Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation, la recensione per Nintendo Switch

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation è quel titolo estivo che funziona in ogni momento dell'anno. Quando siete in cerca di relax, quando volete annusare un po' di campagna, quando volete tornare piccoli sognatori a caccia d'insetti o coraggiosi pescatori di ruscello. Il gioco autoriale del team giapponese Neos Corporation prende spunto da tante parti per confezionare un momento di piacevole svago in un paesino giapponese così dolce e tenero da non poterne più fare a meno.

Perché andare in giro con il retino o la canna da pesca, girare per le strade, sopra e sotto i ponti di Kumamoto diventa una splendida routine bucolica, una di quelle che scavano dentro alcuni dei nostri bisogni più intimi e ci ricordano che si, quella in mezzo alla natura è la vita perfetta che forse tutti noi vorremmo fare. Spruzzate di Animal Crossing e Harvest Moon compongono un cartone animato di ottima fattura, condito da piccoli tocchi di gameplay che riempiono con intelligenza l'offerta agreste.

Nella recensione di Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation scoprirete perchè quest'opera dovrebbe far parte della vostra collezione su Nintendo Switch.

Un bimbo a spasso da solo

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation narra la storia un po' pazzerella di Shinnosuke, un bambino di 5 anni che, insieme ai genitori, va a trovare amici di famiglia in uno sperduto paesino giapponese di campagna. All'arrivo alla stazione, però, vengono avvicinati da uno strano personaggio che dona al piccolo una strana macchina fotografica. È così che Shin-chan parte alla scoperta del paesino, vivendo giorni pieni di bambinesche scoperte tra insetti, piante, fiumi e vita di campagna, finché un colpo di scena non rende la sua vacanza di una settimana... un loop dal quale non si può uscire. Poco male, visto che Shin-chan ha obiettivi precisi e se ci mettiamo in mezzo anche l'arrivo di strani dinosauri, la sua potrebbe presto diventare la vacanza perfetta. La logica del gioco è molto semplice: Shinnosuke è un bimbo che gira a spasso tranquillo in un ridente quanto spensierato paesino di campagna, annotando accadimenti, scoperte ed episodi sul suo diario.

Segnare gli eventi sul diario non è azione fine a sé stessa: Shin-chan sarà incaricato dal giornale locale di contribuire, con le sue storie del quotidiano, a comporre il manifesto editoriale della giornata, guadagnando soldi e sbloccando carte di dinosauro.

Esattamente, carte: i dinosauri che la storia vi farà trovare a spasso per Kumamoto saranno utilizzati dal club di bimbi per dare alla luce battaglie 1 contro 1 di sasso carta forbice, utilizzando proprio i dinosauri - ognuno con proprie caratteristiche - equipaggiati di una tra le vostre carte, che garantiscono delle migliorie alle statistiche. È così che la giornata tipo di Shinnosuke prende forma: pasti in famiglia, giorno e sera in giro a raccogliere specie d'insetti, pesci, fiori e piante, piantare e seguire la crescita di verdure, consegnare oggetti e cibarie in giro, guadagnare soldi.

La vita di paese

È indubbio che le cose da fare siano tante, ma il tempo scorre veloce e ogni tanto dovrete acquistare cibo e mangiare: scorrazzare e sbloccare progressivamente aree è una vera delizia, resa ancora più divertente da una storia che pian piano, seppur nella sua dolcezza e semplicità, incuriosisce e vi porta, a fine settimana di vacanza, a ritornare sempre all'inizio, in uno strano loop che si porta dietro alcune cose del precedente (tutte dettate dalla storia, sia chiaro). La settimana che si ripete da il fianco ad avanzare piano piano, con calma, alla scoperta di un posto che trasuda Giappone da ogni poro e ci riporta ai pomeriggi d'estate dell'infanzia di molti di noi a correre liberi tra giardini, animaletti, orizzonti e scoperte umili, ma importanti, rendendo Shin-chan specchio di una fiaba d'altri tempi mai come ora attuale, in un periodo d'intensi stravolgimenti climatici.

Ci sono però delle piccole sbavature: grazie a uno strano gioco di regia degli incroci, la navigazione tra aree non è la più immediata e perdersi è all'ordine del giorno; oppure le battaglie tra dinosauri, va bene abbozzarle, ma magari renderle anche più veloci non sarebbe stato male. Anche il guadagnare yen, ben presto, diventa operazione facile e quasi inutile già dalla "seconda" settimana. Ma va bene, perché a fronte di tutto questo c'è una scrittura semplice, ma ricercata nella sua essenza bambinesca, che aiuta a vivere l'avventura estiva dagli occhi di uno Shinnosuke simpatico, strambo, allegro, spensierato e a modo suo molto curioso. Non c'è molto da fare, eppure c'è tanto da giocare: se una prima rapida vista può dare l'idea che in fondo le cose da fare sono sempre quelle, l'alchimia narrativa e visiva messa in atto da Neos Corporation rende ogni giorno diverso dal precedente, presi da un mix di routine e scoperta che diverte e tiene incollati grazie anche a un tratto artistico volutamente elementare, ma splendido.