Days Gone non è stato trattato splendidamente dalla critica, e questo è un dato di fatto. È stato di uno di quei casi nei quali il successo di pubblico è generato quasi ed unicamente dal passaparola: sempre più persone hanno pensato di dargli una chance ed è indubbio che i ragazzi di Bend Studio siano stati bravissimi a raggiungere il cuore degli appassionati. Che il team stia lavorando su un secondo capitolo ci appare quasi scontato, ma nel frattempo non sono stati con le mani in mano e, in vista di PS5, Days Gone si aggiorna e porta con sé tutta una serie di miglioramenti interessanti, sulla falsariga di quanto fatto da Sucker Punch con Ghost of Tsushima. Vediamo come si comporta nella nostra recensione su PS5.
L'entroterra e gli zombie
Days Gone racconta una storia cruda. Lo fa non sempre splendidamente e forse anche dilungandosi troppo con una campagna che si arrovella su sé stessa e arriva alle fasi più interessanti dopo un periodo non indifferente di stanca. Nonostante questo si tratta anche di un gioco enorme: un open world sconfinato, caratterizzato dalla riproduzione di un America rurale e sporca come poche altre volte è stata rappresentata. Le "storie", così sono chiamate le missioni di Days Gone, raccontano in maniera esplicita la realtà di una vita fatta di stenti, del ritorno di qualcosa di molto vicino ad uno stato di natura dove un'apocalisse zombie ha rovinato tutto e abbassato il valore della vita ai minimi termini.
Seppure non stiamo parlando di un capolavoro senza tempo, probabilmente piagato anche da un mercato ormai ricolmo di titoli che sfruttano l'apocalisse zombie per raccontare una storia di dolore e sopravvivenza, Days Gone rappresenta comunque uno straordinario ritorno di Bend Studio alle produzioni tripla A e non possiamo che esserne contenti.
La patch PS5
Bend Studio è stato il primo tra i team a lanciare in questi giorni la sua patch dedicata a PlayStation 5. Sappiamo bene come la mole di zombie a schermo e le situazioni concitate non aiutassero il gioco a dare il meglio di sé su PS4: non a caso anche un rinvio di quasi un anno sulla tabella di marcia aveva evidenziato alcune problematiche nel gestire al meglio la mole tecnica su una console spremuta al suo limite.
Questa patch permette finalmente di dare respiro ad un'esperienza che necessitava davvero di una revisione dal punto di vista delle prestazioni, portando finalmente il frame rate a 60fps e introducendo una risoluzione dinamica che arriva fino al 4K e che, nella nostra esperienza di queste ore, ci è sembrata sufficientemente stabile. Questi cambiamenti sono così tanto evidenti nelle fasi in moto che risulta davvero difficile credere di aver digerito quelle sezioni su PS4. Proprio le parti in sella al proprio bolide erano infatti quelle più martioriate da una fluidità non costante e spesso al di sotto del sopportabile.
Tutti questi problemi sembrano ormai un ricordo molto lontano e a rendere il tutto ancor più interessante ci pensano anche i caricamenti, maledettamente ridotti rispetto alla prima uscita. Days Gone non ha mai brillato da questo punto di vista e, soprattutto quando si parlava di primo avvio, le attese toccavano tranquillamente il minuto. È pur vero che, come sempre più spesso accade per gli open world, si trattava di un unico caricamento in grado poi di evitare di far attendere ulteriormente i giocatori nel corso delle sessioni, ma ritrovarsi a dimezzarlo grazie all'SSD di Sony è una goduria che vale comunque la pena di essere vissuta. Come per Ghost of Tsushima questo cambiamento non è radicale e mette in luce come la vera rivoluzione esiste solo ed esclusivamente su quei titoli già pensati per la nuova tecnologia. Ciononostante rimane un dettaglio positivo non trascurabile e che aiuta a rendere la versione PS5 di Days Gone la migliore sul mercato.
Plus Collection
Se poi non fosse sufficiente tutto questo, potremmo divertirci a parlarvi di come questo titolo sia presente dal giorno di lancio della console anche per tutti i coloro i quali sono abbonati al PlayStation Plus. Non a caso, infatti, Sony ha deciso di inserire l'opera di Bend Studio tra i venti giochi disponibili al day one, riscattabili e giocabili senza alcun tipo di limite a patto di rimanere abbonati al servizio. Un ulteriore valore aggiunto per un titolo che, a distanza di tempo, potrebbe ancora regalare qualche gioia e del sano divertimento, vista anche la longevità e la mole di situazioni possibili da vivere.
Conclusioni
Days Gone si rifà il look su PS5 con una patch che ne aumenta la risoluzione, seppur in maniera dinamica; ne raddoppia il framerate e inoltre ne dimezza i caricamenti. Considerata anche la sua presenza sulla collection, si tratta senza dubbio di uno di quei titoli imprenscindibili per tutti i nuovi utenti PlayStation e magari anche tanti di quello che lo hanno vissuto e spolpato in passato. Le possibilità di questi ritocchi dedicati alla retrocompatibilità sono solo una delle grandi trovate di questa generazione e nulla vieta ai team di tornare nuovamente a rivedere quanto già di buono fatto, per aggiungere ulteriore carne al fuoco.
PRO
- Days Gone finalmente a 60fps
- La risoluzione dinamica si comporta abbastanza bene
- Anche qui forse qualche ritocchino agli effetti
- Compreso nella Plus Collection
CONTRO
- Volevamo un DLC
- Restano alcuni limiti dell'originale