato non con l’usuale foto ma con un ben più becero, e meno realistico, modello tridimensionale e con una storpiatura del nome.
Per fortuna, anche in quest’edizione, tutti gli appassionati potranno aggiungere, modificare e personalizzare questi e tanti altri dettagli grazie all’editor di gioco direttamente venduto assieme al gioco. Prima d’incominciare una nuova partita, infatti, ci verrà chiesto se utilizzare il Db fornito dagli sviluppatori o un altro personalizzato e, magari, più aggiornato e completo.

Direttori Sportivi si diventa.

Il vero cuore del gioco risiede, ovviamente, nel motore gestionale ed in quello simulativo. Sopratutto in questi aspetti i programmatori non si sono risparmiati, anzi.
Le modalità di gioco sono fondamentalmente tre: Carriera, Giro singolo e gara. Ovviamente l’impegno maggiore sarà richiesto dalla modalità Carriera. Vi assicuriamo che le scelte da intraprendere, specialmente all’inizio, saranno numerose e sofferte.
Niente è stato lasciato al caso e la gestione di una qualsiasi delle 40 squadre messe a disposizione ci richiederà notevoli sforzi ed acume tattico. Si passa dalla gestione dell’organico del proprio team con tanto di mercato d’acquisto e vendite, al reperimento dei materiali con i quali i nostri corridori andranno a correre.
Le gare a tappe sono tante, le grandi classiche pure ed il sapere dosare ed utilizzare i nostri migliori ciclisti nelle competizioni e nei momenti della stagione più opportuni , rappresenta già metà del nostro successo. Assoldare tra i nostri ranghi ciclisti giovani e promettenti rappresenta l’altra metà.
Ma se l’uomo rappresenta il motore di questo splendido sport non bisogna neppure dimenticare loro, forse le protagoniste meno invadenti ma pur sempre fondamentali di questo sport: le biciclette. Prima di ogni gara e di ogni competizione, infatti, dovremo scegliere il miglior mix tra l’attrezzatura a nostra disposizione (fondamentalmente ruote e telaio) da mettere al servizio dei nostri ciclisti. Ovviamente, a seconda della tipologia della tappa (cronometro, pianura, salita) che ci aspetterà, sarà disponibile un ventaglio di compromessi più o meno elevati.

Cycling Manager 3
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Pedalare non basta...

Durante le gare vere e proprie avremo il pieno controllo sui nostri uomini e dovremo indicare ad ogni componente della nostra squadra quante energie spendere, quando attaccare, seguire l’avversario, tirare il gruppo o mettersi alla ruota per riposarsi un po’.
La velocità di gioco sarà impostabile da 1x (tempo reale) a 8x: in questo modo potremmo decidere il giusto compromesso tra dettaglio e durata delle sessioni di gioco; peccato che manchi un automatismo che, in caso di azioni di gara decisive come la fuga di un gruppo di uomini, cambi la velocità in tempo reale. A causa di questa mancanza più di una volta potrà capitarci di perdere una tappa perché, quando ci accorgeremo di una fuga o della foratura del nostro uomo di punta, sarà già troppo tardi.
Nel complesso il trascorrere delle tappe risulterà sempre divertente e godibile in virtù della grafica funzionale ma sufficientemente spettacolare e dell’intelligenza artificiale che, sebbene soggetta ad ampi margini di miglioramento, riesce a ricreare tappe sempre verosimili nella loro evoluzione di gara.
Seppure dopo i primi giorni d’ambientamento il gioco possa apparire fin troppo facile vi possiamo assicurare che, magari cercando di complicarvi la vita da soli gestendo team di seconda fascia, potrete passare diverse ore di divertimento.
I tapponi pirenaici, le affollate volate tra velocisti, il placido inseguimento del gruppo nei confronti del temerario eroe di turno in fuga da 100Km… sono tutte situazioni che più di una volta daranno, ai veri appassionati, una sana ed ineguagliabile soddisfazione zen.

Cycling Manager 3
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Commento

Se passate le prime giornate di primavera a seguire le tappe alpine del Giro o se rimanete in casa gli afosi pomeriggi di Luglio per vedere il Tour, “Cycling Manager 3” rappresenta un acquisto quasi obbligato.
La grafica pur non facendoci gridare al miracolo riesce a fare il suo sporco lavoro e l’interfaccia di controllo, seppure ancora perfettibile, si fa addomesticare dopo qualche ora d’allenamento sul campo. Le varie tappe inoltre, anche se alla fin fine le scelte da operare risultano sempre le stesse, riusciranno a presentare per molto tempo sfide nuove ed inedite.
Il problema, piuttosto, si pone ancora nei confronti di chi non conosce rudimentali – anche se non ovvie – tattiche e tecniche ciclistiche. Lo "stare alla ruota", il coprire il proprio velocista nei momenti più difficili della gara, l’importanza del gregario giusto nel momento giusto e tanti altri trucchi del mestiere, sono tutte cose che non sono spiegate dal gioco ma che devono far parte del bagaglio culturale del giocatore.
Ennesimamente ci troviamo perciò di fronte ad un titolo davvero buono e versatile per tutti gli appassionati delle “due ruote”, piuttosto ostico e difficile da consigliare per tutti gli altri.
Il fatto che questo problema rivesta maggiore importanza per questo CyM 3 che non per Scudetto 4, ad esempio, risiede semplicemente nel fatto che in Italia ci sono circa 60 milioni di commissari tecnici mentre i direttori sportivi risultano decisamente meno. Nonostante ciò , al di là di un Database nemmeno minimamente paragonabile a quello del plurinominato Scudetto o di una accuratezza simulativa ancora decisamente migliorabile, chi ama il ciclismo alla follia non dovrà più sentirsi figlio di un dio minore.

Cycling Manager 3
Cycling Manager 3
    Pro:
  • L’unico titolo di questo genere per gli appassionati di ciclismo
  • Longevità e varietà assicurati
  • Grafica decisamente gradevole…
    Contro:
  • …anche se non possiamo aspettarci troppo
  • Per qualcuno potrebbe sembrare abbastanza facile
  • Se non vi piace il ciclismo difficilmente cambierete idea

Un uomo solo...

Tappa Cuneo-Pinerolo: cinque colli alpini, 192 chilometri di fuga ed un ciclista entra nella leggenda.
“Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi”.
Potevamo cominciare una recensione dedicata allo sport della fatica per antonomasia, senza citare le mitiche parole del mai troppo compianto maestro Mario Ferretti? Probabilmente sì, ma questa volta vi è andata male...
Del resto, già sulla copertina di questo Cycling Manager 3 (d’ora in poi “CyM 3”) appare, su uno sfondo classicamente rosa, l’effige di un altro grande del ciclismo italiano e non: Claudio Cipollini. Per tutti gli appassionati di ciclismo, quindi, è arrivato il momento della rivalsa nei confronti di tutti quei milioni di pallonari che già da qualche mese, possono divertirsi e solazzarsi con il nuovo Scudetto 4.
Scopriamo assieme se il nuovo capitolo di questa serie manageriale, sviluppato dalla francese Cyranide, riuscirà a non far rimpiangere scarpette chiodate e pantaloncini.