Forieri di idee, i giochi indipendenti è difficile riescano a esplodere sul mercato come meriterebbero al lancio. È una situazione che negli ultimi anni si è vista ripetere diverse volte e se la questione non rappresenta un problema insormontabile per i giochi prettamente single player, per quelli dove il gioco competitivo è il fulcro dell'esperienza la situazione cambia drasticamente. Nell'ambito degli sparatutto competitivi, in particolare, avere i server pieni al lancio con giocatori che si fraggano in allegria e riempiono forum e canali tematici di discussioni e clip è fondamentale e, sempre più spesso, accade invece che la poca popolarità porti a morire progetti sulla carta incredibilmente interessanti. Lo abbiamo visto con Bleeding Edge, con Rocket Arena e anche con Lawbreakers, tanto per citare i primi che ci vengono in mente, giochi di tutto rispetto con finanziamenti da tripla A che non hanno potuto nulla contro il disinteresse della community.
Decidere quindi di gettarsi a testa bassa in questo segmento di mercato vuol dire sostanzialmente due cose: o si è completamente pazzi oppure si è talmente sicuri di avere un'idea vincente tra le mani che il rischio diventa calcolato. Nible Giant Entertainment, secondo noi, sta nel mezzo di queste due cose perché se è vero che l'idea è indubbiamente stratosferica, così come la realizzazione per pensare e immaginare un videogioco del genere un più di un pizzico di follia deve aleggiare nelle menti degli sviluppatori. Vediamo come è andata la nostra prova nella recensione di Quantum League.
Il gameplay che non ti aspetti
Quantum league è folle e mentre lo giocavamo per questa recensione ci domandavamo come diamine fare per riuscire a spiegarvelo senza impazzire. L'impatto visivo quasi cartoon a là Overwatch e le arene essenziali lasciano presupporre di avere tra le mani il solito esperimento indipendente senza troppa arte, uscito su Steam per catturare qualche appassionato degli arena shooter e accontentarsi di questo. Quando però si imbraccia il fucile e si scende nell'arena, anche per solo per il (poco) esplicativo tutorial iniziale ci si accorge subito che dietro quell'aspetto leggero si cela un'idea che definire geniale è poco.
Quello che sembra essere un banale shooter arena a team si trasforma in pochi istanti in uno sparatutto uno contro uno di quelli devastanti dove il saper sparare indubbiamente conta ma risulta solo una parte marginale rispetto all'intelligenza e alla strategia. Scelto il vostro campione vi troverete dunque catapultati in uno scontro PvP dove dovrete cercare semplicemente di eliminare l'avversario prima che lui faccia lo stesso con voi. Per farlo solo venti secondi a disposizione in un combattimento che risulta essere frenetico e divertente il giusto in un duello da far west dove chi prima spara riesce a far fuoco due volte. È alla fine di questi venti secondi che Quantum League vi stravolgerà completamente, riavviando il cronometro e mettendovi direttamente in squadra con il vostro fantasma, che ripercorrerà esattamente tutti i movimenti del loop temporale precedente ottenendo sempre il medesimo risultato.
Qui le cose iniziano a farsi interessanti perché il vostro compito diverrà quindi duplice: potrete decidere di puntare alla testa del vostro competitor attuale, anch'esso ora catapultato nel secondo loop, o eliminare il fantasma del vostro avversario del primo loop prima che questo uccida la vostra copia del passato. Venti secondi e il loop si riavvolge nuovamente facendovi ripetere per la terza volta lo scontro, aggiungendo sempre più variabili nella partita e rendendo Quantum League un gioco di pura strategia, in poche parole un esempio meraviglioso di come rivoluzionare un genere. Conclusosi il terzo loop si conteranno quindi i caduti per fazione e verrà decretato il vincitore dello scontro.
Difficile da giocare ancora più da spiegare
Riuscire a far comprendere le meccaniche di gioco non è affatto semplice in pochi caratteri di testo ma fidatevi quando vi diciamo che troviamo questo titolo un qualcosa di assolutamente fresco e nuovo nel panorama e che speriamo riesca a raggiungere il successo magari, magari rifinendo le molte cose che ancora fanno un pochino storcere il naso durante il percorso.
Oltre alla modalità deathmatch (1 contro uno o due contro due) c'è anche una modalità di conquista e una sorta di staffetta per catturare delle zone specifiche ma entrambi non ci sono sembrate così esaltanti, con l'aggravante che farle finire in pareggio tenendo sempre sotto tiro le zone calde è estremamente semplice, per un risultato di parità che tende a protrarsi per serie lunghissime di loop, arrivando quasi a dare noia. Anche le armi non sono sembrate bilanciatissime, sebbene siano solo cinque, con un lanciagranate selezionabile liberamente a inizio match, pronto a rovinare il divertimento se più giocatori si mettono a spammare i proiettili esplosivi durante il primo loop, rendendo poi ingiocabili tutti i seguenti. Errori non eccessivamente gravi ma sbavature che non ci hanno permesso di apprezzare tutte le modalità allo stesso modo.
Difficile anche capire la strategia di lancio con un prezzo standard fissato a poco meno di 10 euro ma ridotto a cinque per le prime settimane, scelta strana visto che poi all'interno del titolo sono celate microtransazioni estetiche di ogni tipo dalle skin per i personaggi, che non ne alterano però le abilità passive, alle emote fino ad arrivare ai modelli rivisitati per rarità.
Conclusioni
Ci siamo trovati per le mani un progetto sicuramente ambizioso e non perfetto sotto diversi aspetti, tra cui il bilanciamento di armi e modalità, ma Quantum League è un titolo da premiare per la grande idea che nasconde dietro il suo aspetto essenziale. Ci siamo divertiti parecchio a giocare in team con il nostro IO di pochi secondi prima (e a volte ci siamo trovati anche ad auto flammarci) e la nostra speranza è che la community cresca abbastanza da far esplodere il fenomeno, situazione che, almeno per il momento, non sembra volersi realizzare. Se amate gli FPS dategli assolutamente una possibilità a questo prezzo di lancio ridicolo.
PRO
- Idea originale e ben implementata
- Estremamente competitivo
- Strategia pura
CONTRO
- Non tutte le modalità sono ben riuscite
- Personaggi non particolarmente carismatici
- Le armi necessitano di qualche ritocco