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Everblue

Arika ci porta alla conquista delle profondità marine!

RECENSIONE di La Redazione   —   08/01/2003
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Mare, profumo di mare...

E' un incubo a spingere il giovane Leo all'esplorazione dei fondali delle acque dell'isoletta di Daedalus, meta obbligata per gli appassionati dell'immersione: la scomparsa dell'amico Cao nelle rovine sommerse della città di Geneapolis è tragicamente rivissuta nel sonno da Leo, che intende svelarne i misteri a tutti i costi. Inizia così, con l'aiuto del fedelissimo Marco, la nostra carriera di esploratori del mare. L'impatto iniziale potrebbe risultare scoraggiante: le prime immersioni consentono soltanto il recupero di piccoli oggetti perduti sul fondo del mare, dato che la durata della nostra permanenza sub-acquea si rivela molto breve, così come è scarsa la nostra resistenza alla pressione esercitata alle varie profondità. I fondali, peraltro, non spiccano per cura e dettaglio, e probabilmente non stupiranno granché i vostri occhi, magari abituati a spettacoli grafici di ben altra consistenza. Tuttavia non è il caso di perdersi d'animo, visto che in breve tempo le nostre abilità cresceranno e, con il denaro ricavato dalla vendita dei vari oggetti recuperati, potremo equipaggiarci in modo adeguato per le nostre immersioni sempre più professionali. Armati di sonar, sarà ora possibile allontanarci sempre più dal porto di Daedalus e scoprire i tesori e i segreti nascosti dal mare e dai suoi relitti inabissati, tra pesci chirurgo e squali. Per carità, non fatevi trarre in inganno dalla fauna numerosa: la componente action del gioco si attesta sempre su livelli molto bassi. Si può infatti affermare che Everblue abbia manifeste intenzioni simulative, che si traducono in una costante lentezza e in una vaga goffaggine (nonostante l'ausilio delle pinne) nei movimenti di Leo, impediti dalla pesantezza dell'equipaggiamento, ovviamente accentuata dall'acqua. Spontaneamente sorge un dubbio, vale a dire fino a che punto il giocatore subirà l'inesorabile fascino dell'esplorazione subacquea senza badare alla piattezza-lentezza dell'azione, alla scarissima interagilbilità con gli ambienti, accettando questo realistico (e noioso) compromesso. Forse gli unici a portare a termine l'avventura senza uno sbadiglio saranno gli appassionati di questa insolita disciplina sportiva.Già, perché, occorre precisarlo, Everblue vi impegnerà parecchio. Oltre infatti a portare alla luce i misteri della scomparsa di Cao, è possibile accogliere le richieste dei vari abitanti di Daedalus, che ci ricompenseranno con monete che li raffigurano. Infine, con il progredire dell'avventura, sarà concessa a Leo l'ulteriore facoltà di scattare fotografie mediante la pressione di R2, con annessa la possibilità di creare veri e propri album che, se apprezzati nel villaggio, daranno accesso ad inediti bonus.

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Tecnicamente parlando

Tecnicamente il titolo si attesta su livelli discreti: curati e molto ispirati gli interni dei relitti, da dimenticare invece fondali sabbiosi e barriere coralline, che soffrono peraltro di un fastidioso flickering. Le textures sono generalmente di buona fattura anche se, vista la vastità degli ambienti, non possono di certo vantare una varietà da primato. La simulazione della luce sottomarina non spicca di certo per realismo, mentre è davvero buona l'illuminazione della torcia utile nell'esplorazone delle navi inabissate, così come le ombre di pesci e degli altri elementi degli scenari. Everblue di certo non è cosmeticamente sgradevole, tuttavia non costituisce nemmeno una valida dimostrazione delle potenzialità dell'hardware Sony. Decisamente anonima la controparte sonora, con effetti accettabili e musiche midi di basso profilo.

Commento

In definitiva, Everblue non è di certo un pessimo titolo, anzi, sviluppa in modo sufficientemente curato un concept molto originale. Tuttavia le sue ambizioni simulative rendono il ritmo di gioco molto lento, il che probabilmente non gli garantisce grande appetibilità. Inoltre, se non si è alla ricerca di un gioco frenetico, occorre segnalare che su Ps2 la presenza di alternative notevoli non manca affatto. Se invece siete proprio appassionati di ricerche sottomarine, buttatevi pure su Everblue, che nel genere è proprio l'unico. A voi la palla.

Pro
+Tecnicamente discreto
+E' un'idea originale
+Buona longevità

Contro
+Ritmo lento
+E' una simulazione di esplorazione marina
+Praticamente assente il fattore "sfida"

Everblue
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Commento

Tocca ad Everblue lo scomodo compito di far dimenticare all'utenza Playstation 2 il pessimo lavoro svolto da Arika nello sviluppo di Street Fighter EX3. Sebbene l'impresa sia disgraziatamente ardua, Everblue sembra poter avere le carte in regola per riuscirci. E' ora di diventare Leo Delphino e di lanciarci alla ricerca dei tesori nascosti nelle profondità marine.