Tutto tranquillo sul Fronte Occidentale
Dopo la guerra, a capo dell'impero Sovietico fu posto da parte degli alleati Alexi Romanov, un burocrate manovrato dagli Alleati stessi. La minaccia Sovietica sembrava quindi essere stata annullata. In segreto però, Romanov provava un profondo odio contro chi aveva distrutto il suo paese e cominciò ad organizzare la propria vendetta all'oscuro degli Alleati, con l'obiettivo di conquistare gli Stati Uniti.
I Sovietici portarono avanti per anni esperimenti sul controllo mentale e svilupparono potenti armi nucleari, finché una volta sviluppate queste nuove tecnologie improvvisamente ha inizio l'invasione degli Stati Uniti penetrando in California, Texas e New York (la tecnologia per il controllo mentale permette infatti di far schierare dalla propria parte tutti i civili). Gli Stati Uniti fortunatamente riescono ad organizzarsi e sotto il comando del presidente Dugan riescono a riunire la truppe ad armarle di alcune potenti tecnologie come il controllo del tempo e delle forze della natura preparandosi così la nuovo scontro.
Come si gioca?
Diamo ora un'occhiata al gameplay. Il gioco che risiede sui classici 2 cd implementa sia una modalità single player che una multiplayer, la seconda delle quali si rivela essere la più interessante.
Cominciamo comunque ad esaminare il singleplay. Se fino ad ora avete giocato ad almeno uno degli strategici della Westwood potrete cominciare a giocare subito addirittura senza dover dare una letta al manuale, il gioco infatti presenta meccaniche di gioco pressoché immutate rispetto ai suoi predecessori, vi ritroverete quasi sempre con un MCV ed alcune truppe di scorta e dovrete cominciare a costruire la vostra base partendo dalle classiche centrali elettriche per poi passare alle caserme, alle war factory ed alle raffinerie e via di seguito. I cambiamenti più grossi, sono, l'eliminazione dei Silo (ora infatti tutte le risorse confluiranno direttamente nella raffineria), la presenza di alcune strutture conquistabili dagli ingegneri, tra cui i pozzi di petrolio che aumenteranno le risorse economiche a vostra disposizione, gli ospedali (in grado di curare le truppe), l'avamposto che permette di riparare i veicoli e l'aeroporto che una volta catturato ad intervalli di tempo variabili permette di far paracadutare dei soldati in un punto a scelta della mappa. Altra interessante novità introdotta dal gioco è la possibilità da parte delle truppe di barricarsi dentro i vari edifici presenti nella mappa, una volta all'interno dell'edificio le truppe saranno in grado di far fuoco sul nemico rimanendo riparate all'interno di esso fino a che non viene distrutto.
Queste sono in linea di massima le innovazioni più importanti del gameplay introdotte da RA2 oltre ad una riorganizzazione della barra di comando che ora si rivela più rapida e comoda da utilizzare. Per quanto riguarda le truppe alleate la novità più interessante sono i crono legionari, dei soldati in grado di teletrasportasi nel tempo, sarete quindi in grado di muoverli istantaneamente da una parte all'altra della mappa e dotati di un arma che li mette in grado di cancellare dal tempo uomini, mezzi ed edifici, se utilizzati adeguatamente si rivelano veramente micidiali. Per quanto riguarda i sovietici invece si rivelano interessanti il Crazy Ivan che è in grado di piazzare bombe a tempo su unità e strutture nemiche e Yuri, un soldato in grado di prendere il controllo di unità e veicoli avversari. Niente di particolarmente rivoluzionario per quanto riguarda i veicoli a parte il fatto che ora gli scavatori sovietici sono armati con un cannone di piccolo calibro mentre quelli alleati sono in grado una volta completata l'estrazione dei minerali, di teletrasportarsi direttamente alla base. Il gioco in singleplayer si dipana lungo una serie di missioni di complessità sempre più crescente abbastanza slegate fra loro, non vi capiterà mai ad esempio di ritrovare una base o delle unità costruite in una missione precedente.
In questo episodio è inoltre stata tolta la possibilità di scegliere se affrontare una obiettivo attraverso più missioni semplici oppure una più complessa. Nel complesso il singleplayer si rivela abbastanza divertente, molto più frenetico rispetto ai precedenti capitoli ed intervallato da ottimi filmati di intermezzo veramente ben recitati che inducono a proseguire nelle missioni per vedere come si comporteranno i vari personaggi.
Come si gioca?
Per quanto riguarda il multiplayer le cose si fanno decisamente più interessanti, le modalità sono numerose, come lo è la comunità che si ritrova sui server della Westwood.
Partiamo ad analizzare le varie modalità presenti. La prima è il Quick Match nella quale il server si occuperà automaticamente di trovarvi uno sfidante con un livello di abilità simile al vostro e con una velocità di collegamento adeguata. C'è poi la modalità Custom Match che vi permetterà di chattare con altri giocatori e di creare una partita personalizzata in cui potrete scegliere fra la modalità Battle in cui è possibile allearsi con gli avversari; Free for All in cui non è possibile stipulare alleanze; Unholy Alliance in cui ogni giocatore inizia con un veicolo di costruzione mobile sovietico ed uno alleato, permettendo così ai giocatori praticamente di costruire tutte le unità e gli edifici presenti nel gioco; Megawealth in cui l'unica possibilità per reperire risorse è la cattura dei pozzi petroliferi, non sono infatti presenti minerali; Land Rush in cui i giocatori iniziano al centro del campo di battaglia con un veicolo da costruzione mobile e sulla mappa sono sparse diverse casse contenenti bonus e con la fog of war assente; Meat Grinder nella quale sono disponibili solo fanteria e carri armati; Naval War nella quale i giocatori iniziano la partita su piccole isole ed infine Cooperative in cui due giocatori affrontano insieme gli avversari preimpostati dal computer in una breve campagna.
Altra modalità, ripresa direttamente da Firestorm, l'espansione di Tiberian Sun, è il World Domination Tour, nella quale sono presenti a rotazione tre diversi teatri di guerra, il Nord America, l'Europa ed il sud Est Asiatico, i giocatori scelgono da che parte stare, se con gli alleati o con i sovietici ed ogni partita vinta contribuisce a far espandere il dominio di una delle due fazioni sulla mappa fino alla totale prevalsa di una delle due.
Un buon lavoro
Dal punto di vista grafico è stato fatto un buon lavoro, il gioco è basato sullo stesso motore grafico di Tiberian Sun, quindi un mix di sprite bidimensionali e voxel, il tutto però con un dettaglio specialmente per quanto riguarda i paesaggi molto più elevato le richieste hardware sono però di conseguenza lievitate il minimo per giocare decentemente è un P2 266 con almeno 64 MB di RAM che salgono a 128 MB ed ad un P2 450 nel caso di multiplayer con più di 2 giocatori, non è richiesta nessuna accelerazione 3D.
Molto buono anche il sonoro con le inconfondibili musiche di Frank Klepacki, autore delle colonne sonore di tutta la serie C&C, tutte molto rockeggianti, e con il riadattamento dell'orami famosa Hell March.
In conclusione RA2 si rivela un buon strategico, anche se l'originalità non è il suo punto forte, quindi se vi aspettavate qualche cosa di diverso dal solito lasciate perdere il gioco, mentre se siete dei fan della serie C&C è un acquisto da fare ad occhi chiusi.
Tutto tranquillo sul Fronte Occidentale
Forse un po' più in sordina rispetto al suo predecessore Tiberian Sun, Westwood, una delle software house fautrici del successo degli strategici (i più navigati di voi ricorderanno lo stupendo Dune 2, capostipite della serie di strategici rilasciati dalla Westwood) ha rilasciato Red Alert 2 che si propone come sequel del primo Red Alert.
La domanda che tutti gli appassionati di RTS si porranno certamente è se finalmente Westwood con questo nuovo strategico è stata in grado di introdurre interessanti novità oppure anche in questo caso ha continuato ad adagiarsi sugli allori riproponendo sempre lo stesso storico e collaudato gameplay.
Ebbene, benché con alcune interessanti novità si può tranquillamente definire RA2 come "more of the same" (per i non anglofoni: la solita minestra riscaldata) anche se terribilmente divertente, andiamo ora ad esaminare più in profondità l'ultima fatica Westwood.
La storia che fa da background al gioco prende inizio da dove era terminata nel precedente Red Alert, nel primo episodio, gli esperimenti sul viaggio nel tempo permisero ad Einstein di eliminare Hitler prima che potesse rivelarsi una minaccia per l'umanità, l'effetto di questo cambiamento del corso degli eventi portò l'unione sovietica a ritrovarsi senza nessuno in grado di contrastarne l'espansione verso ovest, e quindi sotto la guida di Stalin ebbe inizio l'espansione verso occidente con il chiaro intento di conquistare tutto il mondo. Gli alleati, grazie anche alla loro superiorità tecnologica riuscirono a contrastare le mire espansionistiche sovietiche, e lo scontro finì con la vittoria delle truppe alleate e la morte di Stalin, lasciando l'Unione Sovietica ad un incerto destino.