Come vedremo nel corso della recensione, Need for Speed Hot Pursuit Remastered è il tentativo di Electronic Arts di ridare lustro al suo franchise di giochi di guida su strada, le cui ultime uscite, in particolare i capitoli sviluppati da Ghost Games, non hanno convinto appieno critica e giocatori, lasciando spesso l'amaro in bocca per delle scelte considerate incomprensibili. Alcuni non erano e non sono in realtà nemmeno dei brutti giochi, ma il volerli trasformare a tutti i costi in giochi servizi, con relativa e scoperta iniezione di sistemi di monetizzazione predatori, ha portato spesso a delle forzature che non sono piaciute, rovinando quelle che altrimenti sarebbero state delle esperienze piacevolissime. Non stupisce quindi che il publisher americano abbia voluto evitare ulteriori passi falsi e ripartire da uno degli episodi più amati dell'intero franchise, la cui edizione rimasterizzata non delude le aspettative.
Burnout
Need for Speed Hot Pursuit fece un gran bene alla serie Need For Speed. Quantomeno le permise di riscoprire quelle radici che aveva un po' abbandonato con gli ultimi episodi. Criterion lavorò più per sottrazione che per addizione: i Need for Speed precedenti erano diventati degli strani oggetti con campagne narrative sempre più centrali nell'economia di gioco e un'attenzione più lasca per le gare vere e proprie, spesso sacrificate sull'altare dell'open world e degli elementi accessori. Ci furono anche delle derive simulative, ottimamente realizzate, va detto, ma lontane dallo spirito dei capitoli originali.
Partendo dal know-how accumulato con la serie Burnout, Criterion decise quindidi realizzare un gioco di corse arcade puro, quasi un'operazione zen condotta per togliere di torno tutte quelle sovrastrutture che stavano sporcando, e in molti casi avvilendo, quello che doveva essere il fulcro dell'esperienza offerta da una serie come quella Need for Speed.
Lo fece ovviamente a suo modo, iniettando nella serie moltissimi elementi dei Burnout, in particolare la fisicità delle auto, più vicina a quella di un Destruction Derby che di un Need for Speed. Così anche i bolidi di EA iniziarono a frantumarsi in mille particelle metalliche e di vetro, trasformandosi in corpi sofferenti e pulsanti durante gli spettacolari incidenti in cui sono inevitabilmente destinati a incappare durante le gare, sottolineati da cambi d'inquadratura fulminei e ben integrati nell'azione, che facevano e fanno ancora il verso al mondo del cinema di genere (avete presente i Fast & Furious?).
Gameplay
Need for Speed Hot Pursuit Remastered riprende esattamente l'esperienza dell'originale, arricchendola con qualche contenuto extra, ma senza provare minimamente a rivoluzionarla. La modalità carriera è formata da una serie di eventi selezionabili dalla mappa di Seacrest County, una regione fittizia costituita da diverse zone, in cui si svolge l'azione. Fortunatamente non pretende di raccontare alcuna storia: si gioca per correre e conquistare i tanti bolidi inclusi nel gioco. Vincendo le varie competizioni si sbloccano anche dei nuovi scenari, per un totale di oltre 130 gare. Il gioco ha una struttura molto particolare, perché consente di seguire due carriere contemporaneamente: quella da criminale e quella da poliziotto, nel più classico dualismo da guardie e ladri, tipico dell'immaginario del mondo delle corse estreme. Capire se una competizione è legata a una o all'altra carriera è facilissimo, visto che hanno delle icone completamente differenti. Ogni carriera offre venti diversi livelli di esperienza, che si scalano vincendo le competizioni offline e online.
Alle circa 30-35 ore di gameplay dell'originale, ne sono state aggiunte almeno altre otto, che possiamo tradurre essenzialmente nella presenza di nuovi eventi, ricalcati su quelli già presenti. Come nell'originale, per arrivare al livello massimo non basta vincere le gare una sola volta, ma bisogna rigiocarle, possibilmente partecipando alle competizioni online per fare prima. Volendo c'è anche la modalità free roaming che consente di andare a farsi un giro per la mappa liberamente, ma senza assegnare punti e senza dare bonus.
Modalità di gioco
Le modalità di gioco sono sempre le stesse, complessivamente sufficienti, ma non tantissime se consideriamo che alcune sono delle semplici varianti di altre. Per la carriera criminale sono: la gara, corsa tra otto concorrenti; il duello, giocato contro un altro avversario; la corsa a tempo, che ci chiede di arrivare al traguardo entro un certo tempo correndo da soli; l'anteprima, sostanzialmente una corsa solitaria in cui potremo provare un auto di classe elevata che sbloccheremo nei livelli avanzati; la modalità Hot Pursuit che dà il titolo al gioco, in cui dovremo sfuggire alla polizia e contemporaneamente gareggiare con altri piloti e la modalità caccia, sempre una sfida contro la polizia, ma in solitaria.
Per la carriera da poliziotto le modalità sono in numero minore: risposta rapida è una gara a tempo con penalità in caso di incidenti; anteprima è identica alla modalità omonima della carriera criminale, solo con auto della polizia; Hot Pursuit è la stessa modalità dei criminali, in cui bisogna però catturare le auto in fuga; Interceptor, infine, è la modalità caccia vissuta dall'altro lato della barricata.
Identico alla versione originale anche il modello di guida, il che non è un male, visto che era ottimo già allora, soprattutto se piacciono i giochi di corse arcade. All'epoca fu impossibile non notare la vicinanza filosofica, e non solo, a quello degli ultimi Burnout, con vetture pesanti, ben piantate sulla pista, che s'impegnano in lunghe derapate con il semplice tocco di un tasto del controller. Complessivamente è molto soddisfacente e riesce a trasmette alla perfezione le differenze tra le diverse auto, simulando in modo egregio la risposta alle sollecitazioni dei terreni su cui ci troveremo a correre. Anche le piste di loro sono rimaste quelle di allora, ben disegnate e piene di scorciatoie, tanto da rendere piacevole ripeterle più volte anche solo per scoprire tutti i passaggi nascosti.
Tornato anche l'Autolog, ossia il sistema che permette di confrontare in tempo reale, tramite un ricco sistema di avvisi, i propri risultati con quelli degli amici. Lo potremmo definire come un multiplayer asincrono, anche se è leggermente più complesso e sfaccettato. Per valutarlo appieno bisogna comunque attendere che il gioco sia a pieno regime, ossia disponibile per tutti.
Grafica
Dal punto di vista tecnico Need for Speed Hot Pursuit Remastered è un buon titolo. Il lavoro di svecchiamento svolto dagli sviluppatori si è rivelato abbastanza efficace, in particolare per quel che riguarda il sistema di illuminazione e il supporto per risoluzioni più alte, con l'implementazione di modelli 3D più definiti, davvero belli da vedere. Inoltre è stata incrementata la profondità di campo, con una riduzione evidente dei pop-up degli oggetti e un maggior numero di elementi renderizzati a qualità elevata tra quelli in campo lungo. Tra le altre novità, è stata migliorata anche la risoluzione delle ombre e quella dei riflessi, sono stati aggiunti più effetti particellari, che migliorano il senso di aderenza delle auto al terreno, e sono state migliorate alcune texture, ora più definite. Detto questo, complessivamente non c'è niente di davvero rivoluzionario e il colpo d'occhio rimane vicino a quello del titolo originale, che comunque di suo era ottimo dal punto di vista tecnico. Non stiamo dicendo che la rimasterizzazione non si veda, ma solo che visivamente Need for Speed Hot Pursuit Remastered non snatura in alcun modo il gioco di partenza, limitandosi a ritoccarlo dove necessario. Una nota a parte merita l'interfaccia utente, anch'essa completamente rivista e ora più adatta alle maggiori risoluzioni di monitor e televisori moderni.
Conclusioni
Need for Speed Hot Pursuit Remastered è una buona riedizione di uno dei migliori Need for Speed di sempre. Ha qualcosa da offrire sia ai nuovi giocatori, che potranno apprezzarne le caratteristiche che lo hanno reso un titolo di culto tra gli appassionati, sia ai vecchi giocatori, per i quali è stata aggiunta una manciata di contenuti inediti non imprescindibili, ma comunque validi. Certo, non è un titolo nuovo e per molti il semplice fatto che sia una remastered potrebbe rappresentare un grosso deterrente all'acquisto, ma non vi neghiamo che gli ultimi Need for Speed ci avevano fatto tornare la voglia di qualcosa di meno macchinoso e più in linea con l'idea di divertimento puro a tutta velocità intorno alla quale fu fondata la serie. In questo senso siamo stati accontentati. Per questo gli abbiamo confermato il voto messo allora.
PRO
- Uno dei Need For Speed migliori, in forma smagliante
- Il sistema di guida rimane ancora oggi appagante
- La varietà dei tracciati rimane enorme
CONTRO
- Rimane la rigidità di fondo dell'originale
- Qualche modalità in più la potevano aggiungere