Nata su PlayStation 2, la serie di Midnight Club rappresenta la risposta allo strapotere di Electronic Arts e del suo Need for Speed nel filone dei giochi di corsa arcade. E che risposta: la serie ha venduto finora più di dodici milioni di copie in tutto il mondo, ponendosi come un punto di riferimento per gli appassionati.
L'ultimo episodio, Midnight Club: Los Angeles, appena uscito per PS3 e Xbox 360, ci vede affrontare un gran numero di corse clandestine appunto all'interno di Los Angeles, con la città ridisegnata e "sintetizzata" per venire incontro alle esigenze tecniche degli sviluppatori. Per la versione PSP, Rockstar Games ha pensato di fare le cose in grande, aggiungendo l'ormai celebre suffisso "Remix" al titolo e dandoci la possibilità di gareggiare non solo nella "città degli angeli", ma anche per le trafficate strade di Tokyo.
Primo passo: farsi un nome
A parte la mancanza del multiplayer online (su PSP è possibile sfidare degli amici solo in modalità wireless locale), la struttura di gioco è rimasta pressoché invariata rispetto alle versioni "maggiori": il nostro personaggio è appena arrivato in città e ha voglia di bruciare le tappe, vuole costruirsi in fretta una reputazione e battere chiunque ci sia da battere per scalare la classifica dei piloti più veloci. C'è solo un piccolo particolare: in Midnight Club le corse sono rigorosamente clandestine, e vengono effettuate sulle normali strade di città, con tutto ciò che ne consegue: traffico, rischi, polizia, vecchiette che vanno a trenta all'ora sulle statali, ecc.
Verremo chiamati da un nostro contatto a intervalli più o meno regolari, ovvero ogni volta che faremo qualche progresso nella direzione giusta, e questi ci indicherà eventualmente un pilota che vuole sfidarci oppure una gara il cui premio è abbastanza alto da farci guadagnare un piccolo gruzzolo. Il GPS (che appare sottoforma di radar sullo schermo, in trasparenza, ma può essere richiamato a schermo intero premendo il tasto SELECT) ci indica in ogni momento i luoghi in cui si tiene una gara: basterà arrivare lì e lampeggiare con gli abbaglianti (si attivano tramite il d-pad) per accedere all'evento. Le corse hanno tutte più o meno le stesse regole: bisogna attraversare dei checkpoint per un numero di giri variabile, quindi cercare di tagliare il traguardo per primi.
Secondo passo: fare soldi
È chiaro che bisogna vincere tutte le gare per aumentare la percentuale di progresso e incontrare man mano avversari più forti, con la mappa di Tokyo che diventerà disponibile solo quando avremo completato circa l'80% degli eventi di Los Angeles. Ed è altrettanto chiaro che il denaro guadagnato con le vittorie potremo impiegarlo per acquistare una nuova vettura o per potenziare quella che abbiamo, in tanti modi diversi. Midnight Club: L.A. Remix vanta un totale di trenta automobili, appartenenti a varie case internazionali, che possono essere modificate sotto ogni aspetto entrando in un'apposita officina (accessibile sia dal menu al termine di ogni corsa, sia fisicamente sulla mappa.
Le opzioni sono le solite: è possibile potenziare il mezzo mettendo mano allo scarico, al motore, all'elettronica e via dicendo, acquistando kit sempre più performanti; ed è altresì possibile operare delle modifiche alla carrozzeria, sia in termini di prestazioni (allargamento, alleggerimento) che in termini estetici (verniciatura, aggiunta di spoiler, minigonne). Si possono cambiare anche le gomme, con la tenuta della vettura che cambia in modo evidente quando optiamo per pneumatici larghi e di grosso diametro. Insomma, le possibilità sono numerose e il sistema di upgrade funziona bene, con un riscontro concreto in gara: non ci troviamo di fronte al miglior esempio del genere nel panorama dei giochi di corse arcade, ma il lavoro svolto è più che discreto.
Il demone della velocità
Come accennato, ogni corsa vede la presenza di checkpoint da attraversare prima di terminare il percorso, ma il modo in cui raggiungeremo tali zone è a nostra discrezione: potremo seguire la strada normale oppure optare per delle scorciatoie. In effetti, la cosa migliore è seguire i propri avversari e vedere cosa fanno, per scoprire passaggi più o meno nascosti. L'importante è tenere stabile la distanza rispetto alla vettura che ci precede, perché il gioco utilizza un sistema di nitro molto particolare: per caricarla, dovremo rimanere nella scia di un avversario per alcuni secondi, per poi sparare il boost con il pulsante Quadrato, prima che la carica svanisca nel nulla. Si tratta di un aiuto fondamentale, soprattutto quando c'è una certa differenza nelle prestazioni fra la nostra auto e le altre: la nitro può letteralmente permetterci di tagliare il traguardo per primi quando siamo ancora quarti e al termine della corsa manca solo una manciata di metri. C'è anche un secondo elemento di grande importanza, una sorta di bullet time che ci permette di rallentare l'azione all'occorrenza: la relativa barra si carica quando guidiamo in modo pulito per alcuni secondi, senza collisioni, e potremo attivarlo premendo il pulsante Cerchio. Più che per effettuare dei sorpassi "chirurgici", questo aiuto extra si rivelerà utile per limitare i danni provocati dall'onnipresente traffico: se Midnight Club: L.A. Remix ha un difetto, infatti, è quello di essere spesso molto frustrante, proprio a causa dei guidatori occasionali che si schiantano contro la nostra vettura nei momenti più critici, talvolta rovinando una gara altrimenti perfetta.
Realizzazione tecnica
Pur non potendo vantare i numeri e la qualità delle versioni per PS3 e Xbox 360, questo nuovo episodio di Midnight Club per PSP si difende bene: i modelli poligonali delle auto sono ben fatti, ricchi di dettaglio e dotati di un sistema di danneggiamento progressivo che non fa miracoli ma quantomeno rende l'idea degli impatti più lievi. Cercare il realismo in un prodotto del genere è sbagliato, sia chiaro: riuscirete a terminare una corsa anche dopo essere rimbalzati su più edifici ad alta velocità, dopodiché vi basterà dare una ritoccata alla carrozzeria perché il vostro bolide torni come nuovo.
Pur ristrette rispetto alla realtà, sia Los Angeles che Tokyo si presentano come città enormi, che è possibile girare in lungo e in largo alla ricerca di eventuali avversari. Purtroppo i caricamenti sono davvero frequenti, e pur se non lunghissimi spezzano decisamente il ritmo di gioco, infastidendo in particolare nella schermata di selezione dell'auto. Il motore grafico riesce a gestire nel modo migliore le ambientazioni e i numerosi veicoli che si muovono al loro interno, mantenendo sempre una certa fluidità, senza rallentamenti o incertezze: si tratta davvero di un risultato di tutto rispetto. D'altro canto, le texture sono ancora una volta lì a testimoniare uno dei principali limiti tecnici di PSP: sono poco definite, grossolane, spesso sgranate. Il gioco è tradotto in Italiano per quanto concerne i testi a schermo, mentre l'audio dei dialoghi è in Inglese: la recitazione è di buon livello, anche se Rockstar ha dimostrato di saper fare molto di meglio. Le musiche sono piuttosto scarse. Per quanto concerne il sistema di controllo, la disposizione dei comandi è completamente personalizzabile e ci dà la possibilità di ovviare a una serie di decisioni piuttosto strambe da parte degli sviluppatori: piazzare l'acceleratore sul solito pulsante X è un conto, mettere però il freno sul Triangolo rende un po' complicato partire in derapata, mentre gli altri due pulsanti principali servono per la nitro e il bullet time.
Conclusioni
Midnight Club: L.A. Remix è un discreto gioco di corse arcade, e nel panorama di PSP (non felicissimo, a essere onesti) di sicuro risalta. Tecnicamente è molto ben fatto: fluido, con un buon sistema di illuminazione (le città che si colorano fra luce e buio) e tanta roba in movimento. Peccato per le solite texture, e per l'inspiegabile mancanza di una modalità multiplayer online che di sicuro avrebbe reso l'esperienza più coinvolgente e duratura. Il sistema di guida è preciso, le derapate controllate funzionano bene per tagliare le curve e il continuo ricorso a scorciatoie e rampe rende le corse davvero emozionanti e cariche di tensione, con la nitro che però spesso assume un valore troppo alto rispetto alle reali abilità di guida. Il numero di vetture disponibili non è altissimo, mentre il sistema di potenziamento rientra nella media per il genere e produce risultati facilmente apprezzabili su strada. Se vogliamo parlare di difetti, c'è da dire che la massiccia presenza del traffico, dotato peraltro di un'intelligenza insufficiente, può davvero renderci la vita difficile, anche quando magari non ce lo meritiamo: pensate a cosa significhi condurre una gara perfetta per poi perdere diversi secondi (e la testa del gruppo) a causa del solito tizio che ci viene addosso come se stessimo in un autoscontro. A parte questo problema e la presenza di caricamenti molto "invasivi", il nuovo titolo targato Rockstar riesce senz'altro a garantire diverse ore di gioco, per un'esperienza magari non molto varia ma certamente divertente e spettacolare.
PRO
- Adrenalinico e spettacolare, come al solito
- Tecnicamente ben fatto, texture a parte
- Un gran numero di gare e due città da esplorare
CONTRO
- Le collisioni con il traffico possono essere davvero frustranti
- Caricamenti brevi, ma molto frequenti
- Manca il multiplayer online