Il momento della Quarantena
Per chiunque abbia giocato .hack fino ad ora, non sarebbe giusto rivelare anche solo il minimo dettaglio su quanto viene narrato in Quarantine: il quarto e conclusivo capitolo della saga, infatti, è talmente zeppo di colpi di scena, rivelazioni e sequenze narrative talmente strabilianti che tutto potrebbe essere considerato spoiler. I veri scopi di Cubia, la sorte di Mia, il segreto di Aura, il destino del nostro mondo in balia del virus e della disfunzione di The World... tutto sarà chiarito, tutto sarà concluso, e Kite e compagni dovranno affrontare la battaglia più dura. Per chi invece si fosse collegato (perdonate il gioco di parole) solo ora, è giusto fare un breve cenno alla trama di .hack//, che ha inizio nel 2009, con il primo log-in di un giocatore dal nickname Kite nel MMORPG più diffuso del mondo, The World; in compagnia dell'amico Yasuhiko, aka Orca nel mondo di The World, uno dei più famosi giocatori del server, Kite incrocia una creatura virtuale che "uccide" Orca, mandandone contemporaneamente in come il suo alter-ego Yasuhiko nel mondo reale. Sfuggito alla battaglia, Kite indagherà sulla faccenda e incontrerà Aura, una ragazza spettrale che gli donerà il Bracciale del Tramonto, tramite il quale Kite diventa un giocatore fuorilegge, in grado di combattere il misterioso virus che sta infestando The World: tutto questo è solo l'incipit di una saga che si dipana tra vita reale e virtuale, un'avventura nella quale niente è ciò che sembra e solo il coraggio di un gruppo di semplici videogiocatori potrà debellare una terribile minaccia per entrambi i mondi. E contemporaneamente, si conclude anche la serie di Original Animation Video .hack//LIMINALITY con l'imprevedibile e sorprendente episodio conclusivo, Trismegistus.
Una conclusione già nota?
La premessa commerciale della minisaga .hack// è sempre la stessa, e non bisogna dimenticarla: stiamo parlando di un solo gioco spezzato in quattro episodi. Di conseguenza, è sostanzialmente inutile parlare di novità o cambiamenti radicali nel gameplay, visto che non ce ne sono. Tutto è rimasto come lo abbiamo visto due mesi fa con .hack//OUTBREAK, nel bene e nel male: il mondo online simulato è leggermente più ampio, popolato da nuovi (N)PG che corrono per le strade delle città e con i quali è possibile interagire per reperire informazioni o scambiare oggetti; i Gate danno ora accesso a tutte le aree esplorate nei precedenti Volumi e a quelle nuove previo il frequente quanto fastidioso sistema di Gate Hacking che costringe il giocatore a girare in lungo e in largo alla ricerca dei Virus Core necessari a proseguire; l'inalterato sistema di combattimento, mix tra un action-game e un classico RPG a turni con menù a tendina, ora contempla una vasta gamma di nuove magie e attacchi speciali, acquisibili indossando decine di nuovi pezzi di equipaggiamento... Insomma, torna .hack// come lo conosciamo, in grande stile, con i pro e i contro che comporta la più notevole caratteristica di QUARANTINE: l'imbarazzante sbilanciamento del livello di difficoltà. Ebbene sì, benchè un giocatore, come da premessa, si debba rendere conto di dover affrontare per la quarta volta centinaia di combattimenti che dopo dieci mesi di gioco cominciano ad essere un po' monotoni, per quanto divertenti e ben congegnati, non è giustificabile l'improvviso e brutale innalzamento della difficoltà da parte di Bandai, che mette in campo mostri incredibilmente potenti che costringono quasi sempre a fare affidamento alla capacità principale di Kite, il Data Drain. E come ogni giocatore di .hack// ben ricorderà, il Data Drain ha la spiacevole conseguenza di infettare Kite e portare al game over se utilizzato con troppa frequenza: è quindi in questo frangente che QUARANTINE assume un bizzarro aspetto strategico, che porta il giocatore a decidere oculatamente quando e come utilizzare il Data Drain per farsi strada tra i suoi avversari. Ma a parte questo inspiegabile difetto, che i fan della saga sapranno superare per gustarsi il gran finale, il quarto volume di .hack// presenta anche qualche miglioramente sul versante longevità, grazie ai soliti segreti da sbloccare con i Ryu Book e a nuovi, simpatici minigame.
Upgrade finale
Si è già detto, lo ripetiamo: .hack// è una saga divisa in quattro volumi, ognuno di essi non è un gioco a se stante e cercare cambiamenti sostanziali nel gameplay o nel comparto tecnico sarebbe sbagliato e fuorviante. Eppure, alla Bandai si devono essere accorti che questa scusa non è poi molto valida per il quarto episodio della saga, non quando concorrenti di spietata bellezza come Final Fantasy X o XenoSaga passeggiano sullo stesso scaffale dell'avventurosa saga di Kite. Ecco quindi che QUARANTINE sembra aver subito un sensibile improvement grafico, che interessa sopratutto la mimica facciale dei personaggi, adesso più espressiva e animata, mentre i modelli di Kite e soci hanno goduto di un leggero aumento del dettaglio. Un occhio attento noterà anche vaghi miglioramenti tra una texture e l'altra, ma una cosa rimane costante: il character design sensazionale di Yoshiyuki Sadamoto (Fushigi no Umi no Nadia, Neon Genesis Evangelion) che ha saputo regalarci per questi dieci mesi una serie di splendidi personaggi, caratterizzati divinamente anche da un ottimo doppiaggio in inglese, che in QUARANTINE raggiunge l'apice, nonostante sia possibile ancora una volta selezionare la traccia audio americana e quella giapponese. Anche la colonna sonora soddisfa: bella, azzeccata e in alcuni frangenti da brivido. Un finale modesto, ma perfetto per una saga che non ha mai preteso di sbalordire nessuno, riuscendoci comunque per altre vie.
Siamo al gran finale di .hack// e la domanda era: è valso la pena giocare i prequel per tutti questi mesi? La risposta, d'altra parte, è: sì. Narrativamente, .hack// mantiene tutte le sue promesse regalandoci un finale veramente col botto, tra imprevedibili colpi di scena e drammatici risvolti. Il gameplay, tuttavia, non è variato di una virgola, nonostante l'introduzione di qualche nuovo elemento che arricchisce il sistema di combattimento, ampliando le liste di armi, abilità e mostri. Anche il comparto tecnico ci saluta con stile, rimanendo sempre modesto ma mostrando ora qualche miglioramento marginale ma di certo non disprezzabile. Il vero problema di QUARANTINE? La sua eccessiva difficoltà, forse troppo ostica per chi non ha la forza di volontà o la curiosità di scoprire come si concluderà la saga. Ma siamo certi che i fan di .hack// sapranno godersi QUARANTINE fino all'ultimo secondo.
- Pro:
- Degna conclusione di una grandissima saga
- Sensibili miglioramenti tecnici
- DVD bonus allegato
- Contro:
- Difficoltà sbilanciata
- Il gameplay stantio potrebbe venire a noia
Ci siamo. Sono passati sei mesi dall'uscita del primo volume di .hack// nel nostro Paese, ma alla fine anche questa storia è arrivata alla sua naturale conclusione. Che poi non è ancora una vera e propria conclusione, visto che .hack// trova il suo finale solo nell'episodio animato extra della serie .hack//SIGN, in cui i protagonisti del videogioco e dell'anime si riuniscono per tirare le somme della loro avventura e mandare un ultimo saluto al pubblico, videogiocante o semplicemente spettatore. Perchè, ricordiamolo, .hack// non è solo un videogioco: è probabilmente una delle più grosse operazioni commerciali degli ultimi anni. Tra serie animate, manga e videogame, .hack// ha avuto anche il tempo di rivoluzionare l'ormai statico concept degli action-RPG, con idee innovative e semplicemente geniali. Una connessione online simulata, un MMORPG offline dove gli NPC sembrano persone vere, un'avventura divisa in quattro episodi e un DVD con uno splendido episodio a cartone animati della serie .hack//LIMINALITY incluso in ogni confezione... Bandai ha davvero fatto le cose in grande, questa volta, e mentre anche la serie .hack//SIGN vede iniziare la sua distribuzione in Italia, resta solo da chiedersi se le promesse della softco nipponica sono state mantenute fino all'ultimo. La domanda, insomma, è: ma ne è valsa la pena di spendere tutto questo denaro e tutto questo tempo per arrivare a Quarantine?