A partire da domani, 25 marzo 2021, Dandy Ace sarà disponibile in formato PC via Steam (in arrivo su Nintendo Switch, PS4 e Xbox One in estate). Avevamo avuto già modo di provare questo rogue-lite poco tempo fa tramite una demo e ne eravamo rimasti piacevolmente incuriositi. Ora che abbiamo avuto la possibilità di provarlo in modo approfondito, cosa ne pensiamo? Scopritelo nella nostra recensione di Dandy Ace.
Professione illusionista
Dandy Ace, come detto, è un rogue-lite, precisamente un rogue-lite d'azione in visuale isometrica. La storia segue la vendetta di Lele, un illusionista di basso livello e fascino inesistente. Questa caricatura circense di Wario identifica in Dandy Ace la sua più grande nemesi e, trovato uno specchio magico, intrappola l'avversario all'interno di un mondo in continuo mutamento, un palazzo dove ogni creatura risponde al volere di Lele e farà di tutto per fermare Dandy Ace.
Lele non è solo il boss finale da sconfiggere, ma è anche la voce narrante di Dandy Ace. Durante la nostra fuga avremo modo di parlare con l'illusionista che fingerà di essere nostro alleato. Ad inizio di ogni area, ad esempio, ci descriverà cosa ci aspetta e durante gli scontri e l'esplorazione supporterà ciò che avviene a schermo con dialoghi e battute.
Supponiamo che subito la mente di molti corra a quel capolavoro di Hades: no, Dandy Ace dal punto di vista narrativo non si avvicina minimamente all'opera di Supergiant, soprattutto in termini di pura quantità. I dialoghi di Lele sono pochi e presto si ripeteranno. I boss dispongono di letteralmente due linee di testo. Dopo essere stato sconfitto, Lele affermerà che ha ancora assi nella manica e che non siamo liberi, ma gli altri scambi di battute non si modificheranno, come se nulla fosse successo.
Il cuore di un rogue-lite, però, è il suo gameplay e, da questo punto di vista, Dandy Ace ha parecchie idee interessanti a cui attingere.
Carte, chiavi, scelte
Dandy Ace è un gioco d'azione in visuale isometrica. Il Palazzo è composto da varie mappe, e ognuna di esse è in pratica un insieme di stanze e corridoi. Gli scenari possono essere esplorati liberamente e si può tornare sui propri passi, ad esempio per recuperare dei cupcake curativi inutilizzati (grazie a un teletrasporto, che riduce i tempi morti a zero). A bloccare l'avanzamento vi sono però dei cancelli, che possono essere aperti da una delle quattro chiavi nascoste nel gioco. Una volta ottenute, le chiavi saranno vostre per sempre.
Le chiavi sbloccano l'accesso a sezioni extra delle mappe, dove è possibile trovare scrigni o negozi ad esempio, ma soprattutto permettono l'accesso ad altre mappe. L'avanzamento verso Lele, infatti, non è lineare: una volta ottenute tute le chiavi potremo decidere ad ogni nuovo tentativo quale percorso seguire. Le mappe del Palazzo si differenziano dal punto di vista stilistico ovviamente (salone d'ingresso, i giardini, il museo, il labirinto...), ma ciò che più conta è che includono nemici e trappole differenti, quindi possiamo decidere quale è più semplice per le nostre capacità o la nostra build. Ad esempio, se abbiamo una build basata sugli attacchi a corto raggio non ci conviene spostarci nei giardini perché sono pieni di blob che lasciano attorno a sé una sostanza che ci fa danno.
Le nostre capacità di esplorazione, ma soprattutto le nostre possibilità di sopravvivenza, si basano infatti sulla nostra build, ovvero sulle carte abilità di cui disponiamo. Il protagonista, Dandy Ace, non ha alcuna capacità, infatti, e deve sfruttare le proprie carte magiche per poter avere la meglio. Queste sono divise in tre categorie: abilità di movimento, attacchi diretti ed effetti ad area. All'inizio di ogni partita ne otterremo una per tipo e avanzando nelle mappe avremo molteplici occasioni per ottenerne di nuove o versioni potenziate delle stesse, ad esempio tramite scrigni o completando alcuni scontri.
Facciamo alcuni esempi degli effetti delle carte. Vi è una classica schivata, ma vi sono versioni che causano esplosioni, o posizionano aree velenose sul punto di partenza. L'attacco base è un colpo da cinque carte che colpiscono a raggiera frontale, ma vi è anche un grosso pugno, una freccia che trapassa i nemici, razzi, esplosioni ad area, trappole da posizionare a terra, buchi neri che attirano i nemici e via dicendo. La varietà di attacchi è ottima e di partita in partita vi è modo di sbloccare e trovare qualcosa di nuovo.
Il vero punto di forza di Dandy Ace, però, è legato all'equipaggiamento delle carte. Ogni carta può essere adottata come un attacco, oppure può essere utilizzata come potenziamento dello stesso. In questo modo si possono creare delle combo estremamente efficaci. Una delle nostre preferite, ad esempio, è la bolla esplosiva velenosa: usando l'attacco bolla esplosiva (che genera 4 bolle minori dopo l'esplosione) e sommando l'attacco nube velenosa, si può colpire un nemico e applicargli il veleno cinque volte in un colpo solo (bolla principale + 4 bolle minori).
Questo è solo un esempio, ma rappresenta il fulcro di Dandy Ace, nel bene e nel male. Le combinazioni e gli status alterati sono infatti fondamentali per avere la meglio sui nemici. La maggior parte delle volte, infatti, è assolutamente sconsigliato giocare di pura prepotenza ed è preferibile cercare di avere la meglio tramite giocate raffinate.
Dandy Ace pretende un approccio accorto: i nemici sono molti, i danni "normali" (ovvero senza il supporto degli status alterati) non sono sufficienti per avere la meglio e l'illusionista è più debole di quanto pensiate. Anche alla difficoltà minima, bastano 7-10 colpi per andare K.O. e se si rimane al centro di un gruppo si è praticamente spacciati. La soluzione è sfruttare la mappa aperta, ritirarsi in un punto di vantaggio (ad esempio il corridoio di accesso alla stanza dello scontro) e colpire dalla distanza creando combinazioni di effetti che causano effetti a catena (con anche 6 status alterati in un colpo solo).
Il "problema" è duplice: la schivata dispone di pochissimi frame di invincibilità e gli attacchi attivano un infinità di effetti grafici. Visto che per la maggior parte del tempo ci saranno anche gli orpelli visivi degli status alterati attivi, oltre che quelli degli attacchi nemici, in alcune situazioni lo schermo è puro caos: se si è nel mezzo, non si capisce più dove è Dandy Ace e quali attacchi siano in arrivo.
Dovere mantenere una strategia d'attacco più cauta non ci è dispiaciuto (di più, le combo sono spesso soddisfacenti), ma se pensate di giocare a Dandy Ace come se fosse Hades, potreste rimanere delusi.
Allontanandoci dai discorsi del sistema di combattimento, parliamo brevemente del lato "lite" di questo rogue-lite. Sconfiggendo nemici, otteniamo "frammenti", ovvero la valuta più importante del gioco che può essere spesa tra una mappa e l'altra (dove troviamo un luogo sicuro per curarci). I frammenti permettono di sbloccare cure aggiuntive o nuove carte e trinket (accessori che danno qualche vantaggio per la partita in corso, come più danni o capacità di vedere la mappa).
Queste ultime due categorie vanno però prima scoperte tramite i "progetti", anch'essi donati dai nemici e dai boss. Per darvi un punto di riferimento, abbiamo sconfitto per la prima volta il boss finale dopo circa 8 ore di gioco e a quel punto avevamo sbloccato il 50% delle carte e dei trinket, ma ci mancavano varie abilità molto costose in termini di frammenti. Battuto Lele, inoltre, si attiva la modalità Hard: i nemici sono più forti e le aree di cura diminuiscono, ma si ottengono più frammenti e l'avanzamento diventa quindi più rapido.
Conclusioni
Dandy Ace punta tutto sulla gestione delle abilità. La personalizzazione della build è molto intrigante e più volte vi ritroverete a soppesare quale sia la migliore combinazione di attacchi da usare, adattandovi alle carte a vostra disposizione. In modo regolare si sbloccano nuove carte, abilità e accessori che rendono il gioco sempre fresco. A livello stilistico è piacevole, anche se l'enormità di effetti grafici rischia di rendere tutto caotico. Nondimeno, giocare a Dandy Ace è soddisfacente e divertente: i fan dei rogue-lite dovrebbero di certo dare un'occasione al gioco (non dimenticate che potete prima provare la demo!).
PRO
- Ampie opzioni di personalizzazione delle build
- Il sistema di combo è soddisfacente
CONTRO
- Rischia di essere caotico