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Il Padrino II - Recensione

Tutti conoscete Michael Corleone... e tutti noi ricordiamo bene suo padre.

RECENSIONE di Volodia Pellegrini   —   30/03/2009
Il Padrino II
Il Padrino II
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A meno di un mese dall'ultima prova sul campo del nuovo titolo di Eletronics Arts basato sulla licenza cinematografica del Padrino, ci troviamo già a dover tirare le somme sulla fatica degli sviluppatori nel rendere le incredibili atmosfere, il carisma e la violenza del capolavoro di Francis Ford Coppola.
Nonostante il primo capitolo non abbia ottenuto l'immenso successo sperato, la software house ci riprova e ci propone una versione aggiornata, ingrandita e migliorata del predecessore, cercando di tapparne alcuni difetti ed aggiornarne la base per dare una sensazione di gioco entusiasmante per i neofiti e allo stesso tempo innovativa per i veterani della serie, sia essa videoludica o cinematografica.

Gli amici tieniteli stretti... ma i nemici, ancora più stretti!

La vicenda narrata nel Padrino II prende vita ad un punto ben preciso del film omonimo, ovvero la cacciata della famiglia Corleone da Cuba in seguito alla rivoluzione Castrista e alla deposizione del dittatore Batista, tanto che il primo livello, poco più che una sorta di tutorial, consisterà nello scortare Michael e Fredo Corleone all'aeroporto, attraversando la città immersa nel caos dell'occupazione ribelle.
Tornati a New York i Corleone dovranno innanzitutto occuparsi di riconquistare il territorio perduto a causa del loro espatrio ed ora in mano al boss Carmine Rosato, e l'incaricato di questa vera e propria "reconquista" è, inutile dirlo, il giocatore stesso, rappresentato da un avatar virtuale di nome Dominic personalizzabile nei più minimi dettagli (è virtualmente possibile creare un proprio sosia virtuale, anche se per l'articolo ci siamo basati su un modello predefinito).
La ripresa del potere andrà cercata tanto con azioni su strada, alla guida diretta del protagonista, tanto quanto tramite la "Don's view", ovvero una visuale sopraelevata della città, attivabile tramite la pressione del tasto "TAB", nella quale potrete gestire gli aspetti manageriali del "business" mafioso, dalla quantità di guardie da mettere nelle attività sotto il vostro controllo, al numero di affiliati alla vostra famiglia (o a quelle avversarie) fino alle mazzette alla polizia, e alla fornitura di armi ed equipaggiamenti eccetera.
Per conquistare tutto quello su cui poi dovrete posare il vostro impero criminale, invece, dovrete affidarvi alla modalità "libera" del Padrino II, facilmente riconducibile alla serie GTA (o all'ormai classico Mafia) sebbene con alcune prerogative tipiche della saga creata da Eletronics Arts.

Il Padrino II - Recensione
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Questo è l'ambiente che noi ci siamo scelti!

Le città ricostruite nel Padrino II (New York, Miami e La Havana) mostrano una buona ricostruzione nelle loro strade tipiche, nei modelli, per quanto limitati, nelle automobili e nei numerosi pedoni che le animano, fino, ovviamente, ai negozi e alle altre attività che saranno vittima del vostro racket. Per controllare una città infatti, è fondamentale avere dei fondi, e quale modo migliore per guadagnarni se non praticando l'estorsione presso i malcapitati commercianti?
Il Padrino II giustifica ampliamente il suo "18+" poiché permetterà al giocatore azioni ben più manesche e "definitive" rispetto quelle viste normalmente sui nostri schermi: volete pestare una spogliarellista per spaventare il proprietario del club? Potete farlo: nessuno vi impedisce di prenderla a testate, ginocchiate e di sbatterle la testa contro il muro eseguendo determinate combinazioni di comandi, come non vi è impedito colpire con le mazze da baseball le direttrici dei negozi o di ammazzare a sangue freddo i camerieri per spaventare i datori di lavoro: dopotutto, è solo questione di affari.
Non parliamo inoltre di cosa si rende necessario compiere per spaventare le bande rivali: non basta, infatti, ucciderne i capi con un attentato o sparandogli addosso: si rivelerà necessario scoprire tutti i loro segreti (tramite piccole missioni secondarie) e trovare il modo più "impressionante" di eliminarli, in orge di violenza che vanno dallo strangolamento, al lancio dal decimo piano di un palazzo fino addirittura al bruciarli vivi in forni da pizza o soffocarli con un cavo di pianoforte, prestando però attenzione a un particolare: se un cittadino dovesse vedervi impegnati in attività illegali potrebbe mettersi ad urlare, e ben presto udirete l'avvicinarsi delle sirene; inutile dire che la soluzione ideale è ammazzare lo sfortunato testimone prima che raggiunga un telefono.
E la polizia? Non c'è. Uno dei primi difetti che si sentono nel Padrino II è, in effetti, la scarsa presenza di una "autorità" o di chicchessia che possa in qualche modo ostacolare l'onnipotenza del protagonista, colpa anche di una intelligenza artificiale che si attesta su livelli estremamente bassi: basata su script predefiniti, vede spesso nemici che si fanno ammazzare senza trovare riparo (o che per raggiungerlo fanno decine di metri allo scoperto) che combattono a mani nude contro gente armata di mitra e che, in generale, hanno una mira indegna. Questo difetto vale tanto nei mafiosi quanto nei poliziotti, i quali molto spesso assisteranno a omicidi, sparatorie e regolamenti di conti senza muovere un dito per poi magari scatenare una caccia all'uomo per un semaforo rosso violato o un furto d'auto.
Va precisato che il modello di guida dei pochi modelli presenti è poco più che un orpello aggiuntivo per raggiungere velocemente le varie location cittadine, e che per seminare qualsiasi inseguitore basterà schiacciare il pedale in un rettilineo, indipendentemente dalla qualità del veicolo utilizzato (e vedere un'utilitaria seminare delle volanti non è bello), anche perché i poliziotti tenderanno più ad apparirvi improvvisamente davanti piuttosto che a corrervi dietro.

Il Padrino II - Recensione
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I nostri uomini non sono qui per passione, ma solo per quattrini.

Nel titolo sono state inserite alcune attività che egli non può compiere, per le quali si dovrà quindi affidare a dei "professionisti" da reclutare per le strade: si parla di azioni legali e di tutti i giorni come demolizioni esplosive, scassinare casseforti, tirare con la precisione di un cecchino e così via.
I personaggi, assoldabili semplicemente girando per i bassifondi delle città, vengono immediatamente inseriti nell'albero genealogico della famiglia, che ne rivela l'importanza all'interno dell'organizzazione e, in caso di bisogno, possono essere affiancati al protagonista per risolvere delle situazioni che richiedano le loro particolari abilità, come una rapina in banca per svuotare i conti dei nemici o distruggere una porta per irrompere in un locale nel quale si sono barricati. E' inoltre possibile affidare a questi signori la difesa di negozi o altre attività nel caso esse siano attaccate dagli avversari, che prima o poi reagiranno violentemente alla vostra intromissione nei loro affari.
La presenza dei "soldati" (così vengono chiamati nel gioco, con una scelta lessicale abbastanza dubbia), oltre che di altri membri minori delle varie fazioni criminali, rende incredibilmente vivaci e "combattuti" gli scontri a fuoco, che vedranno, tra seguaci dei Corleone, dei Rosato ed eventuali poliziotti a fare da terzo incomodo, anche 20 persone impegnate a spararsi addosso. Peccato per la già segnalata intelligenza artificiale mediocre.

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Quella dei Corleone era una “Famiglia”, senatore!

Tra un'estorsione e un omicidio, una sparatoria ed una fuga, sarà spesso necessario controllare la già citata "Don's View", una modalità che a prima vista può sembrare semplicemente fine a sè stessa e inserita tanto per allungare la longevità ma che si rivela molto presto fondamentale.
Tramite la visuale strategica sarà infatti possibile posizionare un certo numero di guardie nei luoghi occupati, così come amministrare l'albero di famiglia promuovendo, rimuovendo o sostituendo affiliati morti in azione o rivelatisi traditori, controllare dei particolari edifici che fungono da magazzini, garantendo ai vostri uomini una fornitura continua di bonus quali giubbotti antiproiettile, macchine corazzate, armi migliori e ovviamente inviare spedizioni punitive a distruggere i magazzini nemici, magari prima di un'azione diretta del protagonista, in modo che i guardiani si trovino senza protezione o male armati.

Michael Rizzi: vai in pace e che il Signore sia con te!

Terminiamo questa lunga analisi soffermandoci sull'aspetto puramente grafico del prodotto Eletronics Arts che, forse per via del fatto di essere destinato a console estremamente diverse tra loro, presenta picchi di eccellenza assieme ad abissi di mediocrità.
Abbiamo da una parte i protagonisti, perfetti, con modelli da urlo, dettagli notevoli e animazioni convincenti, dall'altra i personaggi di contorno: texture sgranate, modelli piatti, ripetitivi, legnosi nei movimenti e privi di un qualsiasi personalità, e per gli affezionati della saga cinematografica dobbiamo purtroppo dare notizia che nemmeno questa volta Al Pacino ha dato ad EA i diritti al trattamento della sua immagine, obbligando gli sviluppatori a darci un Michael Corleone solo vagamente somigliante all'attore.
Abbiamo automobili stupende, con carrozzerie lucide e una ottima resa dei danni di incidenti e sparatorie immerse in città anonime, sfondi ripetuti e senza personalità, che delle metropoli che rappresentano hanno solo i nomi e nelle quali non ci è mai capitato di vedere variare le condizioni metereologiche.
Abbiamo esplosioni pirotecniche, degne del cinema, effetti di luce particellari meravigliosi e scintille così realistiche da far provare la scossa al giocatore, ma allo stesso tempo mancano alcune "banalità" come le vampate e il fumo degli spari, o il sangue che fuoriesce dalle ferite (che sono tuttavia rappresentate nei modelli, per quanto da irrealistici buchi bidimensionali).

Il Padrino II - Recensione
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La modalità Multiplayer

Oggigiorno è pressochè impossibile non tener conto dell'amore per l'utente medio nei riguardi delle sfide multigiocatore, e Il Padrino II non fa eccezione, inserendo per la prima volta nella serie una modalità multiplayer che comprende diverse sfide e missioni.
E' infatti possibile trasportare la propria famiglia nei server e quindi ingaggiare furibonde battaglie con altri giocatori virtuali in diverse modalità quali distruggere determinati obiettivi entro un tempo stabilito, distruggere un certo numero di depositi prima della squadra avversaria, svuotare le casseforti del nemico prima che svuoti le vostre ed infine il classico deathmatch. Una classifica online si aggiornerà continuamente e le famiglie con più punti avranno accesso ad equipaggiamenti esclusivi tanto nel multiplayer quanto nel single player.
E' prevista inoltre, tramite una patch gratuita che sarà rilasciata al più presto, una modalità multigiocatore per ricreare la "don's view", nella quale sarà possibile avere rapporti diplomatici con gli avversari, convincere i loro uomini migliori a tradire e agire contro i loro centri di potere.

Commento

Il Padrino II è paragonabile, in pari, al film: partito con alle spalle una licenza solidissima e la dura responsabilità di esserne degno, si rivelò tale senza riuscire a dare però le stesse soddisfazioni del capolavoro originale. Ma il film era un capolavoro, così come lo fu, di pari livello, la continuazione.
Il Padrino (videogioco) di EA no, non era un capolavoro, e ne consegue che nemmeno il suo seguito, di pari livello, lo sia: si tratta indubbiamente di un bel gioco, studiato a fondo e che regalerà diverse ore di divertimento, fino a quando però l'ennesima violenza diventerà ripetitiva, e l'ennesimo scontro a fuoco sarà uguale ai precedenti.
Le incertezze del motore grafico e i limiti dell'intelligenza artificiale minano fortemente le premesse di un titolo che poteva rimanere a lungo nelle menti dei videogiocatori ma che finisce semplicemente per essere un titolo piacevole ma non sconvolgente.

Pro

  • E' sempre Il Padrino
  • Estremamente violento e coinvolgente
  • Alcuni aspetti tecnici sono ottimi...
Contro
  • ...altri deludono
  • Alla lunga può diventare noioso
  • Intelligenza artificiale scadente

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Intel/AMD 2.8 GHz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: GeForce7200/RadeonX1300 o equivalenti
  • Sistema operativo: Windows XP/Vista
  • Hard Disk: 9 GB
Requisiti Consigliati
  • Processore: Intel/Amd 3.2 GHz o superiore
  • RAM: 3 GB
  • Scheda Video: Geforce serie 8/Radeon x1600 o superiori
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core Quad 2.40 GHz
  • RAM: 4 GB
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce 8800 GTS
  • Sistema Operativo: Windows Vista Home Premium