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Football Manager Campionato 2005 Pro Edition

Il ritorno del manageriale!

RECENSIONE di La Redazione   —   09/02/2005
Football Manager Campionato 2005
Football Manager Campionato 2005
Football Manager Campionato 2005 Pro Edition
Football Manager Campionato 2005 Pro Edition

“In difesaa!”

Alla fine della musichetta iniziale ci si trova dover navigare tra molte schermate prive di alcun suono di sottofondo. Visto il tempo che si perde qualche traccia sonora non avrebbe guastato (a parte quella delle vittorie non c’è altro). Mah! Se nei menù questo particolare non conta molto, nella simulazione della partita il discorso cambia: non è presente alcun tipo di commento da parte di cronisti virtuali. Si sente solo un pubblico totalmente ripetitivo, qualche verso proveniente dai giocatori e il rumore della palla calciata. Per aggiungere un tocco in più si sente la voce della vostra controparte che urla quando impartite ordini alla squadra. Tutto qui.

Football Manager Campionato 2005 Pro Edition
Football Manager Campionato 2005 Pro Edition

“Facciamo fifty-fifty?”

Il multiplayer si limita a due giocatori: in questo caso scelte le due squadre i partecipanti alternano la gestione delle stesse a turno, modalità che porta via diverso tempo e che sarebbe stata interessante da implementare almeno via rete (per far si che entrambi possano gestire contemporaneamente il tutto). Non esiste alcun tipo di collegamento ad Internet, neanche per entrare in una statistica dei migliori calciatori. Comunque il gioco con un amico rende aumenta la sfida anche se una squadra più forte pesa lo stesso sulla gestione. Come già accennato è stata eliminata la possibilità (presente su console) di connettersi alla grande rete per aggiornare il calcio mercato; per compensare questo taglio sono state aggiunte ulteriori squadre.

Commento

Football Manager Campionato 2005 Pro Edition arriva sul mercato contemporaneamente ad altri due titoli simili: Total Club Manager 2005 di EA e il Football Manager di Sega. Purtroppo il gioco gode di una realizzazione tecnica piuttosto bassa, che penalizza non poco il diretto confronto con la concorrenza. Guardando al lato del divertimento e delle possibilità offerte ci si trova comunque di fronte ad un titolo che pecca di alcune mancanze e che si dimostra meno manageriale degli altri; il pilastro portante sta nella gestione della squadra e dello stadio (che comunque non offre troppe modifiche se non l’acquisto di uno nuovo) ma la realizzazione delle partite e l’interazione con esse non aumenta l’interesse per un gioco che appare vecchio in partenza. Consigliato a chi vuole avvicinarsi ai manageriali in modo tranquillo e senza aspettarsi grandi cose. I fanatici o chi ha già giocato con i titoli EA o Sega si tengano alla larga!

    Pro:
  • Schermate di navigazione semplici
  • Moltissime squadre di A e B per otto paesi
  • Buona gestione della squadra
    Contro:
  • Comparto grafico povero
  • Nessun tutorial o guida
  • Mancanza di approfondimenti manageriali

Allenati che poi ti alleno...

Anche quest’anno Codemasters ci propone una nuova versione del suo manageriale di calcio, giunto al suo quinto anno di vita. Il gioco si batte sullo stesso campo del concorrente Total Club Manager 2005 di EA. Chi vincerà lo scontro? Dopo il lungo caricamento iniziale (si premette subito che è necessario un giga di Ram per velocizzare le operazioni di swap e calcolo) si accede ad un menù dove è possibile cominciare una nuova partita-carriera, vederne una d’esempio, osservare i migliori punteggi, caricare i salvataggi e modificare le opzioni. Già da qui si intuisce di trovarsi di fronte ad un gioco piuttosto semplice in termini di qualità visiva ma che vuol fare delle opzioni il suo punto di forza. La selezione della squadra (sono presenti tutti i maggiori campionati, incluso quello olandese) avviene tramite una triste schermata che ci mostra le maglie (ovviamente senza alcun tipo di sponsor) e dove si impostano il paese e la serie (A o B). Quindi sarà richiesto se occuparsi di tutti i parametri che un club comporta o se dedicarsi solo alla parte finanziaria. E’ possibile inoltre giocare con un altro avversario umano, alternando la direzione delle due squadre.

si intuisce di trovarsi di fronte ad un gioco piuttosto semplice in termini di qualità visiva

Football Manager Campionato 2005 Pro Edition
Football Manager Campionato 2005 Pro Edition

Nessuno allo stadio...

La gestione del gioco funziona in modo simile a Windows: si clicca sul pulsante principale e si apre un menù a tendina tramite cui si accede a numerosi altri sottomenù divisi per argomento. Quando si vuol passare ad un’altra finestra, quella appena visualizzata viene ridotta sulla taskbar è non è più possibile chiuderla; a seconda di quante ne aprite queste prendono man mano il posto delle altre. Il pulsante “indice” permette di scegliere tra sette possibilità: il calendario, la società (da qui si tengono d’occhio i collaboratori e gli sponsor), le finanze, il calciomercato, le informazioni, il computer portatile (su cui si ricevono delle e-mail) e la squadra (con le varie statistiche, tattiche, gli allenamenti, ecc.). Football Manager non funziona con un sistema a punti ma a percentuali, basandosi soprattutto sulla gestione della squadra e sui guadagni effettuati. Il sistema delle e-mail appare meno invasivo di quello già visto in Total Club 2005 ma risulta poverissimo e privo di informazioni adeguate. In pratica dopo ogni giornata si apre un’orrida finestra (che vorrebbe ricordare Outlook) in cui si leggono i messaggi dei collaboratori: stranamente quando vi viene fatta una domanda (la cui risposta è “Si” o “No”) e si risponde in modo negativo la mail viene cancellata, senza possibilità di tornare a leggerla. A differenza del gioco EA (in cui lo schermo era letteralmente invaso da pulsanti e scritte) le schermate qui appaiono meno confusionarie ma anche più spartane (spesso ridotte all’osso) e si nota che le possibilità sono minori rispetto al titolo citato. Inoltre, nonostante la più marcata semplicità (che potrebbe piacere ai neofiti) manca un tutorial o una guida per seguire al meglio il tutto e il giocatore si trova abbandonato a se stesso. Non esiste una progressione di ogni parametro o un semplice tasto “avanti” per una gestione controllata di tutto. Il titolo deriva da una conversione da console evidentemente rivolta alla più ampia fetta di pubblico possibile e quindi i programmatori hanno cercato di semplificare il tutto aggiungendo poco più alla versione pc, cambiata leggermente nel titolo, con la dicitura “Pro”. Se quel pro sta per “professional” qualcuno ha esagerato. In realtà sono state aggiunte solo delle squadre minori per un totale che dovrebbe essere di ottocento; ma sinceramente sembra una cifra ottimistica. Addirittura è stato eliminato il sistema di aggiornamento online del calciomercato, un’idea interessante che su console si è dimostrata interessante! Misteri della programmazione…

Football Manager Campionato 2005 Pro Edition
Football Manager Campionato 2005 Pro Edition

permette di utilizzare i moduli delle squadre che hanno fatto storia: dall’Italia dell’82 al Milan del ’90

Tattica Ita '82

Navigando nei menù ci si accorge che le opzioni disponibili non sono poi moltissime, in particolare non si da molto peso all’assunzione di personale se non per quanto riguarda gli osservatori: questi servono per valutare gli acquisti nel calciomercato o per avere relazioni pre-partita sugli avversari. La cosa però si riduce sempre ad una descrizione brevissima del tipo “bravo”, “Gioco di squadra buono” e via così senza alcun approfondimento o storia. Come a sottolineare l’incompetenza di questi personaggi appare un tasto nelle tabelle con scritto “licenzia osservatore” ma nonostante la voglia sadica di farlo non si può sperare in assunzioni migliori. La sezione squadra invece si rivela ben fatta: la selezione “tattiche” (per tutti o per giocatore singolo) offre diverse varianti e permette di utilizzare i moduli delle squadre che hanno fatto storia: dall’Italia dell’82 al Milan del ’90. Gli allenamenti possono anch’essi essere modificati per tutti o per i soli giocatori: di questi i vari parametri sono visti sottoforma di percentuale che col progredire del campionato possono variare anche in modo marcato a seconda di successi, fallimenti, umore, ecc. Le partite si possono affrontare in due modi: con la visuale 3D e quindi partecipando con ordini e sostituzioni oppure nella modalità 2D, che si rivela essere un’immagine di uno stadio con il tempo che scorre e come unica possibilità quella di sostituire i giocatori. Tralasciando la seconda (che serve come terno al lotto) nella partita tridimensionale è possibile “urlare” dalla panchina i comandi ai giocatori: tramite la pressione dei tasti F1, F2, ecc. si daranno le direttive quali pressing, contropiede, difesa, gioco a centrocampo, ecc. per un sistema che tutto sommato funziona. In caso di vittoria non succede niente di rilevante, perciò scordate la Gazzetta dello Sport che appare in Total Club. Notizie importanti o schermate interessanti si avranno solo a fine campionato o in rare altre occasioni.

Amico Uligano…

L'orrido sistema di e-mail
L'orrido sistema di e-mail

Definire la parte grafica “spartana” sarebbe un eufemismo…Avviato il gioco ci troviamo di fronte a menù grigi e spogli, con alcune tristi scelte grafiche che ricordano titoli usciti eoni fa. Schermate statiche poco attraenti, sistema a finestre pessimo, rari casi con scritte scorrevoli che scimmiottano il più blasonato Total Club di EA. Di buono c’è che è possibile cambiare gli sfondi accedendo alla cartella del gioco tramite Gestione risorse (non è possibile modificarli quando si è avviata la partita) ma per il resto la maggior parte di ciò che appare a video dimostra poca cura. Il lato tridimensionale invece è discreto, con i giocatori dotati di fattezze (a livello di viso) molto simili a quelle dei giocatori reali. Le animazioni invece sono invece altalenanti: durante la partita vi sono alti e bassi ma il tutto tendente a poche variazioni. Gli stadi invece sono realizzati bene, sulla falsariga di quelli reali e dotati del solito pubblico (variabile a seconda dell’affluenza) di sagome in cartone. È possibile vedere il gioco in corso da sole tre angolazioni che comunque fanno il loro dovere (anche se non permettono di osservare i particolari). Purtroppo anche il 3D viene minato da alcune scelte incomprensibili: le partite si svolgono con il tempo accelerato, con l’unica possibilità di decelerare in parte lo scorrimento, quindi niente tempo reale (ok, non è fondamentale però…) e un misterioso effetto rallentamento nei tiri del pallone. Volendo si possono vedere i nomi dei giocatori e la scia della sfera (peraltro inutile) ma nel complesso la ripetitività porta a stancarsi presto nell’osservare gli incontri. La grafica resta fissa in 800x600 senza possibilità di modifiche grafiche, a parte le ombre. Tutto ciò penalizza ulteriormente quel poco di buono presente.