L'Italia è sempre più attiva nel mondo dei videogame: a testimoniarlo sono le uscite di quest'ultimo periodo, con giochi come Eldest Souls, ITALY. Land of Wonders e Cuccchi. Oggi invece, è finalmente disponibile FORECLOSED, un'avventura cyberpunk che punta tutto su uno stile da graphic novel. Antab Studio ha saputo colpire nel segno?
Scopritelo nella nostra recensione di FORECLOSED.
La storia di Evan Kapnos
FORECLOSED racconta la storia di Evan Kapnos, un dipendente della Securtech, azienda tecnologica che, durante la notte precedente all'inizio del gioco, è fallita. La bancarotta, però, non ci lascia solo senza lavoro, ma anche senza un'identità. Nel mondo cyberpunk di FORECLOSED, ambientato nell'anno 2084, ogni persona è legata agli impianti cibernetici del nostro corpo e ha un prezzo: il debito è a carico dei nostri datori di lavoro e il loro fallimento è anche il nostro.
Purtroppo, perdere l'accesso alla propria identità significa non poter uscire dalla città e non poter vedere il volto delle persone di fronte a noi. Un dramma, chiaro, ma non grave quanto il fatto che appena usciamo dal nostro appartamento per andare verso il tribunale - come ci è stato ordinato di fare - veniamo quasi uccisi. Ci salviamo solo perché ci viene attivato un firmware sperimentale, che amplifica i nostri sensi e ci permette di schivare un proiettile.
Da qui parte un'avventura che ruoterà attorno al valore dell'identità personale, alla disumanizzazione che subiamo di fronte alla burocrazia e ad una società ossessionata dalle regole, nel mentre sullo sfondo le multinazionali portano avanti i propri interessi.
Non vogliamo ovviamente scendere troppo nel dettaglio sugli eventi principali della trama o, per meglio dire, è molto meglio se non lo facciamo, perché FORECLOSED è decisamente breve. L'intera avventura dura circa due ore e mezza (in parte è in funzione del livello di difficoltà scelto) e nel corso della vicenda cerca di toccare fin troppi temi per le proprie possibilità. La brevità, in sé e per sé, non è mai negativa, ma FORECLOSED avrebbe giovato di un minutaggio superiore o di una trama meno strutturata e più concentrata su pochi ma densi dettagli. Così com'è, invece, l'opera di Antab Studio arriva ad una conclusione veramente affrettata, lasciando in sospeso gli esiti di alcuni personaggi.
Il gameplay da sparatutto
FORECLOSED non è un'avventura narrativa fondata sulla pura trama, anzi, è prima di tutto uno sparatutto in terza persona. Il nostro protagonista dovrà continuamente farsi largo tra orde di scagnozzi pronti a farci la pelle e per difendersi avrà degli impianti potenziati e un'arma speciale.
Kapnos sale di livello man mano che sconfigge nemici e trova collezionabili. Il level up gli permette di ottenere punti abilitàche possono essere spesi per sbloccare perk per l'arma. Di base si tratta di una classica pistola (con munizioni infinite), ma può essere trasformata in una mitraglietta o in un revolver ad alto calibro, potente ma meno preciso sui colpi consecutivi. Inoltre si possono sbloccare munizioni in grado di superare le protezioni nemiche. Queste abilità possono essere attivate o disattivate e, mentre sono equipaggiate, causano un surriscaldamento dei nostri chip. Lo stesso avviene usando alcune abilità psichiche, come la possibilità di lanciare oggetti, creare una barriera e sollevare nemici per bloccarli ed esporli ai nostri colpi.
FORECLOSED ci dà vari strumenti per avanzare nel gioco, ma nel complesso il sistema di combattimento non funziona alla perfezione. Soprattutto a difficoltà massima e nelle fasi iniziali, la tattica più efficace è scegliersi un punto sicuro e sparare qualche colpo preciso, mettendosi di nuovo al coperto nel caso in cui si stiano subendo troppi danni, attendendo di recuperare la vita. Si crea quindi una banale guerra di trincea, con i nemici che non si muovono dalla propria posizione e noi che li eliminano uno a uno in modo ordinato, cercando di non surriscaldare i chip e di non finire KO.
Ai combattimenti si aggiungono alcune fasi stealth strutturalmente molto semplici. Tranne che nelle sezioni iniziali (durante le quali non abbiamo ancora una pistola), per gran parte del gioco non è obbligatorio tentare di agire furtivamente, si tratta solo di una possibilità aggiuntiva che ci permette di sfoltire i nemici prima di iniziare a sparare.
A chiudere il cerchio vi saranno delle componentipuzzle all'acqua di rose, nelle quali dobbiamo perlopiù trovare, tramite un radar, delle scatole energetiche nascoste nei muri, per aprire diverse porte bloccate.
Pur essendo breve, FORECLOSED ripete troppe volte sezioni molto simili tra loro. Non si arriva al punto di annoiarsi e abbandonare il gioco, sia chiaro, ma qualche trovata aggiuntiva non avrebbe guastato, soprattutto considerando le potenzialità dello stile grafico e registico scelti dagli sviluppatori.
Arte da graphic novel
Il grande punto di forza di FORECLOSED è la sua struttura artistica da graphic novel. L'intera vicenda è costruita come se il nostro schermo fosse una pagina sulla quale appaiono le vignette. Si tratta di una scelta registica molto interessante, ben realizzata a livello visivo e in grado di rendere l'intera vicenda molto più piacevole. Grazie alla presenza di più vignette, che possono anche sovrapporsi, possiamo vedere ogni scena da più punti di vista, con piccole sezioni dello schermo che zoomano sui dettagli più importanti.
Spesso, inoltre, il punto di vista passa dall'essere in terza persona a una visuale dall'alto o isometrica o laterale. Tutte queste sezioni sono di solito di pura esplorazione: sfruttarle anche durante le fasi di gameplay avrebbe permesso di mescolare le carte in tavola e rendere il tutto meno ripetitivo.
Parlando poi della pura realizzazione tecnica, facciamo un plauso a Antab Studio: il cel shading di FORECLOSED è semplice, ma ben realizzato e si sposa a meraviglia con l'idea di una graphic novel. Non mancano poi delle vere e proprie onomatopee a schermo legate alle nostre azioni (sparare, lanciare oggetti...). Una cosa è certa: FORECLOSED è uno dei giochi dallo stile più interessante che abbiamo giocato recentemente.
Versione Nintendo Switch
La nostra prova è avvenuta principalmente su PC, ma abbiamo avuto modo di testare anche la versione Nintendo Switch. Le differenze tra le due edizioni sono ovviamente puramente tecniche: su computer la risoluzione e il frame rate sono maggiori. Pur non essendo un gioco che punta al dettaglio, su PC FORECLOSED propone un'immagine più pulita, sia grazie alla maggiore risoluzione sia grazie a un effetto aliasing praticamente nullo (che è invece presente su Switch). L'azione di gioco risulta godibile anche con il controller, grazie a una mira automatica sempre sul pezzo (potete regolarla nelle opzioni, comunque).
Conclusioni
FORECLOSED è un'avventura contenuta e piacevole. Il suo vero punto di forza è lo stile da graphic novel, ben realizzato e in grado di donare al gioco alcune sezioni molto piacevoli. L'azione, lo stealth e le mini fasi da puzzle game però non convincono fino in fondo. La trama dà inoltre l'impressione di essere fin troppo affrettata e, quando sembra di essere giunta al fulcro della vicenda, sopraggiunge il finale. FORECLOSED è un gioco chiaramente realizzato con passione, ma questo non basta per renderlo un titolo imperdibile.
PRO
- Stile da graphic novel di impatto
- Su PC è visivamente piacevole
CONTRO
- L'azione di gioco prosegue senza guizzi
- La trama è affrettata