In un panorama fumettistico, quello giapponese, fortemente legato a una manciata di opere che ancora oggi vengono puntualmente ristampate, apparentemente incapace di sfornare nuove serie davvero significative, il successo di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba rappresenta senza dubbio una piacevole eccezione.
L'opera creata da Koyoharu Gotouge, da cui hanno prontamente tratto un anime suddiviso in due stagioni, è stata infatti in grado di vendere oltre 150 milioni di copie e di piazzarsi al decimo posto nella classifica dei manga più popolari di sempre; tanto che ha sorpreso tutti la volontà dell'autore di chiudere la storia dopo appena quattro anni e ventitré tankobon.
Nella sua pur breve vita, Kimetsu no Yaiba ha comunque saputo crearsi una fanbase numerosa e appassionata, ed è senz'altro a essa che si rivolge il nuovo titolo per PC e console sviluppato da CyberConnect2, gli autori dei tie-in dedicati a Naruto. Sarà anche questo un grande successo? Ve ne parliamo nella recensione di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles.
Storia
La storia di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles segue in maniera piuttosto fedele gli eventi narrati durante la prima stagione dell'anime e il film Mugen Train, accompagnandoci nel corso di otto capitoli (nove, considerando il prologo) in cui faremo la conoscenza di Tanjiro Kamado, un ragazzo di montagna che un giorno trova la sua famiglia massacrata dopo l'attacco di un misterioso demone.
L'unica sopravvissuta alla strage è sua sorella minore Nezuko, che tuttavia è stata trasformata a sua volta in un demone: solo il provvidenziale intervento di Giyu Tomioka le impedisce di uccidere Tanjiro, che decide di sottoporsi a un durissimo allenamento per entrare a far parte della leggendaria Squadra Ammazzademoni e trovare un modo per farla tornare umana.
Questi episodi vengono mostrati nel gioco solo nella forma di sequenze flashback basate sui materiali della serie animata, visto che la campagna comincia proprio dall'allenamento del protagonista, affidato al vecchio maestro Sakonji Urokodaki, e alla prova finale che dovrà superare prima di sottoporsi all'esame per diventare un Ammazzademoni.
Temprato nel corpo e nello spirito ed equipaggiato con una spada del sole, l'unica arma in grado di tagliare la testa ai demoni, Tanjiro comincia dunque a cimentarsi con una serie di incarichi portandosi sempre dietro la sorella Nezuko, capace di rimpicciolirsi ed entrare in una cassa di legno che suo fratello porta agilmente in spalla, evitando così che la luce del giorno possa ucciderla.
Struttura
La schermata principale di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles consente di accedere allo story mode e alla modalità Scontro, nonché di sbloccare le ricompense usando i punti Kimetsu guadagnati fino a quel momento, sottoporsi a un addestramento, controllare l'archivio dei collezionabili ottenuti e cimentarsi con il tutorial.
La campagna, come già detto, è composta da otto capitoli e un prologo, ognuno suddiviso in una serie di stage accompagnati da cutscene visionabili successivamente per avere un quadro completo della trama. Sono inoltre presenti delle sfide speciali che si sbloccano al completamento di ogni atto, e che provano ad aggiungere sostanza a un comparto single player francamente povero di contenuti.
La durata dello story mode è infatti di appena quattro ore: troppo poco, specie considerando che i capitoli 6 e 7 sono caratterizzati rispettivamente da una manciata di cutscene e da un paio di minigiochi in stile rhythm game che ruotano attorno al nuovo allenamento a cui Tanjiro decide di sottoporsi per migliorare le proprie abilità e apprendere una potente tecnica di respirazione.
Peraltro la qualità stessa della campagna appare discutibile, con una formula che riprende i vari tie-in di Naruto ma punta su di una fase esplorativa estremamente basilare nelle meccaniche e nelle interazioni, in cui ci viene semplicemente chiesto di percorrere un tragitto, seguire eventualmente le tracce dei demoni e raggiungere di volta in volta l'obiettivo di turno per dare finalmente vita a un combattimento.
Completare la storia e le sue sfide speciali è necessario per poter sbloccare il roster completo dei personaggi disponibili nella modalità Scontro, che include tre differenti versioni di Tanjiro, due versioni di Nezuko, Zenitsu Agatsuma, Shinobu Kocho, Inosuke, Hashibara e Giyu Tomioka, nonché i vari Sabito, Makomo, Kyojuro Rengoku, Murata e Sakonji Urokodaki. Purtroppo mancano del tutto i demoni, sia quelli di base che i potentissimi luogotenenti di Muzan "Jacko" Kibutsuji.
Sempre a proposito del versus, è possibile affrontare un altro giocatore in locale, un personaggio controllato dalla CPU oppure un avversario online tramite partita classificata o personalizzata, quest'ultima con il matchmaking regolabile per zona geografica e la possibilità di sfidare direttamente i giocatori più bravi, elencati in una classifica.
Gameplay
Sul fronte del gameplay sono evidentissimi i riferimenti di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles alla serie Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm, segno che ai ragazzi di CyberConnect2 è stato chiesto semplicemente di replicare una formula che nel corso degli anni hanno saputo rifinire e arricchire, aggiungendo spessore agli scontri e inventandosi qualcosa per il contorno.
I combattimenti sono dunque quelli di un brawler tridimensionale classico, con il nostro personaggio (Tanjiro, Nezuko, Zenitsu, Inosuke e qualcun altro ancora, a seconda della situazione) che deve fronteggiare demoni man mano più forti, osservando le loro routine d'attacco e approfittando del momento giusto per affondare i propri colpi tramite combinazioni di base e mosse speciali regolate dall'immancabile barra dell'energia spirituale.
È possibile eseguire parate e schivate con ben poche limitazioni, spostarsi all'interno dello scenario (ristretto, nel caso dei combattimenti, rispetto all'ambientazione di partenza) per evitare le manovre dalla distanza e poi accorciare in un istante tramite lo scatto, cominciando a tempestare il nemico di fendenti e special fino ad attivare un semplice quick time event per decapitarlo e porre fine allo scontro.
Il repertorio degli avversari cambia anche di parecchio nel corso della campagna, con i demoni più forti che assumono diverse forme, ma il pattern che regola i combattimenti rimane fondamentalmente uguale, mostrando il fianco a un po' di ripetitività e a un grado di sfida tutto sommato banale. I nemici non si allontanano diventando sfuggenti in maniera frustrante, come accadeva nei giochi di Naruto, ma è una magra consolazione.
Il problema grosso è infatti rappresentato da ciò che sta attorno a questi combattimenti. Non si può parlare di una modalità avventura, perché la fase esplorativa di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles chiede unicamente di girare all'interno delle ambientazioni, talvolta ridotte a un'unica strada dritta, talvolta più intricate ma facilmente risolvibili, fino a raggiungere un punto d'interesse che fa partire la classica cutscene e quindi un nuovo scontro.
All'interno degli scenari le cose da fare sono davvero ridotte all'osso, figlie di un'interazione assolutamente superficiale e riempitiva: si possono raccogliere punti e oggetti qui e là e parlare con dei PNG, talvolta affrontare duelli inaspettati che, col senno di poi, saremmo stati contenti di vedere in una quantità maggiore, magari in combinazione con un qualche sistema di progressione.
Nella modalità Scontro il sistema di combattimento diventa senz'altro più interessante, grazie al tradizionale sistema a squadre (in questo caso limitato a due soli personaggi, uno principale e uno di supporto) che apre all'uso di manovre evasive e assist, nonché soprattutto alla possibilità di ricorrere alle spettacolari Ultimate, diverse per ogni personaggio, che usate con il giusto tempismo possono ribaltare le sorti di uno scontro.
Proprio il multiplayer online, pur con le già citate limitazioni in termini di roster e combattenti che sul campo si somigliano un po' tutti, potrebbe sul medio termine rappresentare l'ancora di salvezza di una produzione troppo striminzita nei suoi contenuti, che non riusciamo purtroppo a percepire come qualcosa di diverso da un tentativo di monetizzare sulla passione dei fan di Demon Slayer.
Grafica e sonoro
Senza dubbio l'aspetto più curato del gioco, la realizzazione tecnica del nuovo titolo di Cyberconnect2 può contare su di un eccellente uso del cel shading, tecnica che lo studio giapponese ha imparato a padroneggiare nel corso degli anni e che restituisce sempre ottimi risultati quando si ha a che fare con la trasposizione videoludica di un anime. I modelli poligonali dei personaggi sono dunque ottimi ed estremamente fedeli agli originali.
Gli scenari si muovono fra alti e bassi, e come detto sono spesso limitati nel design, ma quello di Asakusa spicca senza dubbio fra tutti per i suoi colori e la ricchezza visiva. Certo, alcune animazioni tradiscono un livello produttivo non proprio al top durante le sequenze di intermezzo e sono stati utilizzati alcuni espedienti per evitare di rappresentare specifiche scene, ma in generale il livello è alto e gli appassionati della serie non rimarranno delusi, anzi.
Sul fronte della spettacolarità delle cutscene il discorso è diverso e dipende chiaramente dal materiale originale, che nel caso di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba non raggiunge i picchi di devastazione su larga scala che abbiamo potuto ammirare in alcune sequenze di Naruto, e che il team diretto da Hiroshi Matsuyama ha saputo valorizzare così bene nei tie-in realizzati per Bandai Namco.
La versione PS4 del gioco, che abbiamo potuto provare su PS5, è limitata a 30 fps e soffre di qualche incertezza qui e là, ma SEGA ha garantito un upgrade gratuito per le piattaforme next-gen che consentirà di raddoppiare tale valore e godere di un'esperienza sostanzialmente più fluida. Il sonoro, infine, può contare su buone musiche e il doppiaggio in giapponese o in inglese, in tutti i casi con i sottotitoli in italiano.
Conclusioni
Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles è un tie-in graficamente molto fedele all'anime, caratterizzato da un eccellente uso del cel shading per i personaggi e da un paio di scenari notevoli, sebbene fortemente limitati nella struttura e nelle interazioni. Il sistema di combattimento del gioco è discretamente solido e guadagna punti nella modalità versus, pur al netto di un roster meno ricco e vario di quanto sarebbe stato lecito attendersi, ma il problema grosso di questa produzione sta nei contenuti, davvero troppo striminziti per giustificare il prezzo d'acquisto.
PRO
- Storia coinvolgente, gran bei personaggi
- Ottima grafica in cel shading, cutscene spettacolari
- Sistema di combattimento collaudato
CONTRO
- Campagna davvero troppo breve
- Fasi esplorative estremamente lineari e limitate
- Il rapporto fra prezzo e contenuti non convince