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Fruit Ninja 2, la recensione: si torna a tagliare frutta

Dopo tanto tempo torniamo ad affettare frutta con Fruit Ninja 2, vediamo come si ripropone nella recensione su iOS

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   25/11/2020
Fruit Ninja 2
Fruit Ninja 2
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Sembra passato un secolo dal 2010 e dal punto di vista tecnologico in effetti è così, eppure alcune idee possono continuare a restare valide sul fronte dei videogiochi anche a distanza di ere, come dimostra la recensione di Fruit Ninja 2. L'ultima decade ha visto un'esplosione e una trasformazione totale del panorama mobile, ha visto passare trend e mode, generi affermarsi e decadere nel giro di pochi mesi, ma stranamente Fruit Ninja è rimasto sempre al di fuori di tutto questo, restando fermo al suo primo capitolo, aggiornandosi con integrazioni ed eventi speciali ma senza volersi reinventare per tornare a competere in un ambiente fondamentalmente diverso. Bisogna pensare che il titolo Halfbrick è arrivato nel 2010: in quell'epoca Candy Crush Saga non esisteva ancora, FarmVille andava alla grande ed emergevano i primi fenomeni mobile sul piccolo (per gli standard di adesso) schermo del neonato iPhone 4, tra i quali un posto d'onore venne subito conquistato da Fruit Ninja, in quelle prime sperimentazioni di gameplay incentrato sugli utilizzi più elementari del touch screen. Considerando dove siamo arrivati, con le esperienze videoludiche più avanzate come quelle presenti anche su Apple Arcade, è comprensibile che la serie non abbia trovato molti sbocchi ma proprio per questo incuriosisce particolarmente questo nuovo capitolo.

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Quali nuove idee geniali saranno state elaborate per rilanciare una formula arcaica come quella dell'originale? Che ardite commistioni di elementi e ibridazioni di gameplay avranno escogitato in Halfbrick? Ebbene... in effetti, nessuna, a onor del vero. Fruit Ninja 2, nel pieno dell'azione, si presenta esattamente come l'originale di dieci anni fa, con la necessità di tagliare i frutti al volo strusciando come ossessi il dito sul touch screen, ora come allora senza stare troppo a prendere la mira o andare per il sottile, a dirla tutta. Il lavoro svolto da Halfbrick su questo seguito riguarda più un arricchimento marginale dell'esperienza di gioco, ampliando le varie modalità, migliorando grafica ed elementi tecnici e aggiungendo qualcosa in più tra spade e abilità speciali, ma lasciando sostanzialmente intatto il nocciolo del gameplay originale. Cosa che da una parte garantisce la sicurezza di una meccanica di gioco funzionante e ben rodata ma dall'altra parte, ovviamente, elimina qualsiasi fattore di originalità e sorpresa.

Tagliatori di frutta

Il grande successo del primo Fruit Ninja derivava anche dalla capacità di costruire il gameplay interamente intorno all'interfaccia utente: in un periodo in cui i videogiochi mobile erano ancora acerbi, cercando spesso di trasferire esperienze console in un contesto portatile e scontrandosi, nel mentre, con l'enorme scoglio del sistema di controllo, Halfbrick insieme a pochi altri riuscì a imporsi mettendo proprio il difficoltoso touch screen al centro dell'esperienza e costruendoci il gioco intorno. Il successo fu travolgente, anche perché all'intuitività dei controlli si sommava la possibilità di effettuare partite veloci con sessioni al volo, adeguandosi perfettamente a quella che sarebbe diventata la fruizione standard di molti videogiochi in formato mobile. Fruit Ninja 2 arriva in un'epoca ormai di maturità del medium anche su questi dispositivi, eppure dimostra come la sua meccanica basilare sia sempre fresca e apprezzabile, grazie anche alla particolare formula derivata dalla vivace ambientazione e dallo stile grafico adottato. Di fatto, c'è qualcosa di estremamente soddisfacente nel tagliare al volo vari tipi di succosi frutti e vederli scoppiare o dividersi perfettamente in base al nostro taglio e tutto questo è rimasto invariato a distanza di dieci anni, al di là di qualche arricchimento grafico marginale.

Screenshot Notext 04


Dove invece gli sviluppatori hanno lavorato maggiormente è nelle modalità di gioco e negli elementi di contorno che vanno ad arricchire le situazioni e le tipologie di sfida a cui prendere parte: presentandosi peraltro come free-to-play, Fruit Ninja 2 pone al giocatore una serie di opzioni diverse a cui prendere parte e una forma di progressione personale che dà un senso più compiuto all'azione, fornendo obiettivi da raggiungere e ricompense da ottenere. I diversi stili di gioco creano una varietà funzionale a mantenere sempre alto l'interesse, consentendo di sperimentare numerose variazioni sul tema principale che riescono ad allontanare una monotonia che sarebbe altrimenti fisiologica in una meccanica di gioco così semplice.

Screenshot Notext 03


Ci troviamo dunque di fronte a diverse strade da seguire: sfide a tempo nelle quali dobbiamo tagliare il maggior numero di frutti stando attenti a schivare bombe e ostacoli, veri e propri mini-game basati sempre sul taglio della frutta ma costruiti in modo tale da fornire sfide sempre differenti, modalità classica nella quale dobbiamo tagliare tutti i frutti ma stando attenti a non colpire i bersagli sbagliati e tante altre variazioni che si sbloccano progressivamente avanzando per i livelli d'esperienza. È presente anche una modalità multiplayer la cui dinamica non è sempre completamente comprensibile ma che incrementa anche questa il senso di sfida e l'idea di avanzare nel gioco diventando sempre più forti e abili.

Screenshot Notext 00


Tutto questo sistema di progressione rientra perfettamente nel meccanismo del free-to-play con micro-transazioni, peraltro: il fatto di porre costantemente degli obiettivi da perseguire, la possibilità di personalizzare il protagonista come aspetto, spada e abilità sono tutti elementi che diventano facilmente monetizzabili. A rimarcare questo c'è anche la presenza di veri e propri pass stagionali che possono sbloccare bonus molto superiori se si acquistano i pacchetti aggiuntivi, proprio come accade in molti titoli multiplayer attuali. Gemme e valute possono essere conquistate giocando, ma è indubbio che la progressione senza dispendio di denaro reale richiede parecchio tempo e dedizione rispetto alla strada delle micro-transazioni, che tuttavia non è imposta come semi-obbligatoria, se non altro.

Screenshot Notext 01

Conclusioni

Versione testata iPad 2.1.0
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.8
Lettori (1)
5.4
Il tuo voto

Dopo tanti anni e tanti progressi fatti dal videogioco mobile, si potrebbe pensare che non ci sia ormai molto spazio per un giochino semplice e immediato come Fruit Ninja 2, soprattutto dopo che il primo è giunto ormai a saturazione, a causa anche dei numerosi cloni che si sono succeduti sul mercato. Eppure, una volta entrati in azione ci si accorge come questo gameplay, seppure semplicissimo, sia sempre in qualche modo esaltante e coinvolgente. Si ha costantemente l'impressione che il caos prenda il sopravvento rispetto alla precisione e al controllo, ma la sensazione data dal tagliare la frutta con rapidi colpi di dito è sempre incredibilmente soddisfacente e l'aggiunta di numerose modalità e variazioni sul tema arricchisce l'esperienza di base. In ogni caso, al di là dei vari sistemi di progressione costante del giocatore, le evoluzioni effettive rispetto all'originale non sono poi moltissime.

PRO

  • Immediato e divertente come l'originale, ma più ricco
  • Grande quantità di modalità di gioco e cose da fare
  • Il gameplay crea ancora dipendenza

CONTRO

  • La meccanica fondamentale è quella di 10 anni fa
  • Il multiplayer è poco comprensibile
  • La presenza delle micro-transazioni può infastidire