Meglio gli agenti?
Ouendan non è però passato indenne dalle forche caudine della conversione, anzi; evidentemente ritenuto “troppo giapponese” per i palati occidentali, il gioco originale è stato praticamente completamente riscritto, mantenendo intatta solamente la meccanica di fondo. Il capostipite dagli occhi a mandorla ruotava infatti attorno ad un trio di studenti/ballerini, capaci tramite la danza di risolvere autentici drammi esistenziali di tutta una serie di assurdi personaggi. Come definire altrimenti un ragazzo impossibilitato dal fare i compiti a casa per il baccano provocato dai propri familiari, o ancora un talentuoso violinista bloccato da un problema intestinale proprio sulla strada per un suo importante concerto? Queste scenette divertentissime quanto demenziali, rappresentate tramite vignette in puro stile manga, costituivano il teatro dei 14 livelli di Ouendan; questi ultimi venivano inoltre esaltati da altrettanti brani musicali j-pop assolutamente irresistibili, e fondamentali nel creare il quadretto complessivo che ha determinato il successo della produzione Nintendo. Ma come dicevamo qualche riga fa, limitarsi a tradurre gli incomprensibili ideogrammi avrebbe probabilmente ristretto ulteriormente il bacino d’utenza di un gioco già di per sè piuttosto settoriale. E’ stata quindi scelta una strada alternativa, basata sulla totale revisione tanto dei personaggi principali quanto degli scenari disponibili; da tale decisione è nato Elite Beat Agents, praticamente un seguito di Ouendan, o meglio un episodio parallelo. Gli agenti del titolo, tre per la precisione, sono stavolta gli eroi destinati a viaggiare per il mondo col compito di porre fine ai problemi di una serie di disperati personaggi. Malgrado siano cambiati i protagonisti, fortunatamente non è cambiato il metodo per compiere le missioni, ovvero la danza; non certo un ballo normale, sia chiaro, ma autentiche coreografie complesse e articolate da fare invidia a Enzo Paolo Turchi. E del tutto nuove sono quindi anche le storie che fanno da cornice al gioco, assolutamente assurde anche in questa occasione. Ecco quindi una baby sitter che chiede al suo fidanzato di aiutarla con alcuni pestiferi bambini, o Leonardo da Vinci impegnato a cercare di far colpo su Monna Lisa, o ancora un cagnolino disperato perchè, dopo essersi appisolato su un furgone, si è poi svegliato a centinaia di chilometri da casa. Il risultato è semplice: giocare ad Elite Beat Agents significa restare con un perenne sorriso stampato in faccia, destinato spesso a sfociare in grasse risate di fronte agli stacchetti più assurdi.
Tracklist
Walkie Talkie Man - Steriogram
ABC - Jackson Five
Sk8er Boi - Avril Lavigne
I Was Born to Love You - Queen
Rock This Town - Stray Cats
Highway Star - Deep Purple
Y.M.C.A. - Village People
September - Earth, Wind and Fire
Canned Heat - Jamiroquai
Material Girl - Madonna
La La - Ashlee Simpson
You're the Inspiration - Chicago
Survivor - Destiny's Child
Without a Fight - Hoobastank
Believe - Cher
Let's Dance - David Bowie
Jumpin Jack Flash - Rolling Stones
Makes No Difference - Sum 41
The Anthem - Good Charlotte
Agents are go!
Il gameplay è rimasto praticamente invariato rispetto ad Ouendan; in pratica, lo scopo è toccare con il pennino dei cerchi numerati a ritmo di musica. Fortunatamente l’impresa è semplificata dalla presenza di cerchi più grandi attorno ai primi, che si stringono fino a sovrapporsi alla loro circonferenza. Quello è il momento esatto per colpirli con la stylus. Non mancano anche piccole variazioni sul tema, come sfere da toccare seguendole nel loro percorso rotolante o ruote da girare rapidamente, ma il succo è fondamentalmente questo. Semplice quindi, immediato, ma non per questo privo di un particolare spessore determinato sia dalla difficoltà crescente, sia dalla possibilità di ripetere i livelli per ottenere un punteggio e una votazione superiori. Nel complesso quindi il quadro di Elite Beat Agents finora è positivo; nonostante abbia perso uno spicchio di carisma e di assurdità tipica della chiave fortemente nipponica di Ouendan, la trasposizione occidentale è comunque stata meno dolorosa del previsto, e la maggior parte delle storie dei 19 livelli sono caratterizzate da trame assolutamente deliranti. Dove purtroppo la produzione Nintendo accusa però maggiormente il colpo nel processo di internazionalizzazione è nel comparto musicale, ovviamente privato degli ottimi brani j-pop sostituiti da tracce più vicine al gusto del grande pubblico. Se alcune scelte appaiono quindi ben poco criticabili, come ad esempio la adattissima YMCA dei Village People, non si può certo restare entusiasti di fronte alle note di Sk8er Boy di Avril Lavigne, Survivor delle Destiny’s Child o Makes no Difference dei Sum 41. Risulta inoltre essere particolarmente strana la mescolanza tra brani pop attuali e canzoni di tutt’altra classe di svariati anni fa (vedi tracklist), con un risultato finale più simile ad un minestrone che ad una lista dotata di un filo comune. Un difetto che comunque incide solo minimamente su un prodotto di grande spessore, con una profondità inaspettata che si amplifica ulteriormente grazie alla componente multiplayer fino a 4 giocatori.
Commento
Elite Beats Agents fa un ottimo lavoro nel portare in occidente il fantastico ma troppo nipponico Ossu! Tatakae! Ouendan!, adattando la formula originale ai gusti del resto del mondo senza stravolgere la brillante meccanica di gioco e la incredibile demenzialità delle tematiche trattate. Gli unici difetti che ne intaccano leggermente il valore finale sono fondamentalmente legati alla meno intrigante caratterizzazione degli agenti protagonisti rispetto agli studenti di Ouendan, e soprattutto ad una tracklist poco coesa con sè stessa e svilita da una manciata di brani qualitativamente davvero mediocri. Malgrado tali piccoli passi falsi, e nonostante il fattore novità di Ouendan sia ormai svanito, Elite Beat Agents resta uno dei migliori giochi disponibili per Nintendo DS senza ombra di dubbio.
Pro
- Incredibilmente divertente
- Profondo e dall’elevata rigiocabilità
- Originale
- Ha perso qualcosa rispetto ad Ouendan
- Tracklist discutibile
La massificazione del mercato dei videogiochi ha portato con sé, tra le tante cose, anche l’ampliamento dei generi ritenuti “degni” di essere adattati e distribuiti fuori dal paese del Sol Levante. E così mentre un tempo ricorrere all’ importazione era una autentica necessità per chiunque volesse poter godere di prodotti etichettati come poco “commerciali”, oggi anche in occidente è la norma trovare tra gli scaffali dei negozi anche giochi meno convenzionali, caratterizzati da meccaniche bizzarre o variazioni sul tema dei filoni più classici. Eccezione è stato Ossu! Tatakae! Ouendan!, rythm game per Nintendo DS che, pur non avendo mai visto la luce fuori dal Giappone, ha costituito un autentico piccolo fenomeno spingendo tanti possessori della console Nintendo a fare i conti con ideogrammi incomprensibili pur di poter apprezzare tale gioiello. Evidentemente stupita del successo raccolto, Nintendo ha quindi ben pensato di cambiare i propri piani e portare la fatica del team Inis anche dalle nostre parti.